Regia: Joel Coen
Anno: 1994
Titolo originale: The Hudsucker Proxy
Voto: 8/10
Pagina di IMDB (7.3)
Pagina di I Check Movies
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Sofisticatissima commedia in puro Coen style che ha davvero un qualcosa 
di superbo nella sceneggiatura quanto in tutti gli altri aspetti che 
compongono la pellicola. Montaggio, fotografia, luci e costumi ci 
proiettano negli anni cinquanta
 americani, con le scalate al successo, con le mega corporazioni 
piramidali, con il sogno di fare quattrini, con le caricature dei personaggi molto marcate. Numerosissime le citazioni e
 gli spunti relativi a film del passato (La Vita E’ Meravigliosa o anche
 Metropolis, Brazil o Quarto Potere volendo) pur
 restando ancorati al proprio modo di fare e di essere. Aspetto molto 
riuscito è quello della fotografia che dipinge New York con colori 
abbastanza tetri, richiamando un bianco e nero che non è però presente, 
dando un aspetto quasi noir anche ai personaggi
 (soprattutto i giornalisti), ma nonostante questo riuscendo a tingere 
con colori vividi alcune scene così da creare un contrasto visivo che 
colpisce in maniera abbastanza forte. Sono poi intelligenti nello 
sfruttare piccole cose e renderle importanti: l’evidenziare
 gli stereotipi ed ingigantirli, mettere l’accento su dialoghi che in 
altre pellicole sarebbero rimasti marginali, dare un tocco di astuta 
poesia visiva, esaltare scene in cui si mettono a fuoco anche i 
particolari più insoliti. Un lavoro, quello dei Coen,
 da apprezzare al tempo stesso per l’originalità con cui raccontano la 
propria storia e per gli omaggi al cinema ed al mondo americano di 
cinquanta anni fa. Senza risultare autocelebrativi o cervellotici. 
Un cast inoltre (Tim Robbins, Paul Newman e Jennifer Jason Leigh) che recita forzatamente sopra le righe per esaltare quegli aspetti dei soggetti che devono venir fuori a tutti i costi. Davvero imperdibile, e secondo me sottovalutato.
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