Autore: Daniel F. Galouye
Editore: Editrice Nord
Pagine: 164
Voto: 4/5
Pagina di Anobii
Trama del libro:
Dopo una guerra nucleare che ha devastato e reso inabitabile la 
superficie del pianeta, l'umanità è costretta a vivere in caverne 
sotterranee dove non arriva nessuna luce: sono generazioni ormai che 
nessuno l'ha più vista, tanto che su di essa si è formata una vera 
religione, una leggenda. Solo l'eccezionale sviluppo del senso 
dell'udito e del tatto permette ai pochi superstiti di sopravvivere ai 
gravi pericoli che minacciano la loro precaria esistenza e i pochi beni 
loro rimasti: pipistrelli giganti e altri mostri delle tenebre, i 
Veggenti, esseri misteriosi dotati di poteri sovrumani, e soprattutto la
 mancanza d'acqua, l'esaurimento dei pozzi. Iared, uno dei superstiti, 
non si lascerà tuttavia intimorire e, sfidando i mostri notturni, i 
demoni della Radioattività, le credenze della comunità e le accuse di 
blasfemia, si addentrerà nelle regioni ignote che si trovano al di là 
della Barriera, alla ricerca del mitico e remoto Mondo Originario.
Commento personale e recensione:
 Fiat lux. E luce sia. Ecco un libro illuminante, con una storia 
magistrale ed iridescente. Quando la fantascienza non si limita ad 
essere tale e sconfina anche nel sociologico e nella teologia, riusciamo
 ad avere opere di siffatto spessore. Unica nota negativa? Il finale, 
scontato e frettoloso. Per il resto un mondo, anzi un universo, un 
infinito senza luce, dove gruppi di sopravvissuti hanno sviluppato in 
maniera eccezionale altri sensi come l'udito e l'olfatto. Oppure, per 
colpa probabilmente di radiazioni, riescono ad essere "veggenti" 
riuscendo a distinguere il calore, come in una visione agli infrarossi. 
Nessuno però sa cosa sia la Luce o il Buio. Anzi, mitologia e religioni 
fanno sì che questi siano due concetti ancestrali, immateriali, 
irraggiungibili. Siamo di fronte quindi ad una storia con due facce: 
quella fantascientifica in cui con estrema scorrevolezza e dovizia 
l'autore si addentra in un mondo di suoni e di echi e quella più volta 
alla riflessione dove il lettore si pone domande sulla ricerca 
dell'infinito e di Dio. Ad ogni passo nel buio, i protagonisti sentono 
la strada, gli ostacoli, i pericoli e non conoscono assolutamente il 
senso della vista, per loro decisamente ignoto, forse mistico. Perduto 
da generazioni. Un libro inizialmente senza pretese che si rivela 
qualcosa di più grande ed interessante.   
 
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