sabato 24 giugno 2023

Domicilio Digitale

 
Sono sempre più numerose le offerte dei vari gestori autorizzati per attivare una PEC: io mi trovo bene con quella fornita da TIM, anche se in caso di cambio gestore telefonico, potrei optare per attivarne un'altra. Oltre a poterla utilizzare, ahimè, in caso di multe per poter inviare i miei dati, ultimamente ha preso piede, e quindi ne ho approfittato, per ricevere fatture di pagamenti o simili. Siccome le PA adesso dovranno cercare il modo di snellire le proprie pratiche, sia a livello economico che di tempistiche, le PEC nel prossimo futuro diverranno sempre più uno strumento necessario per il cittadino, tanto che , a livello politico si già sta parlando di "obbligo" di Domicilio Digitale. Questo comporta numerose rotture di palle, è oggettivamente vero, per una grande categoria dio persone, che hanno maggiori difficoltà con la tecnologia, ma con lo SPID il passaggio è davvero semplice e soprattutto porta con sè il vantaggio di dover (o poter) abbandonare la vecchia e noiosa raccomandata fisica. E' Stato istituito quindi l'Indice Nazione dei Domicili Digitali (INAD) che si occupa appunto di archiviare e collegare le email PEC con ogni singolo cittadino in modo da avere un indice completo per tutte le Pubbliche Amministrazioni. L'attivazione è veloce, soprattutto se si ha già un proprio indirizzo PEC e lo SPID (che tutti in teoria dovremmo già avere): basta andare su https://domiciliodigitale.gov.it/ e procedere con l'attivazione. Verrà richiesta, dopo l'accesso con SPID, la propria PEC da inserire, qualche flag da spuntare dopo aver letto attentamente le condizioni , ed infine verrà richiesto di cliccare sul link ricevuto nella posta certificata. Ed il gioco è fatto.

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