martedì 18 agosto 2009

Day 8: Las Vegas, sin city

Bellagio, Las Vegas by Mastery of Maps.

Scusate il ritardo, ma ieri notte abbiamo dormito due ore scarse... La città del peccato è decisamente peccaminosa, e rende Amsterdam un luna park di provincia. Sopravvissuti alla notte di Beatty , con tanto di cena in un saloon, siamo partiti la domenica mattina per la città dei divertimenti. Arrivati al Bellagio abbiamo fatto un lunch veloce al "Palio" (dove ho fatto la foto allo stemma de "i bruho" per Simone") e abbiamo studiato un po' l'atmosfera: una città all'interno dell'albergo. Quindi ci siamo subito catapultati in piscina (una delle tante che offre) con sdraio, asciugamano, bevuta e circondati da esemplari di fauna internazionale. Dopo aver vippettato un po' per forza di cose ci siam messi a capire come funziona il gioco. Le macchinette le abbiam cacate subito, e ci siamo diretti ai tavoli delle roulette... Pensavano di fregare l'italiano medio? Colui che ha inventato ed è maestro nel gioco delle tre carte? In neanche due ore, con 40 $ a testa giocati, abbiamo portato in saccoccia 200$ per uno, con un guadagno netto di 4 volte il valore giocate. Avevo quindi deciso di pagarmici tutta la vacanza continuando a vincere... Dimentichi anche della fame che logorava i nostri stomaci, siamo usciti dalla città-albergo giusto in tempo per vedere Jasmine all'opera: lo spettacolo delle fontane. Giro a piedi per le vie della città ammirando qua e là i più famosi hotel di sempre. Siamo entrati all' MGM, che è decisamente grandioso, ance se non bello quanto il nostro Bellagio e da lì siamo saliti sulla monorotaia (che passa dentro e collega altri alberghi tra loro). Scesi dentro l'Imperial Palace (in stile giapponese o roba simile) la tentazione ci ha portato ad uscire per cercare la strip. Da lontano vedevamo la torre dello Stratosphere, e dopo circa un'ora di camminata arriaviamo, grazie al nome Giannelli entriamo, e saliamo a più di 300 metri da dove ammiriamo tutta la city di notte: luci, luci, luci. A perdita d'occhio.
Tornati in taxi (bloccato dal traffico caotico e quindi continuato a piedi) grazie ai consigli del Cecco entriamo in un locale: The Bank, una maxi discoteca, con la gente giusta, la musica giusta, negrette giuste, cinesine giuste, americane giuste e così via.
Usciamo a tarda ora e decidiamo di fare qualche puntatina: giusto quanto pasta per riperdere 100 dolla!!! (ora l'attivo è di solo 60).
Guardiamo l'orologio stremati, e corriamo in camera (grande quanto casa di Valeeerio.

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