Autore: Richard K. Morgan
Anno: 2002
Titolo originale: Altered Carbon
Voto: 5/5
Pagine: 509
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Trama del libro e quarta di copertina:
"Ispirato da tutti i romanzi hard-boiled che ho letto, arricchito da 
tutti i film francesi e giapponesi che ho visto, dalle opere di William 
Gibson e, ovviamente, dall'influenza di Blade runner, ecco la mia 
visione del futuro. Un futuro noir." Così Richard Morgan presenta il suo
 esordio narrativo. Bay City è un romanzo che ci proietta nel buco nero 
del nostro futuro, tecnologicamente avanzato ma moralmente corrotto, e 
assai simile al nostro presente, dato che le pulsioni degli esseri umani
 attraversano, immutate, anche i cambiamenti più radicali. Quale, per 
esempio, la possibilità di digitalizzare la propria coscienza e 
trasferirla in un altro corpo, come avviene per Takeshi Kovacs, un ex 
soldato che si ritrova suo malgrado in un corpo "nuovo" a Bay City, una 
metropoli in piena decadenza, in mano a politici arroganti e spacciatori
 di droghe sintetiche, per far luce su un omicidio. Le indagini lo 
trascinano nei meccanismi perversi di una società che ha snaturato il 
senso della vita e della morte, una società per cui gli individui sono 
solo pedine in un gioco condotto da chi si può permettere 
l'immortalità... 
Commento personale e recensione:
 Era del tempo che non leggevo un cyberpunk del genere. Decisamente 
bellissimo, forse il migliore mai letto fino ad ora. Non tendo ad 
esagerare, ma la storia è lineare, senza troppe complicazioni, senza la 
repentinità eccessiva di Stross in "accelerando" e 
senza l'aggressività letteraria di Stephenson. Finalmente un futuro che 
non risulta nè troppo lontano per essere ben capito e compreso, nè già 
superato mentre si scorrono le pagine. Un noir fantascientifico, dove 
l'antieroe non è troppo complesso, troppo macho o troppo tecnologico.
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