sabato 14 luglio 2012

The Tree Of Life (2011)


Regia: Terrence Malick
Anno: 2011
Titolo originale: The Tree Of Life
Voto: 6/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies
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L'impatto fotografico ti lascia senza fiato. Se dovessi dare voti separati, quello relativo alle immagini, all'uso della pellicola e della fotografia sarebbe sicuramente tra i più alti. Abbiamo un lavoro davvero atipico che racconta una storia, quasi fosse un inno alla vita, attraverso il sensazionale uso di immagini perfette e documentari naturalistici. La prima cosa che mi viene in mente è 2001: Odiseea nello spazio per quanto riguarda determinate visualizzazioni, l'introduzione, la svolta.... Ovviamente non per il genere di film, ma un po' di quel Kubrick ci è dato di vederlo. La regia, con estrema destrezza, riesce a mettere a confronto macro e microcosmo con una sorta di dualismo tra potere superiore e la figura paterna. Famiglia ed universo vanno a braccetto per tutto il film. E' profondamente riflessivo, statico per la maggior parte delle scene, con continui e ripetuti flashback ed una linea narrativa sempre accompagnata da un sottofondo musicale. La vita, la morte, la fede in Dio ed il timore del padre, l'effimera esistenza di futili problemi quotidiani e la ricerca di una felicità e di una spensieratezza che andrebbe meglio goduta. Il regista sceglie una tipica famiglia che potrebbe essere considerata perfetta da chiunque, salvo poi svelarne i turbamenti. Questi a loro modo sono grandi nel micro cosmo, ma di scarsa importanza per tutto il mondo, che va avanti ugualmente. Si nasce e si muore. Nel mezzo si vive. Sta a noi scegliere come. Sinceramente non approvo molto la morale di fondo della pellicola, sporcata a mio avviso da un sentimento religioso che può anche essere messo da parte. A tratti può risultare noioso, senza che lo spettatore capisca dove il regista voglia andare a parare. I dettagli non mancano, ma il dinamismo di sicuro. Nel cast abbiamo un Brad Pitt ed uno Sean Penn davvero silenziosi che prestano i propri volti e la loro caratterizzazione per la causa.Non deve essere stato semplice. A livello narrativo è un bell'esperimento, visionario senza stravolgimenti di sorta, ma manca qualcosa che lo renda appetibile. A volte l'essere interessante non basta. E' riflessivo sì e ci mette di fronte all'inadeguatezza ed alla piccolezza delle nostre vite, ma non lo fa in maniera completa. Questo avviene solo se ci sediamo a scrivere una recensione o se ne discutiamo a tavolino con gli amici: riusciamo a tirar fuori ciò che la pellicola non esplica. Si limita a dare uno spunto, sebbene le due ore e passa non rappresentino un  mero collage disarmante di fotografie. Quindi non mi sento di esaltarlo all'ennesima potenza, ma di visionarlo con una sorta di immedesimazione sì. Continuerete ad essere voi stessi, non cambierà il vostro modo di affrontare la vita, e non credo sia il suo scopo, ma potrete parlarne con altri e valutare se essere felici o no.

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