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domenica 13 agosto 2017
MotoGP 2017: Spielberg (Austria)
Eccoci in Austria, gara davvero per niente brillante da parte di Rossi. I primi giri recupera posizioni, essendo partito dalla settima casella e tiene testa ai primi della classe. Purtroppo poi a sedici giri dalla fine commette un paio di errori consecutivi che lo catapultano nella posizione di partenza. Monopolizzano tutto l'interesse e lo stress degli spettatori Dovizioso e Marquez che nella seconda metà di gara duellano costantemente. L'italiano è caparbio, fantasioso e intelligente: riesce a tenere testa allo spagnolo e conquista un'altra importantissima vittoria in chiave campionato. Sarà dura, sarà lunga, sarà ai limiti dell'impossibile, ma sperare è gratis e fa bene al cuore ed allo sport.
domenica 6 agosto 2017
MotoGP 2017: Brno (Repubblica Ceca)
Un po' di delusione, ma anche un po' di orgoglio. Ancora una volta, come ormai da anni ci ha abituato, la Yamaha ha una strategia risibile quando si tratta di rientrare ai box e cambiare moto. Non ricordo mezza volta in cui abbiano usato i tempi giusti per entrambi i piloti. Così con Rossi primo, che posticipa a dismisura il rientro, si ritrova a moltissimi secondi non solo dalle prime posizioni, ma anche con almeno una dozzina di moto davanti. Poi il recupero è fenomenale e nelle sue corde. Anche Dovizioso che lo segue a ruota compie la medesima impresa, sporcata appunto dal solito errore iniziale. Marquez invece imprendibile, arriva comodamente primo in solitaria e festeggia un bel distacco che vale moltissimo anche in chiave mondiale. Il nostro Rossi termina quarto preceduto da Vinales e Pedrosa. Resta quindi in scia in campionato, ma si allontana in maniera preoccupante dal primo.
domenica 2 luglio 2017
MotoGP 2017: Sachsenring (Germania)
Forse la gara più brutta e noiosa del 2017, ma che mette in risalto alcuni elementi emersi fino adesso: non c'è ancora un pilota o un costruttore che dimostra di essere ampiamente e nettamente più forte degli altri. Lo vediamo dalla classifica generale, in cui i migliori (ma non solo) sono distanziati tra loro da pochissimi punti, ma anche da come spesso entrambe le moto di una casa o sbagliano le qualifiche, o sbagliano la gara, o si ritrovano con i piloti distanziati notevolmente l'uno da l'altro, o si vediamo le moto ufficiali dietro quelle che non lo sono. Insomma una grande confusione o meglio incertezza, almeno alla luce della gare fin qui disputate. Ad esempio nel MotoGP di oggi abbiamo visto le due Honda, complici entrambe di ottime qualifiche, arrivare al podio senza troppa fatica, salvo la sorpresa Folger, con non certo la migliore Yamaha, mettersi al secondo posto. Mentre Rossi e Vinales, partono nono ed undicesimo addirittura salvo poi giungere quinto e quarto. Dovizioso pure perde punti preziosi concludendo ottavo.
domenica 25 giugno 2017
MotoGP 2017: Assen (Paesi Bassi)
Sento spesso discorsi cosiddetti da bar, in cui si fanno similitudini erronee tra il MotoGP ed il calcio. Tra le più gettonate quest'anno c'è qualcosa del tipo "Rossi dovrebbe fare come Totti e ritirarsi". Eh già, ma perchè? Semplicemente perchè non vince il campionato mondiale? O perchè è vecchio? Resto molto dubbioso su qualsiasi sia la risposta. Perchè se è vero che Totti non è il calcio, non so se l'affermazione che Rossi non sia il MotoGP possa invece essere corretta. E basta vedere ogni singola gara per notare che Vale crea e dà spettacolo. Ma non si tratta solo di una questione legata la pubblico: anche un calciatore al termine della sua carriera può deliziarci con giocate raffinate e segnare qualche rete da cineteca. Qui il discorso invece è totalmente diverso. Il Dottore, in quasi ogni gara, è l'uomo da battere ed il punto di riferimento per gli avversari. Possono capitare giornate storte certamente, ma lui è sempre lì, è lui su cui si puntano i riflettori ed è lui che gli altri piloti guardano con un misto di ammirazione ed invidia. Assen oggi ne è l'ennesima conferma: partito quarto con l'asciutto si ritrova primo grazie alla sua guida pulita ed attenta. Inizia a piovere e non cambiando moto ci dona otto giri finali da film horror, con la tensione a livelli massimi e la caparbietà di lottare in ogni curva, bagnata o sporca che sia. Un dio dell'asfalto che arriva primo ancora una volta, neanche fosse uno di quei ragazzetti a cui dovrebbe lasciare il posto. Rossi c'è, non scordatelo.
