lunedì 4 luglio 2011

Il Cigno Nero (2010)


Regia: Darren Aronofsky
Anno: 2010
Titolo originale: Black swan
Voto: 6/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Quello che a detta di molti è uno tra i migliori film del 2010 non lo ho apprezzato nella sua totalità per il sottofondo artistico della danza. Arte che rispetto, ma di cui sono un completo ignorante e di cui francamente mi interessa poco. Conscio del fatto che questa sia usata nel film solo come trampolino per lanciare il tema dello stress agonistico, della paranoia, della perfezione a tutti i costi, non sono riuscito a farmelo piacere a livelli di idolatria. Nonostante questo devo ammettere che  la Portman è sì stupefacente, spettacolare, decisamente da Premio Oscar. Oltre ad essere fisicamente la persona più adatta a ricoprire quel ruolo, riesce ad attuare una metamorfosi capillare con estrema naturalezza. Cigno bianco e cigno nero non soltanto nella storia narrata. Quasi una doppia personalità, malata, costipata da umori negativi. La dualità creata dallo specchio, oggetto ricorrente ossessivamente in tutta la pellicola, possiamo vederla anche con il rapporto tra realtà e finzione. L'uso  dell'allucinazione compulsiva, fornisce alcuni dettagli fin troppo chiari per essere repentinamente smentiti immediatamente dopo. Tanto più che il finale può essere aperto ad una doppia interpretazione. Fino a che punto ciò che vediamo, o che crediamo di vedere, attraverso gli occhi di Nina è reale? Abbiamo imparato durante il film che non sempre ciò che possiamo percepire corrisponde al vero (la scena saffica tra le due contendenti ad esempio). Di certo viene spiegato che l'agonismo in certi ambienti e per alcuni caratteri psicologicamente fragili, può divenire una brutta bestia da domare. E la spietatezza di un ambiente dove devi (se vuoi arrivare) essere il migliore non lascia campo agli indecisi.

2 commenti:

  1. Lo volevo guardare su primafila stasera,ma ho deciso di scaricarlo e di guardarlo domani sera...a ufo...!!!

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  2. Considera comunque che i miei voti vanno da 0 a 10, quindi il 6 non è la povera sufficienza politica come a scuola.

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