mercoledì 27 settembre 2023

2023 – Bruxelles – Giorno 1 – Mattina

 Vi ricordate che una decina di giorni fa ho fatto una toccata e fuga in Belgio con Funflus? E' arrivato il momento di pubblicare via via anche qui,  sotto al rubrica ROVER, gli articoli più precisi e corposi scritti dal mio fidato compagno di viaggio. Mentre i miei arrivano puntuali ogni sera, scritti a caldo e con estrema stanchezza e dono della sintesi, i suoi sono sicuramente più studiati e utili a chi voglia saperne un qualcosa di più. Iniziamo con il primo dedicato alla mattina del primo giorno.

Dopo non so quanti anni, io e Jack torniamo a fare una piccola gita all'estero. Il tutto viene organizzato in pochissimi giorni; ricerca del volo meno costoso, prenotazione albergo migliore qualità-prezzo, acquisto dei biglietti per vari spostamenti o musei e chi più ne ha, più ne metta. Unica libertà concessa le pause pipì, che sappiamo in Belgio essere più necessarie, visto il profondo amore per la birra che ci ha trasmesso.

La classica partenza intelligente alle 3.40 di mattina ci rende pimpanti come dovevano essere, poveracci, i nostri connazionali nelle miniere di carbone della Vallonia, ma tutto ciò non ci intimorisce, nemmeno quando la macchinetta all'aeroporto, rubandomi due euro, vorrebbe indurmi a pensare che il buongiorno si veda dal mattino; invece il volo per Charleroi non solo è stranamente in orario, ma addirittura atterrerà in anticipo, fatto che ci permetterà di arrivare con assoluta calma al nostro bus a due piani, ottenere i posti migliori e caricare di già i nostri cellulari, non si sa mai.

Arriviamo a Bruxelles di buon mattino e iniziamo già a macinare chilometri, a sentirci parte di questa città e a fare una colazione in uno dei pochi bar aperti, in quanto scopriremo bene presto che la città ha deciso di imitare i ritmi spagnoli.

Prima del ritrovo con la guida del free walking tour, anche quella prenotata in anticipo, abbiamo tempo per girovagare il centro storico da soli; come prima impressione, non essendo la prima volta in questa città, seppur toccata velocemente, il must rimane senza ombra di dubbio la piazza principale, la Grand Place. Qui, come poi ci spiegherà Valerio molto più dettagliatamente, ci sono i maggiori edifici civili e il colpo d'occhio, inutile dirlo, è fantastico. Devo solo sottolineare quanto sia più affascinante la sera, tutto illuminato.

Scorci:

La Galleria reale

L'interno del Municipio

Raggiunta la classica guida italian style siamo pronti finalmente a recepire qualche informazione in più sulla città in generale, ma anche sulle attrattive che questa possa offrire, dalla cultura, ai divertimenti, al cibo.

Ci soffermiamo molto sulla piazza principale dove ci viene raccontata la storia globale del Paese e di ogni singolo edificio, risultando, almeno per quanto mi riguarda molto esaustivo e per niente prolisso.

Il Municipio:

La Maison du Roi:

Particolare di una casa delle Corporazioni

La casa dei birrai:

Il tour prosegue per le vie del centro e per i vari quartieri cittadini che ora sembrano popolarsi maggiormente, trovando qua e là murales riguardanti il fumetto (arte molto importante per il Belgio) fino ad arrivare alla statua, suo malgrado, essere diventata il simbolo ufficiale della città, ovvero il Manekken Pis.

il Manekken Pis vestito alla costaricenze, vista la festa nazionale.

Il giro è ancora lungo, d'altronde si tratta sempre di una capitale, e sebbene non una delle più famose, offre al turista scorci e luoghi interessanti; dai quartieri lgbt a quelli recuperati con grande maestria, ad edifici storici come la ristrutturata Borsa, fino alla zona dei Pub, dove la fa da padrone il Delirium.

La Borsa

La visita guidata, dopo una sosta alla torrefazione, dove abbiamo gustato un bel caffè "gentilmente" pagato dal ritardatario del gruppo, sbiancato per l'occasione, finisce proprio davanti all'edificio religioso più importante della città, ovvero la Cattedrale di San Michele e San Gudula.

L'imponente edificio, costruito seguendo lo stile gotico brabantino, rapisce per la sua maestosità ma anche per la sua eleganza; ne vedremo altre di chiese gotiche in questi giorni e non posso non immaginare come si presentassero agli occhi del credente secoli e secoli fa. Oltre alle altezze raggiunte, a mio parere, il quid in più sono le vetrate, che non solo producono un effetto luminoso di tutto rispetto, ma allo stesso tempo divengono quel Vangelo dei Poveri tanto necessario per i fedeli analfabeti.

L'ultima parte della mattinata, una volta terminata la visita della cattedrale, si svolgerà presso "l'imperdibile" museo del fumetto. Ora, non me ne voglia Jack, ma forse abbiamo capito che non sempre ciò che è pubblicizzato sia un delle migliori scelte. In realtà devo ammettere, almeno personalmente, che, conoscendo poco l'argomento, non abbia recepito molto delle informazioni o della caratteristica dello stesso; di sicuro per i miei gusti poteva essere evitato, ma almeno non abbiamo avuto rimorsi e ci siamo cimentati anche in questa ottava arte.

Puffi qua, Puffi là

La mattinata, che in realtà da quanto è durata sembra una giornata intera, termina con un pranzo veloce a suon di patatine fritte che, senza nemmeno dirlo, le mangeremo camminando. Ci aspetta ancora un pomeriggio di cultura e quindi dobbiamo riprendere le forze.

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