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mercoledì 25 giugno 2025

Riusciranno I Nostri Eroi A Ritrovare L' Amico Misteriosamente Scomparso In Africa? (1968)

 
Regia: Ettore Scola
Anno: 1968
Titolo originale:  Riusciranno I Nostri Eroi A Ritrovare L' Amico Misteriosamente Scomparso In Africa?
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.9)
Pagina di I Check Movies
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Film:

Questo film dal lunghissimo titolo è una commedia che sa di polvere, di sole che cuoce le lamiere e di un’Italia che ancora aveva voglia di perdersi per ritrovarsi. Un titolo chilometrico per un film che – guarda caso – chilometrico lo è davvero: più di due ore e mezza, un formato che oggi ti farebbe chiudere il player al minuto 40. Ma se si resiste, il viaggio merita la fatica.

Il protagonista è Alberto Sordi, qui in modalità imprenditore cinico ma in fondo umano, che parte per l’Africa alla ricerca del cognato scomparso (Nino Manfredi, in stato di grazia). Lo segue l’impiegato fedele e sfigato (Bernard Blier, francese innestato perfettamente nella commedia italiana), ed è subito safari psicologico tra capanne, missioni, indigeni veri e altri visti solo col filtro coloniale.

Il film è figlio del suo tempo, e questo è il suo pregio e il suo limite: una fotografia che gioca con la luce naturale, una sceneggiatura che prende il suo tempo (a volte troppo), e un umorismo che oggi risulterebbe quasi antropologico. Ma è anche un film che osa, che esce dai confini urbani e provinciali per andare a cercare l’avventura, quella con la A maiuscola, anche se poi la trova un po’ per caso, tra una disillusione e un tramonto.

Visto appena dopo Cuore di tenebra di Conrad, è impossibile non notare l’eco: il viaggio nel cuore dell’Africa come viaggio interiore, il personaggio scomparso che si fa leggenda, il protagonista che cambia (o almeno si incrina) durante il tragitto. Certo, qui tutto è più scanzonato, più italiano, più caciara. Ma la traccia c’è. E ti resta dentro.

Alla fine, Riusciranno i nostri eroi... è una commedia filosofica in incognito, mascherata da film di evasione. Ti fa ridere, ti fa riflettere, e a tratti ti lascia lì, nella savana dei tuoi pensieri. Un film d’altri tempi, sì. Ma anche di quelli in cui, forse, ci si perdeva con più onestà.


Edizione: DVD
Semplice edizione in DVD con traccia italiana in multicnaale ed i seguenti extra:
  • Presentazione
  • 2 schede didascaliche 
 

venerdì 7 giugno 2024

Una Giornata Particolare (1977)

 

Regia: Ettore Scola
Anno: 1977
Titolo originale: Una Giornata Particolare
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies
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Film:
La storia del cinema italiano passa senza dubbio anche da qui, con un film del grande Ettore Scola che  non si limita ad essere una critica sul fascismo, ma con estrema forza narrativa irrompe nel dettaglio interiore e personale dei personaggi che mette sul grande schermo. Sophia Loren e Marcello Mastroianni sono persone vere, reali, immensamente comuni e rappresentativi di donne e uomini succubi della dittatura e della sua propaganda. La trama si svolge durante una giornata significativa, il 6 maggio 1938, in cui Adolf Hitler visita Roma, evento che prelude al Patto d’Acciaio e che segnerà il corso della seconda guerra mondiale. La protagonista, Antonietta, interpretata da Sophia Loren, è una casalinga sottomessa e madre di sei figli, che rimane a casa a rigovernare mentre il resto della famiglia partecipa all’evento storico. La sua giornata prende una svolta inaspettata quando incontra Gabriele, interpretato da Marcello Mastroianni, un ex cronista radiofonico omosessuale (lo si saprà in seguito: inizialmente sembra che tra i due ci sia una sorta di feeling votato al flirt, tanto per usare due termini non prettamente italiani) che sta contemplando il suicidio. Il film esplora la complicità che nasce tra questi due personaggi emarginati dal regime fascista. Antonietta e Gabriele, pur essendo diversi per carattere, cultura ed estrazione sociale, condividono lo stesso destino di solitudine e disperazione. La loro relazione, seppur breve, è intensa e rappresenta un raggio di luce nelle loro vite oppresse. Scola utilizza la macchina da presa per raccontare il bisogno di umanità e affetto dei protagonisti, in un contesto storico in cui il fascismo domina e opprime. La narrazione è scandita dalla radiocronaca dell’incontro tra Hitler e Mussolini, che risuona come un sinistro sottofondo alla dolce e appassionata storia di Antonietta e Gabriele. “Una giornata particolare” è un film che, attraverso la delicatezza e la forza delle sue immagini e delle sue interpretazioni, critica il regime fascista e celebra la resistenza umana contro l’oppressione. È un inno alla vita e alla libertà individuale, che emerge anche nei momenti più bui della storia,

