domenica 9 novembre 2014

La Finestra Sul Cortile (1954)


Regia: Alfred Hitchcock
Anno: 1954
Titolo originale: Rear Window
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (8.6)
Pagina di I Check Movies
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Non voglio perdere troppo tempo in un esercizio stilistico per una recensione che scritta da me ha davvero poco senso. La Finestra Sul Cortile è uno di quei capolavori senza tempo, diretti dal maestro Alfred Hitchcock  su cui sono già stati scritti fiumi di parole e su cui in molti si sono già prodigati nello sviscerare ogni sua minima parte. Dal canto mio, ho trovato abbastanza esaustivi tutti i contenuti speciali presenti nel disco, in maniera da poter ampliare la mia cultura su questa specifica pellicola e farmela davvero apprezzare, più di quanto lo si possa fare con una semplice visione sullo schermo. Dopo aver visto ed apprezzato Nodo Alla Gola non posso fare a meno di cogliere le sottili sfumature del genere di riferimento che Hitchcock vuole mostrarci: un thriller dai tratti macabri in cui per tutta la durata della storia siamo spettatori (esattamente come lo sono James Stewart, Grace Kelly e Thelma Ritter) di un omicidio che è sicuramente avvenuto, del resto ne siamo più che convinti, ma di cui non abbiamo alcuna vera prova. L'essere voyeur è forse sufficiente a smascherare un delitto all'apparenza perfetto? Oppure la metodica ricerca delle prove deve essere fatta anche in maniera investigativa pure sul campo? La regia riesce a tenere sullo stesso piano staticità ed azione grazie ad una scenografia particolarissima, studiata in ogni dettaglio, che prende vita esclusivamente da un unico punto di vista: la finestra dell'appartamento del protagonista, che si affaccia sul cortile comune e sulle pareti interne degli altri palazzi. Come al solito un'idea geniale, una prova che pare una sfida per osare ed utilizzare sempre nuovi espedienti. Abbiamo poi anche una durata abbastanza lunga, colma di dialoghi e situazioni che non stanno lì soltanto per occupare tempo e spazio, ma per coinvolgere tutti i protagonisti ed aprire a risvolti psicologici come la noia, il volersi rendere utili, il giocare a rendere più bizzarre le torride giornate nel condominio, i rapporti interpersonali, il sospetto nei confronti del vicinato. La direttiva del giallo puro quindi si interseca anche con quella dei rapporti che intercorrono con tutti quanti i personaggi, che essi siano attivi all'interno dell'appartamento o risultino solo persone osservate o spiate che proseguono ignare le proprie vite. Ognuno di questi sorvegliati speciali rappresenta uno dei vari stadi della vita di coppia passando per i neosposini ed arrivando all'uxoricida: tutto questo attraverso le finestre aperte sulle stanze che hanno storie differenti da raccontare, o da tenere nascoste. Tutto veramente esaltante e dai mille risvolti interpretativi senza tralasciare la musica e la fotografia. Consiglio quindi, per farsi una minima idea, oltre la visione attenta del film anche uno sguardo famelico agli extra:
  • La morale di Rear Window: un documentario originale (55 minuti)
  • Conversazione con lo sceneggiatore (13 minuti)
  • Cinema puro: attraverso gli occhi del maestro (25 minuti)
  • Infrangere le barriere: il sonoro di Hitchcock (24 minuti)
  • Hitchcock / Truffaut (16 minuti)
  • I maestri del cinema (34 minuti)
  • Commento audio
  • Foto di produzione
  • 2 trailer

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