domenica 9 marzo 2014

World War Z (2013)


Regia: Marc Forster
Anno: 2013
Titolo originale: World War Z
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.1)
Pagina di I Check Movies
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Zombie mania. Almeno in questi ultimi anni per me è stato un po' così. Un genere, anzi un tema, che non mi ha mai preso molto, ha destato il mio interesse con The Walking Dead anche se devo dire che l'ultima stagione non mi sta piacendo affatto. Così mi sono messo a registrare su Sky anche Wolrd War Z, pellicola decisamente votata all'azione ed ovviamente di stampo post apocalittico. Con i milioni di budget da spendere, non solo per il cast, gli effetti speciali sono risultati buoni, pomposi ed esplosivi. Proprio come mi aspettavo. Giustamente, non sarà mai valutato come capolavoro, ma mantiene le promesse anche se oggi siamo abituati a tutto e di più. Brad Pitt fa il super eroe di turno che sa fare un po' di tutto, dal soldato al dottore passando per il pilota di aereo ed anche lo scienziato. Trama e sviluppo non hanno assolutamente niente di originale: cambiate (ma anche no) il tipo di epidemia ed avrete almeno un altro mezzo milione di film uguali identici. La delusione o la standing ovation sono solo il risultato delle aspettative che riponiamo nella storia (e nel contorno). Davvero vi aspettavate qualcosa di diverso? Io no, quindi si merita un bel cinque che resta un voto di tutto rispetto. Almeno per il fatto che il giovane ricercatore muore subito e per aver inserito le scene in Israele. Mi ha gasato quella parte, peccato poi abbiano deciso di affondarla velocemente. Era più ganzo se la terra promessa fosse rimasta tale. Comunque la apocalissi è quasi totale, e questi zombie (anzi, simili a zombie, ma fa più comodo chiamarli tali) arrivano in ogni dove. Le scene si susseguono a ritmi alti e la tensione, sebbene non raggiunga i massimi livelli, si fa apprezzare almeno per le varie location scelte. Prima le grandi città americane, poi l'assedio a Gerusalemme (in maniera quasi demenziale), su di un aereo ed infine in un centro di ricerca del Galles. Ripensandoci non tutto funziona a dovere, visto che l'escalation rallenta e torna indietro, ma va bene ugualmente perchè appunto il genere vuole proprio questo. E soprattutto la pellicola non può durare all'infinito. Stiamo parlando di roba da botteghino, di quella che o guardi al cinema o con un impianto home video a modino per gustarti un po' di tutto. Ed è ndirizzata ad un pubblico vasto, che comprende anche i più giovani, quindi niente fiumi di sangue o arti mozzati (cioè uno ci sarebbe, ma non si vede). Ah il motivetto  della colonna sonora (Isolated System dei Muse) è molto simile a Edge Of Thorns dei Savatage. Da popcorn.

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