sabato 8 ottobre 2016

Non Violentate Jennifer (1978)




Regia: Meir Zarchi
Anno: 1978
Titolo originale: Day Of The Woman
Voto e recensione: 2/10
Pagina di IMDB (5.7)
Pagina di I Check Movies
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Boh. Non è che sono all'antica e capisco che magari sia l'emblema di un genere, rape & revenge, ma lo ho trovato vergognosamente brutto. E se dite che visto che mi ha turbato (no, tranquilli non mi ha bloccato la crescita) ha raggiunto il suo obiettivo, non è neanche vero. Oggi sia chiaro è diverso: siamo molto più sensibili nei confronti degli stupri, o almeno mi piace pensarla così. Se una ragazza va alla polizia spero venga messo a suo agio, curata e che poi venga fatta giustizia. In alternativa, approvo anche quella homemade, la parte bifolca che è in me accetta la legge del taglione tanto per intendersi. E ok, queste sono le mie idee. Magari domani la penso diversamente. Era giusto per fare un corollario al film, che in maniera esplicita racconta le diverse sevizie subite da Jennifer, la protagonista. Di estremo impatto visivo non c'è dubbio, realistiche, penose, forti, cruente e così via. Non devastanti però emotivamente e psicologicamente. La vendetta si consuma con tranquillità (se paragonata alla storia) e non coinvolge lo spettatore. Mi viene da fare un paragone con Hard Candy: un centesimo della violenza espressa, ma cento volte più efficace come messaggio. Non trovo neanche alcun tipo di solidarietà con la protagonista, non perchè non ritenga giusta la vendetta (è un film, che faccia quel che vuole) ma perchè manca del tutto il feeling tra spettatore e personaggio. Riporto il pensiero di Roger Ebert (che lui è un critico, non uno che guarda i film a caso come me): Un disgustoso sacco di spazzatura...senza uno straccio di distinzione artistica [...] vederlo è stata una delle esperienze più deprimenti della mia vita [...]La storia di I Spit on Your Grave [titolo originale con cui è maggiormente conosciuta la pellicola] è raccontata con una semplicità da idiota. Questi orribili eventi sono mostrati con un minimo assoluto di dialogo, che è così scarsamente registrato che spesso non può essere udito. Non vi è alcun tentativo di sviluppare le personalità dei personaggi - essi sono, semplicemente, una ragazza e quattro uomini, uno di loro mentalmente ritardato. Il film è né più né meno di una serie di attacchi sulla ragazza e successivamente i suoi attacchi sugli uomini, interrotti solamente da una scena incredibilmente grottesca e inappropriata in cui lei entra in una chiesa e chiede perdono per gli omicidi che è intenzionata a commettere.

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