domenica 11 giugno 2017
MotoGP 2017: Barcellona (Catalogna)
Doppietta storica per Dovizioso, che dopo il primo posto del Mugello guadagna meritatamente anche la prima posizione in Catalogna, davanti agli spagnoli Marquez e Pedrosa. Gara stupenda, attenta, ragionata e con una prova di forza che fa ben sperare per l'intero campionato. Le Honda da favorite, devono lasciare lo scettro alla Ducati, ancora una volta protagonista. Male, se non malissimo le Yamaha invece, che soffrono non solo le qualifiche beffarde, ma non riescono a recuperare posizioni e racimolano soltanto punticini. Se la crisi di Vinales, decimo, è durata per tutto il Gran Premio, Rossi è riuscito a rosicchiare cinque posizioni e terminare ottavo, ma con un calo drastico negli ultimi giri. Sembrava infatti di poter studiare una qualche rimonta, mai avvenuta. Ed anche nella classifica generale adesso si mette male, almeno per Valentino che perde punti da tutti quanti: Zarko, Pedrosa e Lorenzo compresi. Ma siamo ancora qui a sperare in un ritorno alla grande.
domenica 4 giugno 2017
MotoGP 2017: Mugello (Italia)
Il Mugello è tutta un'altra storia. Vale può anche non arrivare al podio, ma fare una gara bellissima, Lorenzo può anche partire fogato, ma in fondo fa cacare, Marquez può anche essere inquadrato solo per dovere di cronaca e di sponsor... Ma il Mugello è il Mugello, ed avere due italiani tra i primi tre è goduria. Specie se nei primi giri ci sono bagarre su bagarre e Dovizioso, con la sua Ducati si impone andando a vincere, dopo una gara studiata ed ai limiti della perfezione. Secondo arriva Vinales, dopo diversi giri abbastanza fenomenali anche da parte sua, e terzo il mitico Petrucci che di volta in volta ci regala soddisfazioni. Bene così, anche dopo l'infortunio di Rossi con la motocross, che ha comunque tenuto con il gruppo di testa. Campionato ancora lungo, ed imprevedibile.
domenica 21 maggio 2017
MotoGP 2017: Le Mans (Francia)
Incredibile. Proprio da non crederci. le qualifiche vanno benissimo con le due Yamaha, quella di Vinales prima e quella di Rossi seconda.. La gara poi parte leggermente in affanno con il nostro numero uno, anzi 46, nazionale e mondiale che supera prima Marquez, poi alla lunga anche Sarko ed infine il compagno di squadra. Marquezn inoltre cade, ma proprio nell'ultimo giro accade ciò che rovina una gara perfetta: Rossi fa una curva troppo larga ed è la volta di Vinales di superarlo, così per recuperare osa troppo e finisce a sua volta per terra. Non ci voglio credere. Una gara strabiliante, quella in Francia, rovinata proprio ad una manciata di secondi dalla fine. Roba da chiodi, ma resta l'uomo da battere, sempre.
