domenica 29 maggio 2011

Michael Crichton - L'isola dei pirati

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Autore: Michael Crichton
Editore: Garzanti
Pagine: 336
Voto: 2/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:
1665. La Giamaica, remoto avamposto della corona britannica nel cuore dei Caraibi, è circondata dalle potenti colonie spagnole. I vicoli della sua capitale, Port Royal, sono popolati di avventurieri, tagliagole e donne di malaffare, in cerca di fortuna tra le taverne e il molo. Nella calura tropicale è difficile sopravvivere e troppo facile morire, tra malattie, vendette e regolamenti di conti.
L’oro che gli spagnoli mandano dal Nuovo al Vecchio Mondo è una tentazione irresistibile, soprattutto per lo spregiudicato capitano Charles Hunter. Del resto, la legge inglese protegge i corsari che riescono a farla franca...
La voce che gira nel porto è sempre più insistente: nel porto di un’isola vicina, Matanceros, è ancorato il galeone El Trinidad, che deve portare il suo tesoro verso la Spagna. La rada è protetta da un forte inespugnabile, sotto la stretta sorveglianza del sadico capitano Cazalla. L’oceano è pattugliato dalla flotta spagnola, la giungla di Matanceros è impervia e fittissima, la fanteria e l’artiglieria spagnole sono all’erta. Ma non basta per fermare l’ambizioso Hunter, che sceglie a uno a uno i membri del suo equipaggio e architetta un piano diabolico.

Commento personale e recensione:

Un po' di fortuna qua e là

Per usare le parole del libro, non mi è piaciuto nè punto nè poco. Direi piuttosto che è stata una sofferta delusione. Esce dai soliti schemi a cui Crichton ci aveva abituato: niente techno thriller, ma solo un romanzo di avventura. Un'avventura tra l'altro frivola, di certo più fantastica e meno realista di altre storie sui pirati come "Tortuga" o "La vera storia del pirata Long John Silver". Ecco, questo è più un romanzetto che sembra costruito con avventure separate a capitoli. Una boiata immensa poi quella del mostro marino... Ero sul punto di sbatacchiarmi il libro in testa per vedere se me lo ero sognato. Non era neanche iniziato male, poteva addirittura sembrare che si puntasse su Hunter contro Cazalla per l'intera durata della storia. E sarebbe stato sicuramente un bene, approfondire certe tematiche. Invece passiamo da un'avventura all'altra, con problemi risolti sempre con l'aiuto provvidenziale di una buona dose di fortuna. Due stelline solo per rispetto all'autore.

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