sabato 15 agosto 2009

Day 6: Sequoia National Park

General Sherman Tree, Sequoia National Park (15) da Gouldy99.

Partiamo da Visalia ascoltando una stazione radio esclusivamente in lingua spagnola e ci dirigiamo a Nord verso il grande parco delle sequoie. Non è un chicco di riso, ma una vasta area percorribile in automobile ed a piedi grazie a chilometri di sentieri. Visitarlo tutto per chi come noi ha soltanto una giornata a disposzione è cosa impossibile. Ma cerchiamo, da buon italiani di arraffare il più possibile. Una volta entrati ci chiediamo se sia il parco giusto, in quanto di sequoie e grandi alberi neanche l'ombra. Anzi, il paesaggio è simile a quello visto ieri: colline aride e qualche arbusto. Iniziamo però una salita verso le montagne che senza alcun avviso ci sovrastano, e possiamo ammirare una vegetazione sempre più consistente. Descrivere non è cosa da poco, e non voglio certo pretendere di riuscirci, ma alberi così maestosi ed imponenti tutti insieme non si erano mai visti.
Dopo alcune soste atte ad ammirare il paesagio e per scattare ininterrottamente decine di fotografie, giungiamo al Sequoia Museum, da cui partono diversi sentieri consigliabili soprattutto agli amanti del trecking. Noi, senza sapè nè legge nè scrive, ne prendiamo uno a caso. Ovviamente quello più solitario: siamo gli unici ad attraversarlo. Dopo poco meno di una mezzora, facciamo due più due e la consapevolezza che sia troppo lungo inizia a farsi largo. In effetti, con il cellulare che non ha segnale, senza neanche una goccia d'acqua e con la mappa lascata in auto tanto "chisseefrega", pensiamo che sia il caso di tornare indietro. Il trail è comunque bellissimo, ed il silenzio ha un fascino strano ed avvolgente.
Ripresa la nostra fidata Toyota, è finalmente la volta del General Sherman (vedi foto, non scattata da noi, ma presa da Flickr - come le altre) che altro non sarebbe che l'essere vivemente più grande della terra. Con i suoi oltre 3000 anni ne ha viste di cose, e ne vedrà... Da paura.
Il nostro trip all'interno del parco prevede altre mete, scelte un po' a fortuna,ma un po' grazie anche alle reti wireless, onnipresenti in USA, ancche dove ai cellulari non è permesso di avere segnale. Tocchiamo quindi il Tunnel Car, una sequoia gigante caduta, sotto la quale riesce a passare un'automobile. Non potendo poi andare a vedere l'altra grande sequoia (ce ne sono a migliaia di immense, ma alcune hanno nomi e caratteristiche particolari), il Generale Grant, causa strada interrotta e troppa distanza, abbiamo dedicato il nostro tempo, per un'arramicata sul Moro Rock, una delle montagne più alte della vallata. Arrivati proprio fino in cima, sul cucuzzolo, sul punto più alto in assoluto, lo spettacolo che si è venuto a creare, mi lascia ancora adesso con il cuore palpitante. Una volta caricate le foto su FB e su Panoramio, vedrete di cosa parlo. Il ritorno per uscire dal parco, si conclude con l'avvistamento di un orso sulla strada, che ci passa a meno di due metri di distanza e poi scappa. Inchiodo la macchina per fare la foto, ma l'animale è troppo lesto, e riusciamo a prenderlo di sfuggita (in più ero fermo in curva, ed un Dodge stava per finirmi addosso).
La strada per Bakersfield (domani partiamo per la death valley) non è niente di particolare, e la città non abbiamo voglia di scoprire come sia: a 300 metri dall'albergo (anche questo papale) si trova l'Hungry Hunter, una tipica steackhouse americana, in cui mangiamo benissimo. Purtroppo non abbiamo ancora imparato che qui un antipasto vale come una cena completa in quanto a proporzioni.... Ma con un Galliano si digerisce bene.

1 commento:

  1. Una meraviglia della natura che sei riuscito a descrivere ottimamente, certo che per visitarlo per bene ci vorrebbero giorni.

    RispondiElimina