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lunedì 28 febbraio 2022

Oscar Guidi - Magia E Stregoneria In Garfagnana

 
Autore: Oscar Guidi
Anno: 2016
Titolo originale: Magia E Stregoneria In Garfagnana
Voto e recensione: 3/5
Pagine: 151
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Trama del libro e quarta di copertina:
Arpie, centauri, folletti, fate, spiriti delle acque, il diavolo. Magia bianca (magia terapeutica e anti tempestaria), magia nera (malocchio e pratiche malvagie), credenze legate al mondo della morte, gli enigmatici Streghi, le Streghe. In questo libro sono raccolti i risultati della più accurata ricerca condotta sull'universo mitico-rituale della Garfagnana. Dai racconti e dalle testimonianze raccolte in oltre dieci anni di indagini emergono connessioni insospettate a culti e riti di antichissime forme religiose. La loro analisi guida il lettore in un appassionante viaggio a ritroso nel tempo, verso i confini dell'anima.

Commento personale e recensione:
Nel corso degli ultimi due o tre anni, da quando ho iniziato in maniera quasi compulsiva ad andar in su e giù per le Alpi Apuani, ho anche avuto modo di conoscere e prendere in simpatia la zona della Garfagnana. Spinto anche dall'amore che molotovkiki prova per l'acqua e per le foreste fresche e rigogliose, non sono mancati i weekend dedicati in parte alla montagna ed in parte ai piccoli borghi accerchiati dai torrenti garfagnini, dalle distese verdi e da quelle cime acuminate che stanno proprio ad un passo dalle nostre stanze. Vien da sì quindi essere curiosi e provare a cercare qualche informazione in più sulla zona, che vada oltre la mera nozione geografica, di carattere escursionistico. o propriamente storico. Il libro in questione ha fatto al caso mio, essendo un saggio molto curato che è stato realizzato con un lavoro immane di interviste sul posto, andando a scovare credenze e storie di stampo fantastico che sono strettamente legate al mondo della Garfagnana. L'autore divide il libro in più parti tematiche e riporta aneddoti orali messi qui in forma scritta con una piccola presentazione e qualche spiegazioni. In alcuni casi si tratta di racconti, molto simili tra loro in base al luogo di provenienza. Una raccolta davvero interessante, non solo per gli abitanti della Garfagnana, ma anche per i semplici curiosi come me che sono desiderosi di conoscere qualcosa in più su queste terre.

mercoledì 28 luglio 2021

Robert Macfarlane - Montagne Della Mente. Storie Di Una Passione

 

Autore: Robert Macfarlane
Anno: 2003
Titolo originale: Mountain Of The Mind. A History O A Fascination
Voto e recensione: 2/5
Pagine: 277
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Trama del libro e quarta di copertina 

Solo tre secoli fa, le montagne erano considerate una sorta di malformazione del paesaggio, prive di qualsiasi attrattiva, invise a tutti i popoli per la loro inaccessibilità. Oggi, invece, sono diventate meraviglie della natura che esercitano una straordinaria e spesso fatale attrazione. Come è potuto accadere? Con questo libro, Robert Macfarlane ripercorre la storia dell'incontro fra gli uomini e le montagne. E lo fa attraverso il racconto delle mitiche esplorazioni alpinistiche, le grandi scoperte scientifiche, le opere di poeti e artisti che sono stati posseduti dalla vertigine delle vette. Perché il brivido dell'altitudine e lo stupore del panorama in quota, la ricerca della paura come limite da superare, l'incanto dei ghiacciai hanno reso le cime dei monti una nuova frontiera da esplorare e da cui venire conquistati. 

Recensione e commento personale: 

Credo sia il primo  libro di questo "genere" che leggo oltre che il primo sul tema dell'alpinismo. Pur considerandomi un escursionista, non posso certo definirmi scalatore o alpinista. Dal punto di vista tecnico e sportivo inoltre non mi affascinano a livello personale, almeno per adesso ed in rapporto ad altri tipi di escursioni, ma resto altrettanto interessato dalle vicende di chi lo pratica. Inoltre chi non sogna il Cervino o l'Everest o le altre cime più impegnative? Il saggio di Macfarlane è stato però per me faticoso poichè le parti romanzate e dedicate alle sue avventure personali, che non avrei preso come fonte di ispirazione, ma avrai apprezzato se fossero state più corpose nelle descrizioni, sono poche e frammentate. La maggior parte dello scritto, pur molto scorrevole, è un insieme di divagazioni di ogni tipo che prendono in esame vari aspetti che hanno portato l'uomo ad apprezzare, amare e sfidare la montagna. Tutte molto interessanti peraltro, si focalizzano ora sulla storia, ora sulla letteratura, ora sulla geologia e le sue evoluzioni e così via. Soltanto in alcuni punti le ho trovate troppo specifiche per le mie basi culturali, ma nonostante accendessero il mio interesse cognitivo, mi è parso di leggere un trattato scolastico piuttosto che un libro romanzato, che è ciò che invece mi aspettavo. Erroneamente.

