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giovedì 16 luglio 2020

21 Grammi (2003)




Regia: Alejandro Gonzales Inarritu
Anno: 2003
Titolo originale: 21 Grams
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (7.7)
Pagina di I Check Movies
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Potentissimo. Lo avevo già visto, ma resta potentissimo. Parto dal cast? Naomi Watts, Sean Penn e Benicio Del Toro. Non sempre i nomi devono per forza avere un loro peso all’interno di una pellicola, ma questi tre hanno davvero avuto un ruolo mostruosamente drammatico. Il montaggio sensazionale che svaria nel tempo con flashback improvvisi e quasi casuali, di durata variabile, riesce inoltre ad evidenziare i loro volti, la loro mimica ed il loro stato d’animo all’interno dei lassi temporali a cui si riferiscono le scene e le vicende. Tre personaggi, tre persone vere, sottolineate anche dalla fotografia realista che ci accompagna, che si mescolano tra loro, unite da un filo conduttore che spesso identifichiamo nel caso o nel destino, a seconda di ciò che più ci aggrada. Il dolore e la resa, la rinascita e la voglia di continuare, il desiderio di farsi male e quello di mettere a posto le cose, sono tutti sentimenti che si possono intrecciare nei protagonisti interscambiabili a volte, anche se profondamente differenti tra loro. Una confusione ricercata, messa lì per spostare l’ordine di una trama che altrimenti non avrebbe avuto il solito impatto, intrecci ed ancora puzzle che si intersecano , un ritmo forse troppo cadenzato nella parte iniziale, ma a cui presto ci si abitua. La trama forse non è eccezionale e magari risulta un po’ scontata e romanzata in alcune scelte, ma la messa in opera è davvero superba.  

martedì 15 novembre 2016

Revenant - Redivivo (2015)




Regia: Alejandro Gonzales Inarritu
Anno: 2015
Titolo originale: The Revenant
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (8.0)
Pagina di I Check Movies
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Il film con cui Di Caprio si è finalmente aggiudicato l'Oscar. E partiamo da qui quindi: non so se sia in assoluto la sua migliore interpretazione, è però senza dubbio una prova al limite. Al limite dello sforzo, della caratterizzazione del personaggio, al limite della violenza che la natura sprigiona nei confronti del protagonista, al limite dell'odio che si alimenta con al disperazione e la vendetta. Spesso sono titubante con i fil chiacchierati e di forte impatto mediatico: è difficile estraniarsi e poter valutare con calma, spesso purtroppo si può rimanere delusi. Fortunatamente non è questo il caso: una potenza fotografica che non molte pellicole possono vantare, un western originale, diverso dal solito eppure con molte componenti di un certo rilievo, l'approfondimento reale dei vari personaggi, una spalla, Tom Hardy, che risulta anche quella da applausi. Emoziona, trascina, rende partecipi nell'immenso della natura selvaggia grazie a piani sequenza sensazionali, inquadrature profonde, primi piani che risaltano l'impegno senza precedenti degli attori. Una storia da apprezzare dal primo all'ultimo minuto grazie anche alla qualità video del bluray che è encomiabile, così come il reparto audio, che pur essendo lossy risulta sempre potente ed azzeccato. Purtroppo gli extra si riducono soltanto a:

  • Un mondo sconosciuto (44 minuti)
  • Galleria fotografica

sabato 12 settembre 2015

Birdman O (L'Imprevedibile Virtù Dell'Ignoranza) (2014)




Regia: Alejandro Gonzales Inarritu
Anno: 2014
Titolo originale: Birdman: Or (The Unexpected Virtue Of Ignorance) 
Voto: 8/10
Pagina di IMDB (7.8)
Pagina di I Check Movies
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Non credevo affatto fosse così... Bello. Onesto, elegante, non di quella raffinatezza noiosa e scialba che potrebbe risultare irritante. Birdman è un film coraggioso che non a caso è stato acclamato da parte della critica vincendo pure l'Oscar. Ma non sempre ciò che vince piace, o ciò che vince è godibile. Forse la miglior prova in assoluto di Michael Keaton, nei panni del protagonista: una specie di suo alter ego. E' infatti quasi automatico pensare a Riggan Thomson come all'attore che ha interpretato i due (primo e secondo) Batman di Tim Burton. Più che una semplice casualità, a mio avviso estremamente esplicita nella critica ad un certo cinema che pone l'accento sulla notorietà piuttosto che sull'effettiva recitazione, tecnica o messaggio. E qui il messaggio arriva forte e chiaro, quasi in maniera arrogante visto l'originale espediente utilizzato. La forza della pellicola è (tutta) qui. Quasi a lasciare in secondo piano la maestria di un cast che è teatralmente perfetto. Edward Norton nella prima parte e lo stesso Keaton nella seconda sono da brividi. Penso che i meriti vadano però giustamente distribuiti anche con i doppiatori italiani (rispettivamente Massimo Rossi e Simone D'Andrea). Tecnicamente poi abbiamo una fotografia superba ed è girato come se fosse un unico piano sequenza (Nodo Alla Gola di Hitchcock) con la camera che segue sempre gli attori in maniera ravvicinata. Non siamo mai lontani dai fatti che si svolgono ed ottima anche la prova di meta cinema (compare addirittura il batterista Antonio Sanchez del Pat Metheny Group a cui è affidata la colonna sonora) è una sfida coraggiosa che ha il pregio di non esagerare, non essere mai sopra le righe in maniera negativa. Birdman è un film diverso dal solito, ma per davvero: divertente, drammatico, eccezionalmente profondo. Non mostra quella serie di ingarbugli stressanti per cogliere la curiosità del pubblico, ma lo fa con stile, con una trama che vede gli attori dare il meglio di sè, anche quando li rivediamo recitare più volte la stessa scena in maniera del tutto differente. Con dialoghi di questo tipo ed una struttura che abbraccia l'onestà intellettuale e l'irriverenza non è difficile etichettarlo come uno dei migliori film dell'anno scorso. E' addirittura da ascoltare (non solo guardare) più volte per cogliere ogni critica, ogni parodia velata, ogni sfumatura su di un mondo difficilmente raccontato con tanto garbo.