Edizione: bluray
Si tratta di un'edizione StartUp della CG con slipcover cartonata, doppio artwork, e numerazione limitata (#336/500). Il restauro, questa volta, mi è deluso inizialmente perchè attendevo una colorazione più accesa. Abbiamo invece una fotografia seppiata e desaturata, seppur suggestiva, ma che può spiazzare un po'. I dettagli e la pulizia delle immagini sono però un vero comparto vincente. La traccia audio italiana è in DTS HD MA stereo, molto pulita anch'essa, mentre gli extra, assai corposi sono:
  • Trailer
  • Ridendo e scherzando (1 ora e 22 minuti)

mercoledì 22 marzo 2023

La Famiglia (1987)

 
Regia: Ettore Scola
Anno: 1987
Titolo originale. La Famiglia
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.4)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Eh beh, fatto bene, drammatico e con una venatura amarcord, non troppo pesante tutto sommato, ma... Ma il ritmo  è paragonabile all'elettroencefalogramma di un comatoso. Davvero lento, anche se a tratti si nota una ripresa ed un qualche sbalzo. Il suo punto di forza però sta nella descrizione, attraverso i personaggi, principali e marginali, quasi tutto il novecento di una famiglia italiana benestante. Il tutto però chiuso all'interno delle quattro mura. E non solo dal punto di vista della location e della fotografia: ogni scena che vediamo si svolge all'interno di un'unica grande casa nel corso di ottanta anni. Anche gli avvenimenti storici, guerre, fascismo, boom economico e così via, toccano, come è giusto che sia, la famiglia come se stessero sullo sfondo., Ciò che conta maggiormente qui sono le vicende che lasciano scie, cicatrice, sorrisi e lacrime sui nostri personaggi. Un film che va visto con la consapevolezza di vedere più atti di un unico lungo film.

Edizione: bluray
Edizione restaurata, limitata e numerata proposta dalla CG con le sue StartUp! Slipcover in cartoncino con la numerazione sul retro (#118/500), due artwork differenti, nome dei partecipanti all'interno della custodia e disco. Qualità video però non eccelsa, alcune scene al buio soffrono l'oscurità e traccia audio italiana in DTS HD MA stereo, mentre gli extra:
  • Io sono Gassman, Vittorio il re della commedia (1 ora e 30 minuti)
     

giovedì 24 marzo 2022

Brutti, Sporchi E Cattivi (1976)

 
Regia: Ettore Scola
Anno: 1976
Titolo originale: Brutti, Sporchi E Cattivi
Voto e recensione: 7/10
Pagina di IMDB (7.7)
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Film:
Lavoro eccezionale di Ettore Scola che ridipinge, accentuata in maniera grottesca, la periferia romana degli anni settanta. Alla base di tutto c'è un'attenta cura del dettaglio per tutto ciò che riguarda lo squallore, anche animalesco, di questa grande famiglia di derelitti, guidata da Nino Manfredi. Un'opera che mi ha colpito in positivo e che per me è stata una sorpresa assoluta, tanto da lasciarmi a bocca aperta. I brutti, gli sporchi ed i cattivi si muovono coordinati da una confusione rocambolesca ed ordinata nella sua monotonia ed il lavoro di trucco e scenografia può lasciare di stucco. Situazioni leggere raccontate con il dramma di un contesto sì esasperato, ma dai contorni realistici. Uno scimmiottamento caricaturale con forti basi di realismo che lo rende apprezzabile e godibile in una proiezione sistematica delle miserie dell'uomo, siano esse materiali che morali. Squallore e ripugno raccontati in maniera così vivida che restano ancorati nella memoria a lungo dopo la prima visione.

