venerdì 29 giugno 2012

Se l'Italia avesse perso non si stava meglio

L'Italia è arrivata alla finale di Euro 2012. Abbiamo passato un girone non semplicissimo pareggiando con la Spagna e la Croazia e vincendo con con la Repubblica d'Irlanda. Poi abbiamo battuto gli inventori del pallone di Sua Maestà la Regina ed infine abbiamo martoriato ancora una volta quei crucchi che nonostante le due Guerre Mondiali perse, vogliono riconquistare l'Europa con altri sistemi. Insomma, l'Italia è in finale, nonostante alcuni. Non li chiamo gufi perchè non sono superstizioso o neanche loro. Però sono dei tipetti snob a cui piace andare controcorrente (alcuni), o che semplicemente ne approfittano per dire qualcosa contro il calcio (altri), o perchè così anche loro hanno qualcosa da dire sul tema pur avendo una cultura calcistica adatta (taluni). Su facebook , twitter e compagnia bella spuntano fuori come funghi proclami di tifo per le altre nazioni (ci provò Grillo nel 2006 tenendo per "quei ragazzoni del Ghana") come fa Travaglio che sentendo la crisi della politica deve per forza far parlare di sè, sconfinando in un qualcosa che non gli compete. Ma non finisce qui, ci sono poi tutti quelli che sentono la necessità ed il viscerale bisogno di far sapere agli altri che del calcio non gliene frega un'acciderbolina e che non si sa per quale motivo, sperano che l'Italia non vinca. Giusto per spregio a tutta quella masnada di "pecoroni" che seguono lo sport più bello del mondo. Già perchè, se il calcio è vero che non gli interessa, cosa sperano a fare?. Ci sono infine i mediatori politici secondo i quali siamo nella merda solo perchè l'Italia va avanti nell'Europeo. Infatti, se fossimo usciti prima, non avremmo avuto l'IMU, la riforma delle pensioni e quella del lavoro, gli esodati, l'aumento dell'IVA, del bollo auto, della benzina e delle bollette. Sarebbe bastato non passare il girone secondo loro e tutto si sarebbe risolto per il meglio. Che bei tempi quelli del Mondiale in Sudafrica, quando la crisi non esisteva!!!!

Nessun commento:

Posta un commento