lunedì 21 luglio 2014

Chronicle (2012)


Regia: Josh Trank
Anno: 2012
Titolo originale: Chronicle
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.1)
Pagina di I Check Movies
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Una sorta di action movie fantascientifico, non malaccio, in cui i protagonisti sono tre ragazzi in età da scuola che per caso e misteriosamente vengono a contatto con un qualcosa che dona loro il potere della telecinesi. Uno di questi è un tipo un po' sfigato (per dirla in breve molto Carrie like) che gira sempre con la propria videocamera. Già, abbiamo l'ennesimo "found footage" documentaristico come può essere Cloverfield o tante, tante altre pellicole alla The Blair Witch Project. Non troppe cose nuove quindi, nè dal punto di vista stilistico nè da quello della trama, che ripete in molte scene lo "sbrocco" mentale come appunto nel già citato Carrie. I superpoteri si manifestano fin da subito, ma i tre amici impiegano qualche giorno per imparare ad usarli e darsi delle regole per il quieto vivere: non usarli sulle persone, e non usarli quando si è arrabbiati. Giusto il tempo di dirlo e succede quasi il finimondo. E meno male direi, perchè la parte finale della pellicola è la più movimentata e dotata di buoni effetti speciali. Certe volte la regia usa un fortunato espediente per avere più punti di vista o il muoversi della telecamera: fluttua e si allontana proprio grazie alla telecinesi. Quindi, con una visione sempre in primo piano, abbiamo un bel realismo e l'azione sempre a portata di mano. Ma attenzione, pechè ciò che ci permette di essere presenti e nel vivo dell'azione, a conti fatti non ha una sua logica: alcune volte l'immagine passa da una telecamera all'altra. Quindi mi domando: ma c'era proprio bisogno di girare in questo modo se poi si usano trucchetti del genere? Per il resto è ganzo, ma con le dovute premesse, ovvero se cercato qualcosa di profondo o originale guardate altro. Nel mucchio di film spazzatura non verrà mai catalogato, ma neanche in quello delle pellicole memorabili. Non c'è uno dei protagonisti che possa essere simpatico o almeno definirsi come soggetto principale. Per dare verve e azione c'è bisogno di un cambio di marcia, che arriva in sincrono con esplosioni e lotte di ogni tipo. La morale e la profondità psicologica vanno a farsi fottere. A questo punto meglio Il Mio Amico Ultraman, che tra l'altro conosco per davvero.



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