domenica 10 marzo 2013

Da Qui All'Eternità (1953)


Regia: Fred Zinneman
Anno: 1953
Titolo originale: Frome Here To Eternity
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.8)
Pagina di I Check Movies

Un capolavoro da ben 8 premi Oscar... Ma per davvero? Solo recentemente sto guardando lavori del passato, e personalmente ritengo gli anni cinquanta, con l'esclusione di alcuni registi, la parte più bassa del cinema mai toccata. Se poi nel '53 esce fuori una pellicola del genere che si accaparra tutte quelle statuette ne ho la conferma. La trama richiama uno degli avvenimenti più catastrofici della seconda guerra mondiale dal punti do vista americano: Pearl Harbour. Forse per questo, con una strizzatina d'occhio alla commissione si possono ricevere i premi. Un cast con nomi altisonanti, ma che si comportano in maniera normale senza strafare o farci gridare al miracolo: Burt Lancaster, Montgomery Clift, Frank Sinatra, Deborah Kerr, Ernest Borgnine e Donna Reed... Sì e storie d'amore che si intrecciano, nella drammaticità di un evento di portata così immensa che neanche si son presi più di tanto la briga di rendere realistico. L'attacco giapponese, che rappresenta le uniche scene degne di nota, dura una manciata di minuti. Bello dal punto di vista visivo, ma riesce ad accendere poche emozione, per colpa di siparietti inutili ("lo ho colpito" "anche io anche io" - "Tu vai in cucina e prepara del caffè, anzi no... Prepara un bidone di caffè"). Forse a quei tempi piaceva un po' essere presi per il culo. Capisco l'importanza documentaristica della pellicola, la sua audacia nel mostrare situazioni non prettamente in regola e storie di vita vissuta lontane dal simbolo di eroe puro e perfetto. Però non riesco ad andare oltre, mi restano in mente i finti pugni ed i finti ubriachi che sbiascicano qualche frase sconnessa. Un bianco e nero in cui anche la fotografia pecca soprattutto negli esterni dove la luce fa brutti scherzi. Scherzi che sembrano essere all'ordine del giorno in una tranquilla caserma alla vigilia del bombardamento. Boh, guardatelo se vi piace il genere guerra, altrimenti passate oltre.

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