lunedì 17 ottobre 2011

Fa' la cosa giusta (1989)


Regia: Spike Lee
Anno: 1989
Titolo originale: Do the right thing
Voto: 6/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Bello il film, bravi gli attori (soprattutto Danny Aiello), ottima la regia, la fotografie ed i dialoghi. Tra l'altro non sarebbero stati degni di nota se lo stesso Spike Lee non ne avesse preso spunto per La 25° ora . Certo, tra i due film davvero non c'è paragone, ma questo di cui parlo soffre ovviamente anni di esperienza in meno ed un cast buono, ma non fenomenale. Oltre che la trama. Già, la trama ed il messaggio. Attorno a Fa' la cosa giusta, ci son state diverse polemiche per i temi trattati. Per il razzismo, la violenza, la rivolta. Pur guardandolo con molta attenzione deve essermi sfuggito qualcosa. Non ci vedo dentro nessuna giustificazione, anzi vedo solo gente di colore rappresentata in malo modo. Violenti, invidiosi, fannulloni, furbi ed egoisti. Non ci sono problemi di carattere sociale che fanno pensare ad una situazione disagiata obbligata dall'alto. Chi non lavora e bighelloneggia lo fa per scelta. Altri immigrati, italiani e coreani, hanno attività, offrono servizi ed assumono. I neri, seduti tutto il giorno, li guardano con sfida ed invidia. Cercano sempre lo scontro (vedi ragazzo in bicicletta oppure l'auto innaffiata senza motivo) e pretendono una sorta di giustizia per cose futili: le fotografie di personaggi di colore in un locale italo americano. Sono razzisti a più non posso e pensano di essere i padroni della strada. L'unico che ha un lavoro, grazie ai bianchi, cerca sempre di buttarlo nel culo al datore, è irriconoscente ed è un mezz'uomo anche nei confronti della moglie e del figlio. I neri si danno contro anche tra loro, storpiano la realtà ed incolpano gli altri per ciò che non riescono a fare. Ci scappa il morto, tra l'altro incidentalmente, mentre cercava di uccidere un'altra persona. Poi disordini, urla, scene da terzo mondo. Il morto è ovvio che se la sia cercata alla grande, ma per i neri non fa differenza: sono talmente razzisti che vedono solo il fatto che un nero è morto.
Quindi a mio avviso il film mette in risalto la pochezza di questo genere di individui rissosi e criminali. Se poi invece Lee intendeva giustificare nonostante tutto, gli atti di violenza, è solo un malato di mente.

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