mercoledì 19 gennaio 2011

Stephen Gunn - La notte dei mille draghi

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Autore: Stephen Gunn (Stefano Di Marino)
Editore: TEA
Pagine: 343
Voto: 3/5
Pagina di Anobii

Trama del libro:

Hong Kong. Porto Fragrante, è tornato sotto il controllo della Cina popolare. Il grande passaggio si è consumato in un vortice di cerimonie, dichiarazioni ufficiali e promesse circa il futuro della città. Ma la vera partita si è giocata sotto la superficie, in uno scontro feroce tra i Servizi di mezzo mondo, lobby industriali e le temibili Triadi. Di quella partita Chance Renard è stato un protagonista, e in quei giorni ha combattuto, ha amato, ha incontrato i fantasmi del suo passato. Ma forse è stato soltanto una delle molte pedine gettate nella mischia a farsi a pezzi dal misterioso Shaibat. Un individuo? Un'organizzazione? Un computer? Per anni il Professionista ha corso con le ombre sulle tracce di Shaibat: un lungo inseguimento a un nemico senza volto, sfuggente, diabolico; una caccia cominciata a Bangkok, dieci anni prima, e che ha trovato la sua sconvolgente soluzione proprio durante la notte dei mille draghi: la notte in cui, secondo i vecchi di Hong Kong, il joss, la buona fortuna del Porto Fragrante, è volato via nell'oscurità...


Commento personale e recensione:

Diamogli tre stelle via, ma solo per come Gunn riesce a trasmettere l'arte della scrittura attraverso le pagine dei suoi libri. Come storia resta debole, simile alle ultime lette. Abbiamo un location interessante, ma non troppo sviluppata, se non durante il flashback in Brimania. Ma in quel caso si tratta sempre di azioni nella foresta. Cose già viste in Sud America. L'evolversi dell'avventura è un po' confusionario. Colpi di scena che si susseguono tenendo il lettore attaccato al libro, ma senza colla. Purtroppo il finale è come al solito sbrigativo, sensazionalistico e troppo veloce rispetto al resto del libro. Alla fine ci chiediamo: ma perché? Perché creare tutta questa immensa messinscena se non per dare un senso alla trama? Suvvia, è irrealista che una potentissima organizzazione criminale si metta da sola i bastoni tra le ruote solo per complicarsi la vita. Non ha nessun senso. Nel complesso però, se non si guardano queste cose, che comunque per me non sono sottigliezze, la storia risulta avvincente. Simpatico il cameo dell'autore durante la cena di gala ad Hong Kong.

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