domenica 11 ottobre 2015

MotoGP 2015: Motegi (Giappone)

Gara stranissima, pazza. In questi casi, ed un fondo di verità c'è sempre, si dice che è sconsigliata ai deboli di cuore. i più fortunati possono vantare il fatto di aver messo la svegli alla 7:00, come in un normalissimo feriale, per potersi godere la pista giapponese della Honda. Beati loro, io ho dovuto seguirla in differita, registrata, stando ben attento a non seguire i social network. Pista bagnata: benissimo, la danza della pioggia ha avuto effetto, e Valentino ha dimostrato di essere il migliore di tutti, anche in queste condizioni. Però Lorenzo ha un manico devastante, i primi giri viaggia a velocità da extraterrestre, irraggiungibile come quasi sempre quest'anno. E quando sta davanti, in pratica non lo riprendi più. E' il tipo di gara che predilige, ma ad un certo punto sembra stabilizzarsi e Vale, sempre secondo non perde poi troppo e si assesta sui tre secondi - tre secondi e quattro. Vabbeh, penso, gara finita e noiosa, cinque punti guadagnati dallo spagnolo. Poi, improvvisamente dalle retrovie arriva Pedrosa, che tutti noi erroneamente lo abbiamo sempre chiamato Camomillo. Un fulmine a cielo nuvoloso: fa fuori prima Dovizioso, poi recupera su Vale in pochissimi giri, e lo passa. A questo punto Lorenzo sta recuperando ben nove punti nel mondiale, ma non ci stiamo preoccupando troppo perchè è chiaro che le gomme delle due Yamaha siano alla frutta. Ecco che Pedrosa svernicia pure il connazionale e Rossi ne approfitta per rosicchiare decimi fondamentali a Lorenzo stesso, sempre più in difficoltà. Lo supera e guadagna un secondo posto che lo porta a +18 con tre gare al termine. Inizio a crederci sempre più fortemente, la prossima è l'Australia.

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