sabato 27 febbraio 2010

Clive Cussler - Il serpente dei Maya


 

Autori: Clive Cussler - Paul Kemprecos
Pagine: 478
Editore: TEA
Data di pubblicazione: 2003
Pagina su Anobii

Descrizione del libro:

Giugno 2000 la squadra missioni speciali della NUMA, al comando di Kurt Austin, affiancato dall'ingegnere Joe Zavala, salva da un attentato l'archeologa Nina Kirov, autrice di una scoperta straordinaria destinata a sollevare un interrogativo inquietante: è possibile che Cristoforo Colombo non sia stato lo scopritore del continente americano? Nel frattempo, l'archeologa Gamay Trout trova, in alcune sculture dello Yucatan, la prova di contatti tra i Maya e i Fenici in epoca pre colombiana e ipotizza un quinto viaggio di Colombo, partito in segreto per recuperare un tesoro di inestimabile valore con l'aiuto di una "pietra parlante" di origine Maya. I due fatti sembrano misteriosamente collegati all'affondamento del transatlantico Andrea Doria.


Commento personale:

Non che da Cussler mi aspettassi qualcosa di esaltante dal punto di vista letterario, ma era tanto che non lo leggevo ed ho voluto riprenderlo. La classica lettura leggera, che sai essere frivola e che quindi non ti deluderà. Un racconto comunque esagerato, con alcune divagazioni che poi finiscono lì e non vengono più sviluppate. Quasi 500 pagine sono troppe per l'avventura narrata, con alcune ripetizioni  e tempi morti. I personaggi stereotipati della NUMA fanno il loro porco dovere rendendo l'azione l'ingrediente principale del libro, che purtroppo ha una storia secondo me debole, che vede i cattivi da una parte, i buoni dall'altra. Ovvio, un po' scontato il complotto criminale e l'organizzazione che trama silenziosamente nel submondo degli archeologi. Gli "Indiana Jones" di questa avventura si fanno il mazzo, ma in quattro e quattro otto, ottengono risultati impensabili, svelando misteri, mettendo a tacere criminali, cavalcando mirabolanti peripezie.
Rispetto agli altri lavori da "saga" preferisco i personaggi Pitt e Giordino: Austin e Zavala mi sembrano una copia di primi, che svolgono le medesime avventure, creati soltanto per variare un po'. Sale grosso o sale fino cambia poco però...
Niente di che, vi metto in guardia, ma se leggete Cussler già lo sapete.

2 commenti:

  1. sicuramente per i primi libri della seconda serie è così, ma poi andando avanti, migliora...
    .. ma il genere rimane lo stesso

    Andrea

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  2. Sicuramente leggerò anche gli altri, sia della prima che della seconda serie, che mi mancano. Però per adesso quelli della NUMA files (ho letto anche "Oro Blu") li ho trovati peggiori rispetto alle avventure di Pitt.

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