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domenica 14 marzo 2021

Sette Note In Nero (1977)

 

Regia: Lucio Fulci
Anno: 1977
Titolo originale: Sette Note In Nero
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.9)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Lucio Fulci deve la sua notorietà come cineasta di un genere horror che presenta elementi crudi ed un budget spesso povero e ridotto all'osso, nonostante idee e tecniche che lasciano il segno.   Con Sette Note In Nero abbiamo invece un cambio di direzione, orientandosi più verso il thriller / giallo seppur con l'inserimento di scene forti che non elemosinano sangue e tumefazioni oltre che alla presenza della costante fantastica o paranormale. La bellezza della pellicola sta però nell'astuto montaggio che utilizza salti temporali come flashback e flashforward che riescono a creare una sorta di puzzle in cui tutto combacia alla perfezione. Lo spettatore, di pare passo con la protagonista, si ritrova così a veder spiegate numerose scene ed avvenimenti. La sceneggiatura quindi, pur avendo una base davvero semplice e oltremodo scontata (lo spunto è il pluriabusato Gatto Nero di Edgar Alla Poe) ha un che di intrigante con quei tasselli che mano a mano trovano la giusta collocazione. Certo, cast (o doppiatori) lasciano quello sconfortante senso di opera casereccia: quello che sarebbe un thriller psicologico (ambientato inoltre nella nostra Siena ed in casolari di campagna abbandonati)  non convince dal punto di vista espressivo. Con una scenografia degli interni così ben curata e con il motivo musicale sempre presente, mi sarei aspettato maggiore verve attoriale soprattutto per quanto riguarda alcune scene chiave, che presumibilmente interessano meno se guardiamo l'opera complessivamente.

Edizione: DVD
Versione molto scarna con traccia italiana in stereo.

martedì 3 marzo 2020

Il Tuo Vizio E' Una Stanza Chiusa E Solo Io Ho La Chiave (1972)


Regia: Sergio Martino
Anno: 1972
Titolo originale: Il Tuo Vizio E' Una Stanza Chiusa E Solo Io Ho La Chiave
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.8)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Questo era un titolo (lunghissimo peraltro) da recuperare, ed anche se finito nel dimenticatoio, lo ho fatto con piacere. Non perchè sia rimasto poi chissà quanto entusiasta del prodotto finale, ma perchè (ri)scoprire Sergio Martino è stato al pari di una graditissima sorpresa. Pur avendolo visto saltuariamente nel corso degli anni, lo collegavo solo ed esclusivamente alla commedia sexy all'italiana, che seppur importante nel panorama cinematografico nostrano, non mi ha mai affascinato. Invece ho avuto modo di apprezzare negli ultimi anni alcuni suoi lavori di stampo più poliziesco che risultano davvero piacevoli. Qui prende spunto dal celeberrimo racconto "Il Gatto Nero" di Edgar Allan Poe e ne fa una moderna trasposizione cinematografica che può essere considerata abbastanza fedele con protagonisti la Fenech, Pistilli e Anita Strindbergh. Inserisce un po' di maliziosità ed un po' di liberismo all'interno di una cornice lontana dai clamori della città che è quella della periferia veneta. Alcuni dialoghi peraltro sono in dialetto. Punto di forza della sceneggiatura è nella figura di Oliviero, personaggio fin da subito antipatico, maschilista, violento e perverso. Un aguzzino psicologico e carnale nei confronti della moglie, e che quasi costantemente versa in uno stato allucinogeno e disturbato. Un modo originale e avvincente di raccontare un horror dai tratti di giallo, che mette molte basi per il cinema del futuro.

Edizione: bluray
Fantastica, come sempre, edizione import della Arrow. Da prendere sempre come esempio. Doppio artwork reversibile, ma in lingua inglese su ambo i lati. Il disco ha una qualità video decisamente buona e dettagliata, senza che nessuno possa avere il coraggio di lamentarsi. Disponibile sia in lingua originale italiana che in lingua inglese, entrambe con sottotitoli disattivabili. Ricchi gli extra:
  • Through the keyhole: an interview with Sergio Martino (35 minuti)
  • Unveiling the vice (23 minuti)
  • Dolls of flash and blood (29 minuti)
  • The strange vice of Ms. Fenech (30 minuti)
  • Eli Roth on your vice (9 minuti)

domenica 14 gennaio 2018

The Raven (2012)




