giovedì 2 dicembre 2010

Battle Royale (2000)

Immagine tratta da Wikipedia
Le distopie forse sono il mio genere preferito. Mi piacciono così tanto che dopo aver avuto pensieri contrastanti riguardo al libro Battle Royale di Takami, ho deciso di guardare il film. Non sono certo un intenditore cinematografico, ed al conrario di molti ad esempio il cinema  giapponese a me non piace un'esagerazione. Pure in questo caso. Boh, forse i volti che ai miei occhi da occidentale si assomigliano più o meno tutti, i nomi quasi impronunciabili (e guardando il film mi accorgo che ho sempre sbagliato l'accento mentre leggevo il libro), ma soprattutto una mimica facciale seguita da una gestualità che non comprendo, fanno sì che non apprezzo pienamente queste trasposizioni cinematografiche. C'è da dire inoltre che il film, per chi non ha letto il romanzo, può venire apprezzato ancora meno e ridursi ad un semplice splatter con il sangue che sprizza ovunque appena si recide un'arteria. Sì, forse se dovessi analizzare soltanto la pellicola, lo ridurrei ad un mero filmato sanguinario. La storia segue abbastanza fedelmente quella di Takami, con alcune differenze strutturali a mio avviso inutili e confusionarie. Manca la parte filosofica ed entropica che è presente leggendo le pagine, manca il senso di oppressione e di nuda crudeltà tipico delle distopie. Non è violento solo ciò che è macchiato con il sangue, è violento ciò che non lascia via di scampo. Il gioco fine a se stesso. Nel film questo fattore manca, o comunque è poco curato. Complici del fiasco sono anche gli attori, che per lo più ci regalano interpretazioni pessime. Il consiglio nel caso decidiate di voler guardare Battle Royale, è quello di leggerlo prima, almeno per non rilearlo nella categoria "boiata" ed alzarlo al rango di "scarso".

2 commenti:

  1. Premessa:non Ho visto il film in questione né ho letto il libro.più in generale,per quanto riguarda il genere distopico,imho credo sia particolarmente difficile riuscire a rendere Su pellicola quelle che sono sensazioni,quello atmosfera opprimente e angosciante dell ineluttabilità,impossibile sfuggire a meccanismi pregnanti del mondo che circonda i protagonisti,come invece riesce bene nei romanzi e racconti...in fondo quanti film,se pur spettacolari o comunque ben fatti,non risultano completi sotto questo punto di vista?e gli esempi si sprecano,da 1984,a Fahrenheit 451,l uomo in fuga/l implacabile a io sono leggenda...solo blade runner e arancia meccanica sotto certi aspetti reggono il confronto o addirittura risultano migliori del libro...sono argomenti forse troppo complessi per essere tradotti in immagini,e a volte non bastano budget elevati,grandi attori o registi...prova a guardare Brazil di Terry Gilliam...

    Simone

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  2. Giusto, forse solo Blade Runner risulta migliore del libro. Qui però è un caso a parte, in quanto credo che Dick sia l'unico autore che vede i propri romanzi trasformati in film che hanno un successo enorme. Forse merito dei registi e della sua incapacità di scrivere. Cioè, lui è un grade per le sue idee, ma sembra scriva da cani.

    Altri esempi però di film dispotici (o quasi) ben riusciti per me sono Gattaca e L'esercito delle 12 scimmie (a breve recensione, anche se non è una vera e propria distopia per me ci rientra). Senza contae Metropolis (considera gli anni in cui è stato girato) e soprattutto Matrix. Di questi non ho letto i rispettivi libri.

    Sempre nel tema dell'animazione il cartoon Conan il ragazzo del futuro del grande Myazaki è il mio preferito. Ho letto pure il libro di Alexander Key, che per me è risultata un'autentica boiata.

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