giovedì 30 luglio 2015

Mystic River (2003)



Regia: Clint Eastwood
Anno: 2003
Titolo originale: Mystic River
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (8.0)
Pagina di I Check Movies
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Alcuni film sono fatti talmente bene ed hanno una tale carica che da loro ti aspetti il meglio su di ogni fronte. Clint Eastwood in questa storia ispirata da un romanzo di Dennis Lehane riesce ad evidenziarne l’aspetto drammatico che sovrasta quello poliziesco. Il punto di forza, prepotente ed irriducibile sta nel rapporto tra i protagonisti: Sean Penn, Tim Robbins e Kevin Bacon. Magnifici, graffianti, commoventi, sensazionali. Dolore ed odio, sconfitta e passione, sono i sentimenti che vengono mostrati attraverso i tre volti riflessivi e tormentati. Riescono a sollevare il pathos e la tensione, riuscendo a coinvolgere lo spettatore, anche emotivamente. La scelta di anticipare, senza colpi di scena, il finale (già ad 1 ora e 38 minuti è tutto esplicitamente chiaro) è forse legata alla sceneggiatura che si ispira al romanzo (non lo ho letto) oppure una cristallina scelta di regia per mettere volutamente da parte il lato thriller e farci concentrare esclusivamente sul rapporto tra i protagonisti. In questo modo evitiamo di impegnare le nostre menti su altri fattori, marginali in questa pellicola, ma principali per altri generi, legati allo scoprire il vero assassino. Così mentre guardiamo chi si fa giustizia da sè, pur in maniera sofferta e chi cerca la giustizia in maniera legale e chi la giustizia non l’ha mai avuta, noi sappiamo già cosa è accaduto e cosa accadrà. I personaggi che si contendo il premio per il più complesso sono quello di Robbins e quello di Penn sicuramente, ma anche la figura collante di Bacon ha un suo perchè. Caratterialmente e psicologicamente tutti hanno tratti ben delineati, compresi i comprimari senza i quali si perderebbe moltissimo. Un dramma che ne porta con sè tanti altri, a catena, uno dietro l’altro. Bellissime le atmosfere, d’impatto la location con una Boston di sfondo che mostra i denti e l’ossatura dei suoi cittadini più genuini. Grandissimo film in ogni suo punto. Poi si sa, ho un debole per le storie in cui un gruppo di ragazzini, amici, crescono e restano legati nella loro vita da adulti.

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