giovedì 26 giugno 2014

Michael Crichton, Richard Preston - Micro


Autore: Michael Crichton, Richard Preston
Anno: 2011
Titolo originale: Micro
Voto: 2/5
Pagine: 436
Pagina di Anobii
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Trama del libro e quarta di copertina:

 Honolulu, Hawaii. In un buio stabile di periferia, ufficio di un piccolo avvocato del luogo, regna il silenzio. Tutto sembra in ordine. Se non fosse per tre cadaveri stesi sul pavimento. Sul loro corpo non ci sono segni di lotta, solo dei tagli piccolissimi ma profondi e letali. L'unico indizio trovato sul luogo del delitto è un minuscolo robot, quasi invisibile all'occhio umano, dotato di lame affilatissime. La polizia brancola nel buio. Quello che tutti ignorano è che la Nanigen Micro-Technologies, una società che si occupa di microtecnologie mediche, nella foresta hawaiana nasconde una base segreta, dove mette alla prova apparecchiature finora ignote alla comunità scientifica. Qui è in corso un'operazione rivoluzionaria dai finanziamenti occulti, tesa a studiare le infinite forme di vita di cui brulica il sottobosco per sfruttarne le risorse a scopo medicinale. I dirigenti della Nanigen sono pronti a uccidere chiunque metta i bastoni tra le ruote a questo investimento miliardario. Ma per i loro laboratori hanno bisogno di reclutare nuovi, ignari scienziati: un gruppo di dottorandi dell'università di Harvard capitanati da Peter Jansen, esperto di veleni, e Karen King, aracnologa. I sette giovani, una volta approdati alle Hawaii, si trovano catapultati di persona in un pericolosissimo esperimento scientifico, e costretti a fronteggiare una natura sorprendentemente ostile e sconosciuta.

Commento personale e recensione:

C’ero già cascato con L’Isola Dei Pirati. Qui mi son detto che utilizzando Preston (credevo Douglas, successivamente ho scoperto invece essere uno sconosciuto Richard) nel completamento dell’opera forse gli editori volevano intraprendere un’uscita mediatica di un certo spessore. Mi son detto sbagliato però, visto che la parte di Crichton a quanto pare sono solo alcuni appunti (ok, l’idea ci può stare infatti non è malaccio) e si tratta di circa un terzo dell’insieme. Molti buchi narrativi, forzature da telefilm e poi se vogliamo la parte della miniaturizzazione è sì interessante, ma certamente nulla di originale. I primi due titoli che mi vengono a mente sono Viaggio Allucinante di Asimov e Tre Millimetri Al Giorno di Matheson, usciti giusto qualche annetto prima. Almeno in alcune parti viene esaltato l’amore per la scienza, gettando le basi per un buon techno thriller che purtroppo, a conti fatti non è per niente esaltante. Il finale è annacquato e conforme alla brutta piega che prendono tutti i personaggi, alquanto banali, prevedibili e paurosamente stereotipati.  Lasciamo passare le cose impossibili ed estremamente fantascientifiche, ma concentriamoci su ciò che avrebbe potuto essere maggiormente realista, ovvero l’interazione e la psicologia degli studenti. Che abbiamo? Solo un manualetto scientifico trasformato in azione. Ad ogni modo c’è di peggio.

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