lunedì 22 settembre 2025

Elisa (2025)

 elisa_film_locandona
Regia: Leonardo Di Costanzo
Anno: 2025
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.1)
Pagina di I Check Movies

Il nuovo film di Leonardo Di Costanzo, Elisa, è una di quelle opere che non lasciano indifferenti. Intenso, rigoroso, asciutto: la sua forza sta nel realismo e nel coraggio di non cercare mai scorciatoie narrative. È cinema che scava, che mette a disagio, che costringe a guardare dentro le pieghe più oscure della mente umana.

La trama prende spunto da un fatto di cronaca e dal saggio di criminologia di Adolfo Ceretti. Elisa, interpretata da una straordinaria Barbara Ronchi, è una donna che ha scontato dieci anni di carcere per l’omicidio della sorella. Il problema è che lei stessa dice di non ricordare nulla del crimine. Quando un criminologo, il convincente Roschdy Zem, le propone di partecipare a una serie di colloqui per il suo studio sui delitti in famiglia, si apre un percorso doloroso, fatto di domande senza risposte, silenzi pesanti e ricordi che riaffiorano a fatica.

Non ci sono colpi di scena né artifici narrativi: Elisa si muove con il passo lento e misurato dell’indagine psicologica, costruendo la tensione attraverso dialoghi e sguardi più che con l’azione. È proprio questa scelta a renderlo credibile e a dargli una forza rara nel panorama cinematografico attuale. Barbara Ronchi regge il film con una prova d’attore magistrale, capace di rendere la sua Elisa spigolosa e fragile allo stesso tempo, mai banale, mai edulcorata. La regia di Di Costanzo, fedele allo stile già visto in Ariaferma, osserva senza giudicare, con uno sguardo rispettoso che evita ogni forma di sensazionalismo. Il risultato è un’opera che affronta un tema scomodo senza retorica e senza morbosità, lasciando allo spettatore il compito – e la responsabilità – di trarre le proprie riflessioni.

Unico appunto personale: gran parte del film è in francese con sottotitoli in italiano. Può rendere la visione un po’ più faticosa, ma allo stesso tempo aggiunge autenticità e amplifica la distanza e la difficoltà di comunicazione che vive la protagonista.

In definitiva, Elisa è un film crudo, toccante e necessario. Non regala certezze né consolazioni, ma ci ricorda che il cinema migliore non serve a rassicurare, bensì a interrogare.



 

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