lunedì 8 agosto 2022

Val di Fassa #4: ferrata Roda di Vael

 
Oggi sono più grande. Posso permettermi di fare quindi qualcosa di più maestoso. Finalmente il meteo non si mette in mezzo a guastare i miei piani (piove appena monto in macchina, è culo?) e così con l'ausilio di una guida alpina faccio la mia prima ferrata in montagna. Da non confondere con i sentieri attrezzati o con le linee vita che si possono trovare in altri ambienti. Arrivo in Alto Adige / Sudtirol (almeno secondo i cartelli stradali) alla seggiovia la Paolina. Da qui inizia una ripida, ignorante, malefica pettata di circa un'ora e mezza che mi lascia senza fiato. Vestizione al Passo del Vajolon con imbraco, moschettoni e casco e partenza. L'inizio è semplice, poi è sempre un salire di difficoltà ed emozioni. Esperienza bellissima ci mi porta a oltre 2800 metri con cavi d'acciaio e pioli di ferro. Salire è nelle mie corde e la stanchezza lascia spazio a tanta felicità. Una volta raggiunta l'agognata croce è tempo di scendere. Prima parte su sentiero e roccette, poi nuovamente in ferrata con tratti molto esposti e trasversali. Esperienza unica, ma da ripetere appena possibile. L'anello si chiude poi passando dal rifugio Roda di Vael per una meritata salsiccia con formaggio grigliato. 

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