giovedì 10 giugno 2021

Relic (2020)

 
Regia: Natalie Erika James
Anno: 2020
Titolo originale: Relic
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.0)
Pagina di I Check Movies
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Ci diciamo spesso che il tempo aggiusta tutto, che il tempo è la cura, che il tempo guarisce le ferite. In realtà il tempo se ne frega un po' di tutto questo, va avanti per i fatti suoi, ci fa nascere, crescere, diventare adulti, invecchiare e quindi morire. Relic ha le basi per essere un bel film drammatico in cui madre e figlia si ritrovano a dover fare i conti con la nonna, sola e solitaria, che inizia a perdere colpi in maniera abbastanza consistente. Situazioni già viste un po' ovunque nel reale, ma qui ben raccontate grazie anche ad una sorta di disarmante impotenza nei confronti della malattia, che sia una fase iniziale di Alzheimer o di demenza senile, o più semplicemente verso la vecchiaia che inesorabile avanza nei propri cari. Situazioni che non possono essere frenate ed in cui non è facile fare i conti perchè la soluzione giusta, amorevole o meno, finirà sempre nel solito modo. Relic però non è questo. Anche se secondo avrebbe potuto e dovuto esserlo. La sceneggiatura invece spinge, senza senso sul lato horror, senza arrivare a nessun dunque e cercando metaforicamente di mostrarci una simbiosi tra reale e fantastico. Tutto questo condito con fotografie ed ambienti scuri, anche al limite del claustrofobico, ma decisamente fini a se stesse. Più che in Australia sembra di essere in Alaska a febbraio, e gli interni sono furbamente con atmosfere talmente dark da non risultare godibili. Lampadine a ultra risparmio energetico anni settanta, luce che va via, illuminazione da cantina ovunque, finestre e porte sempre coperte. Per essere una prima prova registica, in una nazione non certo famosa per le produzioni cinematografiche magari è anche un bel film, ma non ci si può basare solo sugli intenti e l'indipendenza di un lavoro.

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