Regia: James McTeigue
Anno: 2012
Titolo originale: The Raven
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.4)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Un po' e un po': interessante l'idea di ricostruire fantasiosamente gli ultimi giorni del grandissimo Edgar Alla Poe, ma la parte thriller non convince moltissimo e sembra qualcosa di già utilizzato e visto. L'ambientazione gotica ha sempre il suo fascino ed il mix tra realtà e finzione incuriosisce il pubblico fin da subito. La parte investigativa, come già accennato, è un insieme di intrighi e vicissitudini che portano al ritrovamento di morti (molto colorite alcune) ed indizi, ma mancano veri e propri colpi di scena che possano lasciare a bocca aperta. Nonostante la piacevolezza nel guardare la pellicola non abbiamo un momento più alto rispetto al resto, sia per la sceneggiatura che per la regia, ma tutto resta alquanto (sufficientemente) piatto. A tratti ricorda un po' qualche avventura alla Sherlock Holmes. Guardabile.

Edizione: bluray
Edizione bluray con slipcover verticale. Niente di trascendentale, buono il comparto video ed audio italiano in DTS HD MA. Gli extra sono:

  • Riportare in vita i morti (14 minuti)
  • Speciale su Edgar Allan Poe (10 minuti)
  • Dietro la bellezza e l'orrore (2 minuti)
  • John Cusack e James McTeigue (3 minuti)
  • Scene tagliate (10 minuti)
  • Trailer

venerdì 12 gennaio 2018

Il Dottor Miracolo (1932)




Regia: Robert Florey
Anno: 1932
Titolo originale: Murders In The Rue Morgue
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.4)
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Film:
Film degli anni trenta con un'icona del periodo come Bela Lugosi nei panni del Dottor Miracolo, il cui soggetto è di Edgar Allan Poe. Di Murders In The Rue Morgue ci sono diverse trasposizioni cinematografiche (anche musicali con Killers degli Iron Maiden, ma questa è un'altra storia), perchè si presta veramente in ambito thriller, horror e mistero. La Universal poi in quegli anni si adoperava molto per portare al cinema le avventure dei mostri o di trame particolari volte ad impressionare il pubblico con effetti speciali, trucco e vera e propria tensione. Il film in questione è forse più debole e leggero rispetto ai cult di quegli anni, ma risplende di un determinato fascino soprattutto dettato da alcune scene forti per l'epoca. 

Edizione: DVD
Fa parte della collana "horror d'essai" della Sinister e riporta sulla costolina il #117. Il video risulta con un buon contrasto, e solo in alcune scene (quelle successive all'altalena) la parte superiore è leggermente fuori fuoco. Due sono le tracce audio, quella originale e quella italiana, entrambe in stereo. Ad inizio film veniamo informati che si tratta della versione completa e che avremo quindi delle scene con audio originale sottotitolate: beh, non ce ne sono. Come extra abbiamo:

  • Trailer
  • Presentazione di Luigi Cozzi (6 minuti)

giovedì 6 agosto 2015

Due Occhi Diabolici (1990)




Regia: Dario Argento, George A. Romero
Anno: 1990
Titolo originale: Due Occhi Diabolici
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.1)
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Film horror diviso in due parti ben separate e diretto da due maestri del genere come il nostro Dario Argento e George Romero, ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe, un vecchio signore che non necessita certo di presentazioni. Ed il fatto che questi due episodi siano un omaggio a tale scrittore suscita un certo interesse, così come appunto che due grandi del brivido si siano messi a disposizione per il progetto. Romero ha diretto "Fatti nella vita del signor Valdemar" mentre Argento "Il gatto nero". Diversi anni fa lessi almeno una ventina di racconti contenuti in una di quelle raccolte che costavano circa mille lire... Il gatto nero, come forse è ovvio, lo ricordo molto bene, l'altro ho pure dei dubbi sul fatto di averlo letto. Ad ogni modo, in una sorta di gara inutile, è questo l'episodio che risulta vincitore. Il regista italiano ci mette molto del suo sia tecnicamente sia a livello di sceneggiatura per ammodernare la storia e renderla appetibile per il cinema. Sicuramente avrà fatto la stessa cosa anche Romero, feticista dei morti viventi, ma in maniera meno impegnativa. Insomma non si tratta di due capolavori visivi, ma Il Gatto nero ha maggiore suspense e ti intriga in maniera più concreta. Forse anche grazie all'attore Harvey Keitel doppiato dal re delle voci: Ferruccio Amendola. Anche se non era una gara, viene quasi automatico considerare i due lavori separatamente e quindi giudicarli: non c'è davvero storia.