domenica 10 marzo 2013

Juventus 1 - Catania 0

L'anno scorso potevano avere la scusa che la Juve non giocava in Coppa e che quindi potesse dedicarsi interamente al campionato. Quest'anno la Coppa l'abbiamo giocata, e tra l'altro siamo anche passati ai quarti se ben ricordo. Quindi? Ora che hanno da dire? Questa è supremazia assoluta: nove punti di vantaggio sul Napoli ed undici (che dovrebbero essere circa 30 se non avessero rubato così tanto) sul Milan. Non dico che lo Scudetto è già vinto, ma che lo abbiamo in tasca, e se metterlo (di nuovo) sul petto o consegnarlo ad un'altra squadra sta solo a noi. Tre_ala_seconda punti di differenza, su trenta disponibili non sono pochi per niente. Basta farne 21 in dieci partite. Impresa? Visto l'andazzo è solo una pura formalità. Veniamo però brevemente alla partita di oggi: i bianconeri soffrono e patiscono le squadre che si chiudono fanno catenaccio. Ci manca il super mega bomber che risolva la partita con un colpo di classe. Si prende il solito palo, e poi si crea poco altro. Asamoah e lo svizzero sono inguardabili, Pirlo sembra un antenato di se stesso, Marchisio è impalpabile e il bimbo dei pulcini lassù fa le magie: trasforma ogni difensore avversario in un Baresi, in un Cannavaro o in un Nesta. Da Verona arrivano buone notizie, ma il pareggio va stretto, possiamo e dobbiamo affondare. Con caparbietà, grazie anche alle giocate di un immenso Pogba (cito le mie stesse parole che scrissi al suo esordio il 22 settembre: sarebbe da fargli il contratto a vita ) lottiamo fino alla fine e veniamo premiati da un troppo sottovalutato Giaccherini. Utile alla causa ogni volta che viene chiamato. Un grandissimo anche senza bisogno dei riflettori che lo illuminino. Ci pensa lui a far luce. Ed ora che ci vedete bene, salutate la capolista!!!

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