sabato 12 luglio 2014

Paul Auster - Follie Di Brooklyn


Autore: Paul Auster
Anno: 2005
Titolo originale: The Brooklyn Follies
Voto: 4/5
Pagine: 265
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Trama del libro e quarta di copertina:

Raggiunta ormai l'età della pensione, Nathan Glass ritorna a Brooklyn, la città dov'è nato e che ha lasciato quasi sessant'anni prima. Trasloca a Brooklyn con l'intenzione precisa di cercare un buon posto per morire. Ma il caso ha deciso per lui diversamente. Gli amori infelici del nipote Tom, le avventure del libraio-falsario Harry Brightman, l'apparizione improvvisa della piccola Lucy, che rifiuta di svelare dove si trova sua madre, sorella di Tom. Nathan pensava di dedicarsi a un progetto, la scrittura di un Libro della follia umana, ma le follie sono lí, appena fuori dalla porta, nel piú vivo e colorato angolo di New York. Come in Smoke e in Blue in the Face, la città e un suo quartiere, Park Slope, diventano straordinari protagonisti. Paul Auster scrive, con Follie di Brooklyn, una commedia dalla trama apparentemente spensierata. Una commedia che termina però la mattina dell'11 settembre 2001, data oltre la quale i lieto fine diventeranno di colpo piú amari e difficili.

Commento personale e recensione:

Leggere Paul Auster è sempre un piacere, e certe volte rimpiango di non avere il tempo e la passione da dedicare alla narrativa. Alcuni tipi di lettura dovrebbero essere patrimonio universale dell'umanità, perchè racchiudono un insieme di pensieri e dialoghi così profondi da poter toccare con mano. Auster muove i suoi personaggi in una staffetta di racconti ed aneddoti di vita quotidiana, reale, genuina. Anche il finale netto e tagliato con garbo, pur non sorprendendo riesce a toccarti e lasciarti dentro un qualcosa di molto prezioso. Le elucubrazioni sono incisive, ma al tempo stesso possono risultare innate ed è impossibile non immedesimare se stessi o un nostro conoscente in uno qualsiasi dei personaggi, creati in maniera molto profonda. ognuno ha infatti un carattere massiccio, con tanto di forze e debolezze. Lo stile poi si fa apprezzare a più riprese, rendendo il lavoro unico ed originale.

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