domenica 7 maggio 2017
MotoGP 2017: Jerez (Spagna)
Grandi problemi per la Yamaha, grandissimi per Valentino Rossi che finisce addirittura decimo, mentre il suo compagno di squadra Vinales è sesto. Gara prepotentemente vinta dalla Honda con un Pedrosa rinato ed imprendibile anche da Marqeuz che chiude secondo, ma recupera tutti i punti in classifica generale. Purtroppo le gare sono anche queste, quelle in cui pensi, e sei abituato del resto, ad una posizione migliore, ma vedi piano piano scalare verso il basso. Ci sarà sicuramente da lavorare per il prossimo MotoGP, in Francia, sperando che questo sia stato solo un caso isolato e si possa vedere maggiore competitività. Dai, è ancora presto per fasciarsi la testa ed una gara storta non può e non deve pregiudicare nulla.
lunedì 24 aprile 2017
MotoGP 2017: Austin (Stati Uniti)
E deh, ora è primo in classifica generale. Altro podio, secondo posto dietro a Marquez, mentre questa volta è Vinales che cade a terra. Si sprecano le parole e si sprecano gli aggettivi: lui c’è sempre ed è sempre nei primi posti. Punticino dopo punticino va avanti, non cade, fa il bello ed il cattivo tempo per coloro che amano stare nelle prime posizioni. Come gara però onestamente non è stata il massimo dello spettacolo. Se escludiamo pochi sorpassi, lassù nelle prime posizioni intendo eh, abbiamo assistito a poco altro di divertente. Vedere Lorenzo scivolare in posizioni poco redditizie ormai è un dato di fatto così come vedere Sarko provare a tenere la scia dei grandi. Ma tutto continua a giocarsi sempre su di un nome, quello di Vale, e di piloti che ad ogni gara si alternano. Ieri, in Texas, è toccato alla scuderia della Honda, ma ripeto siamo sempre lì: c’è qualcuno che lotta contro Vale, ormai mito e costante di ogni Gran Premio.
domenica 9 aprile 2017
MotoGP 2017: Termas De Rio Hondo (Argentina)
Imbarazzante. Nel mondo del MotoGP la presenza di questo Valentino Rossi è davvero imbarazzante. Dimostra di esserci sempre, anche dopo anni e anni e anni. Dopo vittorie e vittorie e vittorie. Dopo avversari e avversari e avversari. Insomma potevano esserci giapponesi, poteva esserci Biaggi, poteva esserci Gibernau, Stoner, Lorenzo o Marquez: alla fine i riflettori erano sempre e comunque su lui, sul suo 46 storico e leggendario. Oggi è la volta di Vinales, fortissimo ed arrembante giovane con il sole che gli splende addosso. E' la volta di Vinales che vince, convince e sbaraglia gli avversari, ma non propriamente i suoi: quelli di Valentino. Perchè la dimostra, e c'è ancora chi non vuole capirlo, che la leggenda di Rossi è tale in quanto lui ne ha vinti tanti, ma non è finita qui. Lui c'è sempre, oggi con un secondo posto ancora una volta eccezionale, mentre gli altri diventano o delle comparsi o semplicemente quelli che quella volta hanno vinto contro Lui. Marquez e Lorenzo in terra escono dai giochi del MotoGP d'Argentina, Rossi rimonta posizioni e sale di nuovo sul podio, questa volta dietro al proprio compagno Vinales. E Rossi c'è, tanto per ricordarvelo. Rossi c'è.
domenica 26 marzo 2017
MotoGP 2017: Losail (Qatar)
L'attesa è stata lunga, lunghissima. Giusto per ripetere le parole di apertura dello scorso campionato. Qatar, pioggia, qualifiche compromesse, partenza rimandata, un Rossi che sembra sconsolato e con la stagione già segnata. Ma la gara una volta partita porta con sè bellissime emozioni e risulta divertente, specie dalla seconda parte. Gli italiani martellano come non mai, peccato per la scivolata di Iannone. A stuzzicare però il comparto adrenalinico del tifoso che sta in piedi sul divano ci pensano Dovizioso, Marquez, Vinales e l'onnipresente Valentino. Bagarre finale tra il ducatista e Vinales (spero quest'anno possa dire la sua e lottare fino alla fine), mentre Rossi, al di fuori di ogni scommessa prevedibile, si sbarazza degli avversari uno dopo l'altro (parte decimo) compreso Marquez. La gara termina con Vinales primo, Dovizios (straordinario) secondo e Rossi (incommentabile) terzo.
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