domenica 30 novembre 2014

Juventus 2 - Torino 1

Vincere il derby è qualcosa di più della conquista puramente aritmetica di tre punti. E lo è maggiormente essendo consapevoli che questa è l'unica partita che conta per i nostri avversari. Per avversari non intendo solo i granata, ma anche tutti gli altri che fingendo disinteresse erano incollati al televisore quasi masturbandosi per il risultato del pareggio. Partita diversa rispetto agli allenamenti con la Lazio e con il Parma: il Toro si chiude a catenaccio in difesa e cerca di ripartire solo in contropiede. Arriva pure a segnare grazie ad un anonimo galoppatore di cui è inutile scrivere il nome tanto domani tornerà a non essere nessuno. Dal canto nostro creiamo poco e non giochiamo in maniera pulita, forse sbagliando, la testa è già altrove. Non riusciamo mai ad essere pericolosi ed archiviare il caso, se non all'ultimo minuto grazie ad un tiro da fuori da Pirlo. Però i superstiziosi gufatori hanno scordato che oggi è il 30 novembre, ovvero Sant'Andrea. Entrare in area e trovarsi a tu per tu con il portiere è un'impresa ardua. Non sempre si può vincere, ma quando lo si fa è goduria, anche in dieci contro undici. E ora tutti insieme a salutare al capolista!!!

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