sabato 3 febbraio 2024

Il Delta del Po

 

Oggi riscuoto il gradito regalo di Boddalina, con cui posso partecipare ad un'escursione di Andare a Zonzo. La zona è quella del Delta del Po, vicino a Comacchio. Io mi trovo più a nord, dove l'attuale foce è condivida anche con il Veneto, e la mattinata non si presenta delle migliori: una nebbia così fitta che non vedo oltre il mio naso. Ed è pure freddo, siamo sotto zero. Penso già che aironi e fenicotteri dovrò soltanto immaginarmeli. Appena però passo dalla provincia di Ferrara a quella di Ravenna, il sole compare come per magia e mi ritrovo con gli altri zonzatori. Giornata ai limiti del primaverile, si cammina senza giacchetto. Partiamo dalla foresta allagata di Punta Alberete, oggi riserva integrale, per poi raggiungere, passando per ambienti totalmente differenti tra loro, la laguna della Pialassa della Baiona. Sono numerosi, visibili soprattutto con binocolo, aironi, ibis, fenicotteri rosa e altri volatili di cui ho già scordato nome e caratteristiche, nonostante me li abbiano indicati e spiegati. Un tempo famigerato per la malaria, la fatica dei braccianti, e dei pescatori, logori dalla salsedine e dal sudore, poi famoso per i fenicotteri e la pesca delle anguille, il Delta del Po si presenta oggi come uno scrigno di habitat e biodiversità. Secondo quanto dichiarato dall’UNESCO, esso è un vero un mosaico di habitat variegati, un luogo in cui natura e attività umane si integrano perfettamente, un pezzo importante della nostra Riserva mondiale della Biosfera.

Album fotografico Il Delta del Po 

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