mercoledì 25 febbraio 2015

Paul Auster - L'Invenzione Della Solitudine


Autore: Paul Auster
Anno: 1982
Titolo originale: The Invention Of Solitude
Voto: 4/5
Pagine: 182
Pagina di Anobii
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Trama del libro e quarta di copertina:

Il libro si compone di due scritti speculari. Il primo, "Il ritratto di un uomo invisibile", è una meditazione sulla scomparsa del padre, scritta qualche settimana dopo la sua morte. "Niente è più terribile che trovarsi faccia a faccia con gli oggetti di un morto. Le cose di per sé sono inerti: assumono significato solo in funzione della vita che ne fa uso", scrive Auster nel passare in rassegna le carte e gli oggeti del padre. Nel secondo "pezzo","Il libro della memoria", l'autore sposta la sua attenzione dalla sua identità di figlio a quella di padre: riflette sulla condizione solitaria dello scrittore e prova a immaginare quella che sarà fatalmente la separazione dal figlio che cresce.  

Commento personale e recensione:

Impossibile non restare estasiati da Paul Auster. Anche quando ti ritrovi a leggere un suo saggio, una sorta di biografia per il padre morto, una specie di raccolta di pensieri per affrontare la propria esistenza. Non necessariamente un romanzo quindi, ma pur sempre un qualcosa di leggibile con la solita fluidità di sempre. Credevo di utilizzare questa lettura con quella classica immedesimazione che spesso si crea tra lettore e scrittore, ma non è possibile: il monologo di Auster riporta in vita un padre perennemente assente ed al tempo stesso fa un esame di coscienza e giudica il suo stesso essere genitore. Un’assenza improvvisa che deve essere colmata con l’arte dello scrivere, con la rielaborazione dei ricordi, con il mettere nero su bianco le sensazioni. E questo servirà ad Auster per lasciare una traccia, che non deve essere un continuo rammarico o un’esaltazione insensata sugli aspetti positivi, ma un semplice raccoglitore di ciò che effettivamente il padre era. E mai come in questo momento, lo scrittore ha chiaro il proprio essere se stesso e confrontarsi con chi lo ha generato grazie ad un insieme costante di riflessioni. Il far luce dentro la propria persona è un atto dovuto, automatico, che non può essere tralasciato da un uomo così sensibile allo studio. Puntare la luce là dove c’è un’ombra e scoprire che si sta illuminando anche uno specchio: rivedere quindi il riflesso, forse deformato di se stessi attraverso lo studio del padre.

martedì 7 luglio 2009

Aldous Huxley - Il Mondo Nuovo - Ritorno Al Mondo Nuovo




Autore: Aldous Huxley
Anno: 1932 (1958)
Titolo originale: Brave New World (Brave New World Revisited)
Voto: 3/5
Pagine: 340
Pagina di Anobii
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Trama del libro e quarta di copertina:

Romanzo del 1932, Il mondo nuovo è ambientato in un immaginario stato totalitario del futuro, pianificato nel nome del razionalismo produttivistico, dove tutto è sacrificabile a un malinteso mito del progresso. I cittadini di questa società non sono oppressi dalla guerra né dalle malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere materiale. Affinché si mantenga questo equilibrio, però, gli abitanti, concepiti e prodotti industrialmente in provetta sotto il costante controllo di ingegneri genetici, durante l'infanzia vengono condizionati con la tecnologia e con le droghe e da adulti occupano ruoli sociali prestabiliti secondo il livello di nascita. In cambio del mero benessere fisico, i cittadini devono insomma rinunciare a ogni emozione, a ogni sentimento e a ogni difesa della propria individualità. I pilastri ideologici che fanno da sfondo al fortunato romanzo vengono ripresi, nel 1958, nella raccolta di saggi intitolata Ritorno al mondo nuovo, in cui Aldous Huxley riesamina singolarmente le sue profezie alla luce degli avvenimenti degli ultimi anni, arrivando alla conclusione che molte delle sue più catastrofiche previsioni di quasi trent'anni prima si sono avverate anzitempo e fanno già parte del presente. Un documento inquietante che costringe a riflettere sul prezzo che quotidianamente siamo chiamati a pagare per costruire il futuro.