venerdì 11 luglio 2014

L'Armata Delle Tenebre (1993)


Regia: Sam Raimi
Anno: 1993
Titolo originale: Army Of Darkness
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.6)
Pagina di I Check Movies
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Perchè? Perchè Sam Raimi ha voluto girare il capitolo conclusivo de La Casa in questo modo? Penso sia una domanda che in molti si siano fatti. Come se il regista, ad un certo punto della sua carriera abbia voluto dissacrare ciò che lo ha reso celebre. Non che nel mezzo abbia poi creato chissà che cosa (sempre La Casa 2, che stava prendendo una certa piega, e poco altro), ma tutto questo faceva parte del suo progetto iniziale? Perchè parodiare una sua creatura, facente parte di un genere ben preciso e delineato (tutto sommato) per mostrarci un titolo a tratti comico, fantastico ed a metà strada tra Un Americano alla corte di Re Artù ed il Sacro Graal dei Monty Python. Credo semplicemente perchè si annoiasse e volesse osare, a rischi di prenderci un po' tutti quanti per il culo. Ne è uscito un successo ai limiti del cult, che ha catturato il favore di molti critici. Tanto per cominciare riesce a far esplodere il protagonista Ash (sempre Bruce Campbell), il quale diventa una vera e propria icona, trovando il suo habitat naturale all'interno di scene tragicomiche prossime al ridicolo. Riesce nell'intento con mezzi di fortuna tanto più che nonostante le possibilità di un budget estremamente più corposo, resta l'alone del film di serie B, suo marchio di fabbrica. Il ritmo è forsennato ed abbiamo di fronte un insieme di gag, che è sicuramente esagerato definire spassose, ma che ha il compito di spiazzare e far sì che il tutto venga apprezzato. Raimi gioca con intelligenza e maestria tecnica, così da catapultare protagonisti e telespettatori in un medioevo cinematografico, non solo per quanto riguarda la trama. Grazie ad un'introduzione rimaneggiata e modificata, è indubbio il collegamento con le pellicole precedenti, in modo da non lasciare nessun alibi: con L'Armata delle Tenebre siamo alle prese con un sequel originale, scritto e diretto dall'ideatore stesso della saga. Ora, detto questo, sono limpidi i numerosi errori all'interno della pellicola, sia di carattere logico che di carattere scenografico. Trovo insensato omaggiare Raimi anche per ciò ha palesemente sbagliato, senza dover fingere che lo abbia fatto apposta per fare un senso di irrealtà a varie scene e situazioni. Nel complesso è un film piacevole, colmo di ottimi spunti, ma anche di mancanze assai evidenti.

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