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martedì 29 dicembre 2020

Giallo (2009)

 

Regia: Dario Argento

Anno: 2009

Titolo originale: Giallo

Voto e recensione: 3/10

Pagina di IMDB (4.4)

Pagina di I Check Movies

Acquista su Amazon


Film:

Dai, ma questa che roba è? I flop possono capitare a chiunque, tra l'altro neanche sono un fan di Dario Argento, pur apprezzandone i modi e lo stile, ma questa uscita è davvero fuori da ogni schema. Ce ne saranno sicuramente altri brutti, di sicuro da uno come lui ci si aspetta parecchio di più. A partire dal titolo che, mea culpa, credevo fosse una sorta di riconoscimento ed apprezzamento del genere "giallo", mentre in maniera forzata si rifà al colore della pelle di un malato di ittero.Capito? Neanche un cinese o un giapponese, in tempi in cui neanche sarebbe stato politicamente scorretto, ma uno che ha il colorito giallognolo e neanche lo si nota troppo. La trama è brutalmente noiosa, con flashback pronti a riempire qualche minuto di girato e la parte investigativa davvero scontata (ho detto che il titolo non può riferirsi al genere) con personaggi che puzzano lontano un miglio di clichè. Poi visto che siamo a Torino, giusto i protagonisti italiani li poteva utilizzare, ma questo è solo un appunto per calcare la mano ed allungare anche io il brodo. Poi già che ci sei, hai donne stese su di un tavolo di tortura, sei il maestro del brivido e un film ti viene male, almeno buttaci dentro qualche scena forte o splatter. No, due spruzzi di sangue ed un dito mozzato. Bah. Ah, la colonna sonora non fa schifo come il film, forse si salva soltanto quella.


Edizione: bluray

Anche la qualità video non è buona, specie nelle scene scure, che non sono neanche poche. La traccia audio italiana è in DTS HD MA e come extra abbiamo:

  • 2 trailer

domenica 10 settembre 2017

Opera (1987)




Regia: Dario Argento
Anno: 1987
Titolo originale: Opera
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.1)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

Film:
Opera non è forse il miglior film del maestro italiano dell'horror Dario Argento, ma fa sicuramente parte della lista dei suoi titoli più interessanti. Con questo film si ha in un certo senso un ritorno al thriller, mettendo da parte il paranormale, sebbene il succo della trama sia semplice e lineare. Non si tratta affatto di un poliziesco, la sceneggiatura si concentra infatti sugli aspetti psicologici della protagonista (la vittima) e del maniaco assassino che la tormenta. Nel mezzo omicidi cruenti, sangue e corpi feriti, senza tralasciare sangue e scene violente. La narrazione scorre agevolmente anche se non è proprio il punto di forza della pellicola, dovendosi lo spettatore accontentare, per quanto riguarda alcune incongruenze o facilonerie forzate per andare avanti. Ciò che invece viene esaltato sono le alcune trovate registiche, inquadrature originali, sistemi di morte (o di tortura psicologica) che differiscono tra loro. E' un film in cui le scene variano, non si ripetono noiosamente ed i dettagli vengono mostrati per sottolineare il sadismo del killer. Buono anche il contrasto musicale con brani di Verdi e quelli nettamente heavy metal utilizzati per le scene di fuga e di maggiore carica. Se avesse avuto una trama maggiormente studiata e dialoghi più realistici (il parlare ad alta voce della costumista è davvero odioso) avrebbe sicuramente avuto maggiore successo.

Edizione: Speciale (DVD + BD) 30° Anniversario
Similmente a quanto fatto con 4 Mosche Di Velluto Grigio, la CG Entertainment ha proposto al pubblico un'Edizione Speciale per il 30° anniversario dell'uscita del film. Attraverso la campagna Start Up! è stato infatti possibile preordinare e finanziare con una particolare forma di crowdsourcing questa edizione in tiratura limitata (e numerata) di 500 copie. Nel dettaglio il packaging è molto curato ed ecco le caratteristiche che lo contraddistinguono:

