domenica 9 ottobre 2011

La censura ed il comma Ammazza Blog

Immagine di Des Geeks et des lettres
La protesta preventiva di Wikipedia è terminata, ma non crediate sia tutto finito. Anzi. C'è ancora molto da fare, ma soprattutto da sapere. E' mio obbligo informare, visto anche il grande silenzio indotto dai media sulla questione. Nel mio piccolo, un misero blog di periferia, qualcosina posso farla. Di porcate in politica se ne vedono tante, questa però egoisticamente mi sta particolarmente a cuore. Come se venissero a cacarti sull'uscio di casa insomma.
Il DDL della riforma delle intercettazioni , può anche avere giusti fini e necessità di essere approvato, ma costituisce il trampolino di lancio per una Legge Bavaglio su tutta la rete italiana, grazie al famoso Comma 29. Ecco qui il testo approvato in Senato a giungo 2009, poi modificato a giugno 2010 e qui gli emendamenti di ottobre 2011.
Cosa prevede in breve questo comma 29?  In pratica estende la rettifica, già riguardante la legge sulla stampa, a tutti i siti informatici, blog, quotidiani online, pagine di informazione e così via presenti sulla rete. Questo almeno in via potenziale, poichè il comma è generico e per niente specifico. L'istituto della rettifica , impone ai responsabili dei media (stampa, tv, radio) di pubblicare gratuitamente una correzione per quei soggetti che si sentono lesi quando viene creato un servizio non veritiero o che lede l'altrui dignità. E' quindi un sistema per bilanciare il potere tra cittadini e stampa. I termini temporali per rettificare un contenuto sono 48 ore dalla richiesta che può essere inviata con qualsiasi mezzo: dall'email al piccione viaggiatore. Passati i due giorni di tempo si è costretti (anche i proprietari di un semplice blog) a pubblicare, senza alcun tipo di commento o giustificazione, la rettifica. Pena: 12500 euro di multa. Spiccioli per i grandi gruppi, ma qualcosa di importante per tutto il resto. Ok, quindi per un garantista al 100% potrebbe anche andar bene. Del resto se in un articolo offendo Dart Fener pur pubblicando una serie di prove inconfutabili sul fatto che lui sia un personaggio meschino, dal punto di vista oggettivo, se lui stesso lo chiede, può paventare il diritto ad una rettifica di tutto quanto. E' lui che decide. Ed io che in ogni caso devo obbedire. Il criterio è puramente soggettivo, pur non corrispondendo alla verità. Anche se la Forza fosse con me, non potrei far altro che piegarmi al Lato Oscuro.
Fino a che si tratta di me va bene, alla fine chi se ne frega. Provate però ad applicare questo sistema ad ogni sito, blog, giornale, enciclopedia, forum. Provate ad immaginare un Fiasco Rossi qualsiasi che si sente leso perchè qualcuno ricorda i suoi trascorsi in prigione. O provate ad immaginare un alunno qualsiasi della Classe Politica italiana che.... Ommioddio non ci voglio pensare. Sarebbe da dittatura Koreana solo pensare alla fine della satira... Qui si va oltre: qui si uccide anche la possibilità di scrivere il vero e documentarlo, di esporre le proprie opinioni personali (anche se non documentate), di scherzare su qualcuno. Ricordiamoci infine che le leggi sulla stampa, sulla diffamazione, sullo scrivere il falso, esistono già.

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