Edizione: bluray
Un'altra StartUp di CG Entertainment che arriva a casa con la numerazione (178/500) all'esterno del cartoncino che prevede un nuovo artwork, mentre quello originale è per la custodia. Al suo interno anche la locandina originale là dove è adagiato il disco bluray, mentre i nomi dei partecipanti (questa volta ho usato "Mini Fisto") sono sul lato in cui è presente il booklet a colori di ben 22 pagine. Ottimo il lavoro di restauro e la resa in HD per quanto riguarda il video. Per il comparto audio abbiamo traccia italiana in DTS HD MA stereo e come extra:
  • Trailer

venerdì 1 maggio 2015

C'Eravamo Tanto Amati (1974)


Regia: Ettore Scola
Anno: 1974
Titolo originale: C'Eravamo Tanto Amati
Voto: 8/10
Pagina di IMDB (8.1)
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Non credo di aver mai visto altro di Ettore Scola. Purtroppo. Non penso di conoscere come dovrei il cinema italiano. Purtroppo. Il mio rapporto con attori del calibro di Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Aldo Fabrizi è solo marginale. Purtroppo. E' difficile quindi anche solo scegliere da dove partire. Una commedia italiana dal sapore amaro, che ti lascia anche un po' stordito, nostalgico, addirittura commosso. Eppure sono anni, quelli del dopoguerra qui raccontati, che anagraficamente non ho (mai) vissuto. Un capolavoro quindi, senza tempo, anche non tenendo in considerazione i valori che uniscono i tre personaggi principali i quali hanno partecipato alla Resistenza ed alla Liberazione. Questi, sono tre amici, che nell'arco di trent'anni si ritrovano e si riscoprono, ognuno con il suo modo di vivere e portare avanti l'ideale che li accomunava. Un amaro senso di sconfitta per l'evolversi della propria condizione privata, rimpianti, decisioni forzate, promesse disincantate venute meno. Una malinconia che aleggia come filo conduttore ed il doppio binario dell'ideale, tradito o tenuto alto come uno scudo, e dell'amore per una donna (Stefania Sandrelli) sempre presente nei momenti topici della vita dei tre uomini. Tra chi si corrompe e chi si erige a paladino oltranzista del proprio credo politico, il vincitore risulta senza dubbio Antonio, l'uomo del compromesso. Colui che pur subendo le angherie sociali e politiche dell'epoca, alle volte china la testa, altre alza i pugni, ma alla fine risulterà il più pulito e di successo, l'unico a trovare anche l'amore per Luciana. Gianni invece, si corrompe fin da subito, fin da quando quella Luciana tanto amata da Antonio diventa la sua donna. E' l'unico che, e lo scotto morale non è di lieve rilievo, riuscirà ad avere una vita agiata e prestigiosa grazie alle alleanza con quanto di più un tempo odiava. Denaro e corruzione fanno di lui un uomo nuovo, totalmente diverso da Nicola che fa dell'intellettualità a tutti i costi il proprio cavallo di battaglia. Nicola va dritto per la sua strada, abbandonando pure moglie e figlio per inseguire il proprio ideale politico, la propria fede non riuscendo mai ad adattarsi ai cambiamenti della società. Ovviamente la chiave di lettura della trama è ad un livello maggiore di quello dl mero racconto, forse politico e sociologico. E pensare che potrebbe bastare questo a renderlo un film ben riuscito... Il suo essere capolavoro però è dato anche dalla tecnica utilizzata e dalla sceneggiatura scelta da Scola: un enorme flashback diviso in più parti, con salti temporali netti, rafforzati dalla scelta del colore della pellicola e dal bianco e nero per le scene più remote. Utilizza poi le voci narranti dei tre protagonisti che si alternano nell'introduzione dei fatti, si rivolgono direttamente alla camera tralasciando l'azione in cui in realtà dovrebbero essere impegnati, si sacrificano in un'esaltazione teatrale del racconto prendendo spunto da vari espedienti narrativi. Tutto questo ti avvolge e ti fa stare dentro al film, rendendoti partecipe, dal cambio di prospettiva a quello del colore per mostrarti di cosa si sta effettivamente parlando. Le storie personali si fondono con la storia d'Italia, essenzialmente e prepotentemente anche quella del cinema, a cui Scola senza dubbio vuol rendere omaggio tappezzando la sua pellicola di richiami insistenti ad altri lavori. Uno spaccato dell'Italia, dei suoi sogni, delle sue speranze, delle sue angosce, della sua voglia di riscatto raccontata in maniera magistrale che sarebbe un delitto non apprezzare.