venerdì 25 aprile 2014

Salvate Il Soldato Ryan (1998)


Regia: Steven Spielberg
Anno: 1998
Titolo originale: Saving Private Ryan
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (8.6)
Pagina di I Check Movies 
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La prima (ed unica fino alla scorsa settimana) volta che lo vedi fu addirittura al cinema, di domenica sera in seconda serata con il mio amico Romolo. Poi in previsione della vacanza in Normandia mi sono dato una bella rinfrescata. Partiamo dal fatto che è un film, in cui la storia è soltanto, se così si può dire, la cornice, la sua ambientazione. Quindi non si tratta di un documentario  sebbene la riproduzione di alcune scene, soprattutto quella iniziale dello sbarco ad Omaha Beach sia il più quanto fedele possibile alla realtà. Non a caso quei famosi ventiquattro minuti resteranno impressi per l'assoluto realismo che riportano in vita. Stessa identica cosa per quanto riguarda le armi, i costumi e soprattutto i carri armati nemici, ricreati appositamente per essere identici agli originali. Per quanto mi riguarda potevano mettere un qualsiasi carro e chiamarlo Tiger o panzer, e vista la mia ignoranza non mi sarei accorto di niente. Di certo però l'effetto creato è sublime. Inoltre, nonostante il punto di visto dal quale si racconta la storia, non c'è niente di particolarmente patriottico o retorico: i soldati americani muoiono, vincono, perdono, uccidono e sì, esaltano alcuni valori, ma vengono pure evidenziate non poche debolezze. Siamo in guerra, e Spielberg ci porta al suo interno, nel momento più cruciale di tutti. Tanto che il salvataggio del famoso soldato Ryan passa in secondo piano rispetto alle battaglie ed alle campagne che proseguono per tutta la pellicola. Perchè se appunto la trama è semplice, degna di un qualsiasi film d'azione ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, è la descrizione del tutto a regnare sovrana e vincere a mani basse ogni sorta di premio. Niente è facile, niente è umano una volta arrivati sulla spiaggia. Solo l'istinto, la sorte, la determinazione e la paura possono giocare a tuo favore, ed il film esalta ogni singolo aspetto di questa roulette russa. La guerra è brutta, veramente. E anche una missione dall'aspetto nobile e di facciata allo stesso tempo, diviene alibi per raccontare i momenti più turpi, quelli più eroici e quelli più umani. I soldati sono lì per servire ed anche il più strano ed ipocrita degli ordini può essere un tassello importante per la vittoria finale, che abbia risvolti pratici, morali o puramente propagandistici. Quindi dati alla mano, si tratta di un gran bel film. I più ciechi potranno inventarsi che Spielberg è solo un fottutto leccaculo, ma è indubbio che ci sa fare (pure senza utilizzare tecnologie digitali) e a distanza di anni dall'accaduto porta sul grande schermo una storia prevedibile, ma che colpisce gli animi sia degli spettatori che della critica (gli Oscar servono anche dimostrare qualcosa no?). Eccoci a parlare della versione bluray disponibile con doppio disco. Il primo ha solo ed esclusivamente il film, ovviamente in alta definizione. Dal punto di vista della qualità video si merita un voto piuttosto alto, anche se in due occasioni (al termine della battaglia durante lo sbarco) ed al termine della battaglia per la presa del ponte per circa tre secondi si evidenziano delle imperfezioni di luce tendente al bianco. Il comparto audio presenta per la lingua italiana un 5.1 Dolby Digital. Il secondo è composto interamente da due categorie di extra (non in HD ad eccezione dei trailer:

  • Commento di Steven Spielberg
  • Uno sguardo nel passato
  • Miller e il suo plotone
  • Il campo base del cast
  • Dietro le quinte
  • Ricreando Omaha Beach
  • Musica e suoni
  • Un pensiero prima di lasciarci
  • Fra le onde
  • 2 trailer
Il tutto dura due ore. Poi circa un'ora e mezzo con
  • Riprese di guerra.

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