  • Formato Ecolbox con apertura a libro ed artwork disegnato da Malleus delle dimensioni in cm (17,7x26,7x2,7). Sul retro la numerazione: nel mio caso ho la 177/500. All'interno, una parte interamente dedicata a coloro che hanno partecipato a Start Up! con tutti i nomi scritti nei ringraziamenti.
  • 3 cartoline da collezione, si cui una con autografo di Dario Argento (solo le prime 300 copie) all'interno del digipack con la cover originale che contiene i dischi
  • Libro "Il Film Più Crudele" di 120 pagine a colori con testi e fotografie a cura di Davide Pulici e Nocturno Cinema in 12 capitoli.
  • Disco DVD e disco BD contenenti entrambi il film partendo dal nuovo master. Per il DVD abbiamo audio italiano in stereo ed inglese in Dolby Digital 5.1, mentre per il bluray c'è la possibilità di avere anche DTS HD MA r, mentre gli extra sono i seguenti:
  1. Il maestro dell'opera (32 minuti) [DVD + BD]
  2. La scrittura dell'opera (38 minuti) [DVD + BD]
  3. La visione dell'opera (22 minuti) [DVD + BD]
  4. Il ritmo dell'opera (16 minuti) [DVD + BD]
  5. L'opera al nero (12 minuti) [BD]
  6. L'organizzazione dell'opera (22 minuti) [BD]
  7. Kill me Francesca! (20 minuti) [BD]
  8. L'opera in Super 8 (6 minuti) [BD]
  9. Inside Opera (44 minuti) [BD]








venerdì 27 gennaio 2017

4 Mosche Di Velluto Grigio (1971)




Regia: Dario Argento
Anno: 1971
Titolo originale: 4 Mosche Di Velluto Grigio
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.7)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (edizione esclusiva con autografo)

Invece di parlare del film, voglio iniziare con all'Edizione Speciale in mio possesso che è stata molto chiacchierata nel mondo del collezionismo ed ha suscitato diverse curiosità. La Cecchi Gori Entertainment ha approfittato del 25° anniversario della pellicola per creare un'edizione particolare che prevede il film su bluray derivante da un nuovo master integrale in HD. Esistono più versioni, anche dell'edizione esclusiva. La più completa prvede il disco BD, quello DVD, un libro di 120 pagine (Le Chiavi Dell'Incubo a cura della Nocturno Cinema) che contiene anche fotografie a colori e tre cartoline da collezione raffiguranti le locandine inglese, francese ed italiana. Su quest'ultima c'è l'autografo del regista. Le copie totali sono soltanto 302, ma il dramma è che non esiste numerazione. Inoltre nel corso del tempo, durante il preordine il prezzo è oscillato più volte (da 100 ai 71 attuali). La cosa particolare è che l'identica edizione senza l'autografo sta ad un prezzo più alto. Sicuramente per invogliare a comprare quella più completa fino ad esaurimento scorte. Al di là dei contenuti presenti sui supporti (è possibile avere anche l'audio italiano 2.0 DTS HD MA) ciò che forse colpisce maggiormente è la cura ed il dettaglio del libro diviso in capitoli:

  • Il sistema Dario Argento
  • Un film esasperato
  • Marisa Casale
  • Profondo porpora
  • L'immagine dell'assassino
  • A rallentatore
  • Pantazet 35
  • Michael Brandon
  • Mimsy Farmer
  • Francine Racette
  • Il sorriso del nulla
  • Excerpta critici
  • Ipse dixit
E' un valore aggiunto incredibile. Mi piace leggere, mi piace documentarmi, adoro molto gli inserti extra contenuti nei dischi, ed anche i booklet presenti in diverse edizioni. Questo senza dubbio è il più completo e curato. Si legge bene, è esplicativo, ma mai ripetitivo o noioso. Credo che gli amanti del cinema o gli studiosi possano apprezzare alla grande.

I dischi contenuti nel box sono due d entrambi trovano spazio nell'amaray: sono identici nei contenuti salvo il fatto che il BD ha ovviamente qualità superiore. Non posso fare paragoni con altre edizioni, ma la qualità video è a dir poco soddisfacente. Alcune scene aggiunte rispetto alle vecchie edizioni tagliate, risultano con una qualità minore ed è molto semplice distinguerle dalle altre. Gli extra sono:
  • Trailer
  • Galleria fotografica
  • Giallo Argento su velluto grigio
Sul film c'è da dire molto, ma mi limito a poche righe risultando comunque poco originale: è una pietra miliare di un cinema nostrano che vede il thriller fondersi con l'horror. Leggendo e visionando i vari contenuti speciali si apprezzano molto anche i perchè e le scelte tecniche utilizzate. Ogni volta che ci si trova di fronte a lavori del genere sarebbe veramente bello poter approfondire maggiormente e grazie ai libro ed all'intervista ad Argento molte curiosità vengono dissipate.








