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lunedì 25 marzo 2013

Amici Miei Atto III (1985)


Regia: Nanni Loy
Anno: 1985
Titolo originale: Amici Miei Atto III
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.1)
Pagina di I Check Movies
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Senza ombra di dubbio è il più triste, sotto ogni aspetto. Se fosse stato cupo e straziante soltanto nella trama l'esperimento sarebbe riuscito. Invece Nanni Loy non riesce ad eguagliare Monicelli. Neanche per un attimo, neanche con i soliti sceneggiatori ed il solito cast. Abbiamo quindi il peggiore dei tre capitoli ed in senso assoluto quello che ne segna il termine. I quattro amici continuano a trovarsi, intrecciarsi e cullarsi con burle e scherzi, ma ormai davvero vecchi e finiti. Lo schema comico è superato, è più triste che allegro. Ripetitivo, già visto, goliardico solo nella memoria di qualcosa di già riuscito e sul momento irraggiungibile. Tutto il film, personaggi compresi, vive all'ombra dei primi due successi. Guardandolo ed avendo per presente ciò che creò Monicelli, abbiamo un risultato patetico ed incolore che non convince appieno. Buone le prove recitate ed il senso di amarezza che aleggia ovunque, ma siamo di fronte a qualcosa di nettamente povero dal punto di vista stilistico. Una conclusione che però va a braccetto con il senso di amicizia creatosi tra i personaggi. Non certo qualcosa di indegno come il cinepanettone recentemente proposto che non ha niente a che vedere neanche con questa pellicola un po' sterile e scialba, ma pur sempre sulle orme dei lavori precedenti.

venerdì 2 novembre 2012

Amici Miei Atto II (1982)


Regia: Mario Monicelli
Anno: 1982
Titolo originale: Amici Miei Atto II
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (7.4)
Pagina di I Check Movies
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La commedia all'italiana di Mario Monicelli è qualcosa di inarrivabile concettualmente per tutto il resto del cinema mondiale. Purtroppo localizzata e circoscritta pur creando elementi cult, resta per forza di cose di nicchia. Il secondo atto di Amici Miei ricalca fedelmente il successo del primo con la storia che inizia sette anni dopo, in un cimitero per rendere omaggio allo scomparso Perozzi. Nulla però è cambiato, gli amici restano ad ogni modo indissolubilmente legati alla goliardia, talvolta anche troppo sfrontata e pesante. La struttura della pellicola è composta da lunghi flashback in cui si ricorda il compianto compagno di scherzi e lo stile malinconico e drammatico aleggia fin dal primo minuto. Se nel precedente film l'amarezza e la nostalgia per i tempi ormai danti, venivano in parte sostituite dall'allegria del momento, qui hanno un ruolo ancora più centrale e determinante. I personaggi sono sempre più consapevoli della loro età, dei loro acciacchi e del loro stato mentale, e forzatamente cercano di abbattere l'inevitabile. Al di là della trama, che vede anche alcuni errori per incongruenze temporali, è il film in sè che va messo su piedistallo. Anche il solo riguardarlo ti porta consapevolezza e nostalgia: gli amici miei, sono quelli di tutti, più giovani e più anziani. Chi spera di rivivere la prorpia terza età in quel modo e chi invece guarda indietro e sa che un tempo ci avrebbe sperato. Qui si va oltre però il genere comico e da commedia, creando un patchwork con la drammaticità e la battuta immediata, anche irriverente e volgare. Triste, ma definitivamente da conservare gelosamente nel proprio cuore.

martedì 1 maggio 2012

Amici Miei (1975)


Regia: Mario Monicelli
Anno: 1975
Titolo originale: Amici Miei
Voto: 7/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione [Perozzi docet]. Ed ecco quindi che Amici Miei è geniale. Va oltre la goliardia ed va oltre tutto ciò che insegnato alle generazioni future. Monicelli trasforma la cinica commedia irriverente in uno spaccato tragico e drammatico di chi non vuol smettere mai di essere giovani. Non serve stare qui a recensire il film, sarebbe un inutile perdita di tempo: impossibile non averlo visto ed apprezzato, addirittura amato più volte. E' lo spunto irraggiungibile ed inarrivabile per molti di noi, cresciuti con il conte Maschetti, il Perozzi, il Necchi, il Melandri ed il Sassaroli. La supercazzola è divenuta un'abitudine quotidiana, talvolta sgamata altre volte riuscita perfettamente con un orgoglioso rigonfiamento del petto. Chi non ha apprezzato la scena dello schiaffo con il treno in partenza? Chi non ha mai provato ed emulare le gesta della zingarata proiettandosi in nell'incertezza del non avere una meta? Molto di ciò che siamo e di ciò che il Fondo è stato lo dobbiamo a questi amici nostri. Che si tratti della domestica, tedesca, severissima, in divisa incontrata a Lugano o del culo alto ci fo un salto visti sulla spiaggia. Ma Amici Miei come dicevo non è solo un percorso formativo di spassose e divertenti gag: è la sfrontatezza del sorriso a tutti i costi. Fino alla morte, ed anche più in là. Un antani lanciato durante l'estrema unzione e la maschera mai gettata, forse tristemente per nascondere una vita che senza amici e senza sorrisi sarebbe la più brutta possibile. Grazie amici miei.