domenica 27 dicembre 2015

Frederik Pohl - L'Insidia Del Glotch




Autore: Frederik Pohl
Anno: 1956
Titolo originale: Slave Ship
Voto: 2/5
Pagine: 155
Pagina di Anobii
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Trama del libro e quarta di copertina:

La chiamavano Guerra Fredda, ma quattordici milioni di uomini la stavano scaldando in Europa, anche se le perdite di vite umane erano relativamente basse: solo pochi milioni. E non c'era Stato di Guerra. Dai Pirenei al Mar Bianco gli scontri continuavano a essere definiti dalle parti come semplici "azioni di polizia". Comunque non si trattava di una guerra, non nel vecchio senso della parola, almeno. Per prima cosa, non c'era una nazione contro un'altra nazione come si usava quando tutto era più semplice. C'era una confederazione, le Nazioni Unite, contro una Chiesa Militante: i Caodai. Questa era una religione, non uno Stato. Si dava il caso che fosse una religione con esercito, marina e bombe nucleari. Ma nello stesso tempo una religione. Come si può dichiarare guerra a una religione? 

Commento personale e recensione:

 Tipica fantascienza anni cinquanta, di quella cioè che a me non piace poi molto. Pohl va oltre la Guerra Fredda e trova un nemico comunque che oggi potrebbe risultare molto simile a quell'ISIS che non conosce Stati o frontiere. Il pericolo para religioso quindi come un qualcosa di comune da abbattere. Il romanzo è tranquillo, decisamente nostalgico con Pavlov e tutto il resto. Si legge bene, è scorrevole, ma la storia non brilla molto di originalità: guerra e poteri mentali. Personaggi abbastanza piatti.

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