lunedì 14 settembre 2015

L'Uccello Dalle Piume Di Cristallo (1970)




Regia: Dario Argento
Anno: 1970
Titolo originale: L'Uccello Dalle Piume Di Cristallo
Voto: 5/10
Pagina di IMDB
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Ad essere sincero questo primo film di Dario Argento, thriller con esplicite tendenze che lo avvicinano all'horror, non mi ha colpito molto. Sarà che non sopporto i primi piani alle facce terrorizzate degli attori oppure le coltellate inferte senza troppa convinzione, se queste hanno il solo scopo di spiegare cosa sta succedendo, senza volerti convincere. In un film che ha una trama abbastanza accattivante con un bel colpo di scena ed in cui si pone l'accento sulla debolezza dei sensi visivi in quanto ciò che sembra non sempre corrisponde alla realtà, mi aspettavo un maggiore realismo. Sarebbe stato forse in contrasto con il messaggio, ma il finto terrore ed i volti imbarazzati di chi ha paura non mi hanno lasciato un buon segno. Con uno stratagemma poco elegante Dario Argento ci mostra fin da subito il vero assassino, ma attraverso ciò che il protagonista (Tony Musante) crede di aver visto. Il fatto è che lui non è l'unico testimone come viene spacciato per tutta la pellicola: ci siamo anche noi, che vediamo ciò il regista vuol farci vedere. Nulla di più e nulla di meno. Quindi, inconsapevoli, veniamo poi affascinati (vabbeh, si fa per dire) dal finale.In determinate scene riconosco che non mancano pathos e tensione anche se queste come già detto vengono sporcate da atteggiamenti veramente irreali che i protagonisti si adoperano a compiere. Il lato giallo invece è abbastanza interessante con il classico privato cittadino che si sente in dovere di indagare come fosse un investigatore e venire a capo della matassa corposa creatasi anche grazie o per colpa sua. Essendo il primo lungometraggio di Argento, può forse vivere un po' nelle nostre videoteche di ignoranti cultori del cinema, ormai abituati ad altri quaranta e passa anni di storie.

giovedì 6 agosto 2015

Due Occhi Diabolici (1990)




Regia: Dario Argento, George A. Romero
Anno: 1990
Titolo originale: Due Occhi Diabolici
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (6.1)
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Film horror diviso in due parti ben separate e diretto da due maestri del genere come il nostro Dario Argento e George Romero, ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe, un vecchio signore che non necessita certo di presentazioni. Ed il fatto che questi due episodi siano un omaggio a tale scrittore suscita un certo interesse, così come appunto che due grandi del brivido si siano messi a disposizione per il progetto. Romero ha diretto "Fatti nella vita del signor Valdemar" mentre Argento "Il gatto nero". Diversi anni fa lessi almeno una ventina di racconti contenuti in una di quelle raccolte che costavano circa mille lire... Il gatto nero, come forse è ovvio, lo ricordo molto bene, l'altro ho pure dei dubbi sul fatto di averlo letto. Ad ogni modo, in una sorta di gara inutile, è questo l'episodio che risulta vincitore. Il regista italiano ci mette molto del suo sia tecnicamente sia a livello di sceneggiatura per ammodernare la storia e renderla appetibile per il cinema. Sicuramente avrà fatto la stessa cosa anche Romero, feticista dei morti viventi, ma in maniera meno impegnativa. Insomma non si tratta di due capolavori visivi, ma Il Gatto nero ha maggiore suspense e ti intriga in maniera più concreta. Forse anche grazie all'attore Harvey Keitel doppiato dal re delle voci: Ferruccio Amendola. Anche se non era una gara, viene quasi automatico considerare i due lavori separatamente e quindi giudicarli: non c'è davvero storia.

venerdì 25 gennaio 2013

Suspiria (1977)


