venerdì 27 settembre 2013

Lolita (1962)


Regia: Stanley Kubrick
Anno: 1962
Titolo originale: Lolita
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.7)
Pagina di I Check Movies
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Ecco uno dei lavori più vecchi del maestro Stanley Kubrick che, appunto data l'età, non è tra i miei preferiti. Dobbiamo ad ogni modo contestualizzarlo nell'epoca in cui è stato girato ed allora, il tema decisamente forte anche oggi, prende una connotazione ancora più di impatto. Tratto dall'omonimo romanzo di Nabokov, è un'intensa storia in cui un amore abbastanza folle e presumibilmente malato condiziona la vita del non più giovane Humbert (James Mason) che sposerà Charlotte (Shelley Winters) per avvicinare la figlia di lei ovvero Lolita (Sue Lyon). Sebbene la ragazzina possa essere una "ninfetta perfetta" e dimostrare qualcosa di più, resta pur sempre una ragazzina minorenne, per questo nella pratica siamo nel bel mezzo della pedofilia e se vogliamo anche dell'incesto. L'ossessione che Humbert prova per la figliastra è in parte alleggerita dal comportamento sfrontato e "libertino" di lei (penso sempre al 1962, in cui comunque non ho mai vissuto) ed al legame che crea con altri (soprattutto con Quilty, impersonato da Peter Sellers). La pellicola dura oltre due ore ed è chiaramente divisa in due parti. Nella prima abbiamo il sentimento che viene a galla piano piano, nella seconda, con la morte di Charlotte, questi vengono mostrati senza mezzi termini. Non che visivamente Kubrick ci faccia vedere qualcosa sia chiaro, ma la storia è chiara e cristallina. Il personaggio migliore, resta comunque quello di Quilty: non certo il protagonista, ma il contenitore dei migliori dialoghi e soprattutto il rappresentante involontario della verità. E' colui che smaschera la vera natura dell'amore depravato Humbert. E' colui che aiuta Lolita nei suoi pericolosi giochi con amore e fisicità. Ed è il fulcro nel lungo flashforward (?) iniziale, in cui potrebbe sembrare lui soltanto l'orco della fiaba. Come detto in principio, però non è tra i miei preferiti nè come trama nè come lavoro cinematografico in sè. L'edizione steelbook è semplice con artwork minimale, ma in embossed. Audio italiano in mono e come extra soltanto il trailer.

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