giovedì 20 maggio 2010

Amule Vs Morphxt

Prime operazioni con Ubuntu volte all'installazione di alcuni programmi utili per la mia sopravvivenza in rete. L'atto fondamentale per eccellenza riguarda l'installazione di un software p2p con la parvenza seria. E quello che vi si avvicina di più (di Frostwire parlerò in un altro articolo) è aMule. Purtroppo però mi ero abituato fin troppo bene (pesantezza esclusa) con la mitica mod MorphXT e devo dire che di primo acchito amule risulta fin da subito sconfitto se paragonato al muletto ninja.
Le impostazioni iniziali sono semplicissime per chi è abituato al software per Windows, anche se decisamente più scarne. Qualche problema iniziale per capire come condividere cartelle aggiuntive oltre quelle scelte per Incoming e Temp. Le due cose basilari che mi premevano inizialmente per una corretta gestione dei files sono presenti: l'utilizzo delle categorie, con possibilità di avere una cartella differente per ogni file e la possibilità di gestirlo da remoto. Il resto delle features fondamentali non visibili immediatamente è comunque presente: il source exchange, il supporto all'offuscamento, quello per ICH e AICH, la KAD 2.0 e il supporto per UPNP.
In quanto a dettagli ed informazioni sui files condivisi lascia molto a desiderare. Per un releaser non è proprio il massimo, mancando di slot focus, friend slot e tutte quelle priorità gestibili con la mod.
Gli emulecollections non sono supportati (arghhh) anche se prevedo un utilizzo maggiore di Frostwire per via dei torrent, quindi potrei (anzi dovrò) farne a meno. La configurazione del router con l'apertura delle porte è stata la più semplice che abbia mai fatto, non per merito di amule certo, ma neanche l'ombra di un id basso.
Un aspetto sicuramente positivo è la leggerezza che trasuda da ogni poro.
Per adesso ci accontentiamo, visto che è comunque un progetto aperto ed ampiamente migliorabile.
Attendo Topper per masterizzare ogni cosa e poi a formattare anche l'hard disk condiviso.

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