Regia: Dario Argento
Anno: 1977
Titolo originale: Suspiria
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.4)
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A tre anni di distanza dal successo di Profondo Rosso, Dario Argento ci propone un altro horror dalle tinte forti utilizzando elementi fantastici e non reali. Stregoneria ed effetti paranormali stanno alla base di Suspiria, nome scelto per il film ed ispirato dal romanzo "Suspiria de Profundis", e questi sfociano nel male attraverso omicidi violenti e sanguinari. Il lato perverso dell'horror è dato da ciò che esula dal comune e dall'ordinario e la regia del maestro italiano, cerca di rendere surreale gran parte del girato. Il tema del maledetto viene forzatamente ripetuto attraverso numerose scene, scegliendo una fotografia che si sposa alla perfezione con quanto si vuoe esprimere. I colori, perennemente lanciati sui volti dei personaggi (abbiamo un'eroina come protagonista) o sugli sfondi, non hanno tanto il compito di illuminare per far luce, quanto quello di stordire e creare disagio. Un disagio che introduce, fin dalle prime battute, un qualcosa di esoterico, rabbioso e criminale. Gli aspetti visivi sono molto curati (lo stile fiabesco delle strutture, le maniglie delle porte poste in alto in modo da dare una sensazione di impotenza, i giochi di ombre e luci colorate su pareti e finestre), contrariamente a quanto visto in Profondo Rosso, e si affiancano ancora una volta alla spettacolare ed azzeccata colonna sonora firmata dai Goblin. Già, la musica è un fattore sempre vincente e dà la cadenza al thriller dalle forti tinte horror. Purtroppo non riesco ad apprezzare assolutamente l'impatto che hanno gli attori sul set. Magari qui la teatralità è meno esasperata, ma si ha comunque qualcosa di poco credibile e troppo recitato. Addirittura monologhi ad alta voce che descrivono cosa una personaggio si appresta a fare. Tutto questo secondo smorza enormemente l'ingrediente "paura", distogliendo in parte l'attenzione dello spettatore. La famosa scena in cui una delle protagoniste cade sul filo (spinato?)  risulta quasi ridicola, piuttosto che violenta, soprattutto per colpa delle finte grida e del finto terrore. Ci sta che oltre trent anni fa si facesse poco caso al contorno e ci si incentrasse maggiormente sul fatto in sé, mentre i iei gusti personali avrebbero apprezzato anche una trama più logica e lineare. E vabbeh, non si può volere tutto.

mercoledì 9 gennaio 2013

Profondo Rosso (1975)


Regia: Dario Argento
Anno: 1975
Titolo originale: Profondo Rosso
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.6)
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Profondo Rosso è uno dei film horror per eccellenza, ma se lo guardiamo con poca attenzione convinzione oggi, una delle cose che fa più paura è la scenografia, alquanto penosa e che non passa certo inosservata. La location della pizza con la fontana, soprattutto ad inizio film è quasi tragica, con il bar sullo sfondo che sembra un quadro di Hopper. Spesso poi gli attori sembrano recitare in teatro, su di un palco, non solo a causa del fatto che il film sia girato in inglese e poi doppiato (non benissimo a mio avviso) in italiano, ma proprio come postura e come atteggiamenti. Visto con gli occhi di oggi queste cose fanno un po' ridere, e potresti pensare ad una produzione degli Asylum. Beh ma Profondo Rosso è qualcosa di più esaltante: in sè è un thriller a sfondo horror, che fa da apripista a molti altri lavori che ci hanno visto tremare. La prima volta che lo guardai ero un bambino e la scena dell'ascensore, seppur macabra e violenta non raggiungeva il pari con quelle in cui compaiono bambole e manichini. Quelle sì che sono terribili, ed il tutto è accompagnato dalla splendida ed inquietante colonna sonora dei Goblin. La musica è un fattore determinante per il successo della pellicola: oltre al famoso motivetto, ogni scena di un certo rilievo è accompagnata dal progressive rock che ti anticipa e ti espone cosa sta per accadere. La trama è più complessa rispetto a tante altre opere (ad esempio Halloween di Carpenter) di quell'epoca (ricordo che siamo nel 1975, quindi da valutare il tutto con occhi di quaranta anni fa) ed inoltre anche le scene violente, non sono soltanto immaginate. Il sangue, profondo rosso, è una costante, che tutto sommato alleggerisce certe situazioni. Quando si vede il sangue il momento topico della scena è giunto al termine, segna la fine dell'attesa, vera e propria forza motrice del film. L'aspettarsi il peggio, il sapere che deve arrivare, senza conoscere dove guardare e da cosa proteggersi. Un grande film che tramuta il giallo in rosso con estrema facilità, e che sarà poi preso come base e spunto per i fan del brivido di tutto il mondo.