Visualizzazione post con etichetta Hayao Miyazaki. Mostra tutti i post
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lunedì 20 giugno 2022

Conan Il Ragazzo Del Futuro [Stagione 1]

 
Anno: 1978
Titolo originale: Mirai Shonen Konan (未来少年コナン)
Numero episodi: 26
Stagione: 1
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Ho sempre avuto un debole per questo "cartone animato". Anche da prima di sapere che il regista fosse un certo Miyazaki. E, ma questo è ovvio, prima di leggere il decisamente pessimo libro da cui è stata presa ispirazione. D'altra parte, Conan, per i nati negli anni setta ed ottanta, che hanno potuto vederlo fin dalla sua prima messa in onda in Italia, penso sia stato un prodotto sui generis, differente da tutti gli altri. Ho sempre amato sia la fantascienza, che le avventure, veramente facile per un ragazzino: qui si riesce a creare un connubio tra i due generi ed a legarli in maniera poetica con una visione ed un messaggio di stampo ecologista. Anche guardandolo adesso, presente su Prime Video con la traccia audio italiana originale della prima edizione, ti rendi conto che pur nella sua semplicità i temi riportati allo spettatore non sono infilati per allungare la trama, ma una costante indissolubile con la storia stessa. E Lana risulta sempre amorevole, così come Conan giusto, Jimpsy scapestrato e così via. Un vero piacere rivedere tutti gli episodi anche da grande.

venerdì 24 aprile 2020

La Città Incantata (2001)




Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 2001
Titolo originale: Sen To Chihiro No Kamikakushi (千と千尋の神隠し)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.6)
Pagina di I Check Movies
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Nonostante da molti sia considerata l'opera magna del Maestro Miyazaki io le preferisco altri lavori del suo periodo anni ottanta come Laputa e Nausikaa. La fantastica e sorprendente trama ricamata attorno a La Città Incantata, però, proprio come suggerisce il nome italiano, è davvero un qualcosa di incantevole, affrontato dalla giovane protagonista che si vede proiettata (e noi con lei) in un mondo magico e bislacco, in cui dovrà affrontare un percorso di crescita. Un posto ideale per la bambina: Miyazaki utilizza spesso come protagonisti i giovanissimi, ed anche in questo caso il soggetto principale è una figura femminile; gli adulti fanno quasi sempre parte del contorno. Non perchè le sue storie siano indirizzate solo ad un pubblico pre adolescenziale, anzi, perchè nella sua visione del mondo, gli adulti hanno da imparare da questi, palesemente più genuini rispetto a loro. Del resto il mondo è governato dagli adulti, che non lo hanno certo reso il migliore possibile. Così, possiamo rifugiarci nella magia o nella natura per riscoprire le bellezze della vita. Ne La Città Incantata restano l'armonia e la delicatezza viste in opere passate si sommano qui a messaggi relativi la deriva del mondo adulto. La protagonista infatti inizialmente è stucchevolmente timorosa di attraversare un tunnel apparentemente innocuo, così come è diffidente nel sedersi al banchetto incustodito e pranzare. Una paura che verrà berrà meno durante la sua crescita all'interno di un mondo magico che non è per niente amichevole o disegnato esclusivamente per l'infanzia. Se non si lavora non si hanno diritti, i contratti sono una sorta di maledizione, se si accetta più di quanto si necessita è possibile finire veramente male. Gli elementi presenti in questa spettacolare pellicola sono moltissimi ed affascinano ad ogni ripresa.

giovedì 16 aprile 2020

Princess Mononoke (1997)


Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 1997
Titolo originale: Mononoke-Hime (もののけ姫)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.4)
Pagina di I Check Movies
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Anche La Principessa Mononoke è una di quelle opere che colpisce vivamente nel segno. La differenza tra Hayao Miyazaki e il resto del mondo non sta soltanto nei disegni. Cioè fermi, la tecnica e sorprendente, si tratta di disegno a mano: soltanto cinque minuti complessivi sono di computer grafica per armonizzare alcuni passaggi e fotogrammi e soltanto dieci minuti totali risultano colorati digitalmente contro il resto che è avvenuto in maniera tradizionale. Ma di queste cose è inutile che ne parli io, sarebbe come se mi improvvisassi virologo. Ciò che maggiormente contraddistingue il Maestro dagli altri sta soprattutto nel soggetto e nella sceneggiatura che sceglie per i suoi lavori. Qui gioca "facile" essendo entrambi gli aspetti, oltre che la regia, gestiti da lui stesso. E cosa colpisce? Sempre quella costante naturalistica che è alla base di molti suoi lavori. Ma non è un'alzata di bandiera stucchevole, smielata, moralista. Riesce a toccarla di grazia, sempre. Come le maledette calciate da Pirlo. Inserisce elementi fantastici, qui con estrema prepotenza, in un contesto storico colmo di cambiamenti , di lotte, di potere. I buoni non sempre sono buoni a tutti i costi, così come i cattivi. Le vittime, allo stesso modo, risultano realistiche e si muovono in sincronia con il contesto. Il Giusto però ha una visione più accurata, pacata ed attenta. Ma anche tra tutti i personaggi che inserisce c'è sempre un non personaggio che spicca più in alto di tutti: la natura sublime. I suoi sono inni per Lei. Per questo sfondo sempre presente dietro le gesta di uomini o mostri o fantasmi. Mi sono guardato questo splendido film animato su Netflix. Dopo mezzora tra dio lupo, dio cinghiale e dio bestia, sembrava di essere all'interno di una commedia teatrale toscana ambientata a frittole. Ho tolto quindi la traccia italiana e passato ai sottotitoli, ovviamente non per l'assonanza alle bestemmie, ma perchè i dialoghi curati da Cannari sono davvero penosi e antiestetici. #freeghibli

giovedì 9 aprile 2020

Laputa - Castello Nel Cielo (1986)




Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 1986
Titolo originale: Tenku No Shiro Rapyuta (天空の城ラピュタ)
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (8.0)
Pagina di I Check Movies
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Il primo lavoro ufficiale dello Studio Ghibli (Nausicaa è stato creato prima della sua fondazione) ha con sè quel fascino di quelle produzioni anni ottanta di Miyazaki che mi riempiono il cuore di gioia. Un po' mi riporta alla mente anche Conan Il Ragazzo Del Futuro: c'è sempre quell'aria sorprendentemente fantascientifica con un occhio di riguardo all'avventura ed alla natura. Perchè le storie non necessariamente debbano essere complesse ed articolate con numerosi colpi di scena per poter essere apprezzate dal pubblico. Qui abbiamo un qualcosa di davvero semplice, ma potenzialmente devastante, sia come immagini che colori, impreziosito da personaggi simpatici e mai stucchevoli. Lo spazio rilegato all'avventura ed all'azione è veramente ampio, ma non sterile, la descrizione del soggetto quindi avviene per trasporto, la trama si muove da sola e ci delizia con macchine volanti, robot, pirati, militari e le magie della natura. Non abbiamo una morale toccante e fiabesca, un qualcosa di leggiadro come in altri cartoni futuri, ma il messaggio di fondo è ugualmente chiaro. E con questi disegni e tale inventiva, puoi fare veramente di tutto. L'edizione presente su Netflix è quella della seconda edizione e che ha quindi il nome semplificato in Il Castello Nel Cielo ed il secondo doppiaggio del 2003.

mercoledì 25 marzo 2020

Il Mio Vicino Totoro (1988)




Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 1988
Titolo originale: Tonari No Totoro (となりのトトロ)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.2)
Pagina di I Check Movies
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Soave ed elegante, come spesso capita con le creazioni del maestro Miyazaki. E' una favola, una di quelle perdute, lontane, di altri tempi. Con una trama che se non la definissi semplice, forse sarebbe addirittura piatta. Ma a differenza di tante altre storie presenti nel mondo dell'animazione per un pubblico giovanissimo, pur con un certo buonismo di fondo, non trovo una forzatura morale che diventa stucchevole. Qui le vicende se vogliamo sono anche drammatiche e strazianti, ma affrontate con leggerezza d'animo per ciò che è genuino. La vita in campagna, la natura sempre sotto la lente d'ingrandimento, quella struttura bidimensionale dei disegni che ci riporta indietro nel tempo, sono tutti elementi che prendono corpo in un quadro distante dalla frenesia dei giorni d'oggi. Ti aiuta ad apprezzare le piccole cose, gli alberi, l'amore per la famiglia e cosa ancora più straordinaria riesce a fondere senza alcun tipo di forzatura il mondo reale con quello fantastico. Un mondo in cui fantasmi e creature immaginarie possono convivere con i pensieri dei bambini, ma anche con le storie degli adulti e le leggende degli anziani. Senza mai esagerare, senza mai fare il passo più lungo della gamba. Il Mio Vicino Totoro è un toccasana che ha la funzione di una bella tazza di tè per rilassarti.

venerdì 16 giugno 2017

Porco Rosso (1992)


Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 1992
Titolo originale: Kurenai No Buta (紅の豚)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.8)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Ehh la poesia di Miyazaki... Spesso quando si tratti di un’opera dello Studio Ghibli o del Maestro nello specifico, utilizzo il termine “poesia”. Perchè è proprio di questo che si tratta. E Porco Rosso, storia occidentalissima, ambientata nell’Adriatico e di una sorprendente italianità è proprio sinonimo di maestria e leggiadria. Quel tocco asiatico che incontra l’occidente: un mix davvero elegante che determina il marchio di fabbrica di molte sue opere. La guerra vissuta come ricordo, come sottofondo del presente, come timore del futuro, ma una guerra che non è assolutamente il tema principale. Quello semmai è l’avventura, la libertà del volo, l’eroismo di chi pilota gli idrovolanti, e raccoglie i lati positivi di chi svetta nei cieli e di chi solca i mari. Pirati e cacciatori di taglie, donne innamorate e ragazzine piene di verve, il mare limpido ed il cielo terso: con tutto questo vive Porco Rosso, vittima di un non meglio precisato incantesimo che lo ha reso veramente un maiale. Una storia che ci riporta indietro negli anni e ci fa rivivere avventure passate, lette nei libri per ragazzi, di quelle che ti riempiono il cuore. In questi casi, adoro le produzioni giapponesi.

Edizione: steelbook
La Collector's Edition con doppio disco (BD + DVD)  è uno steelbook simile in tutto al resto della collezione. Il colore predominante è il verde con un artwork semplice e miniminalista. All’interno i dischi sono alloggiati uno per parte ed abbiamo le linguette per posizionare il flyer. Purtroppo queste edizioni doppio disco si presentano con contenuti gemelli, io avrei preferito il film su di un unico supporto, e l’altro con contenuti extra. Invece abbiamo, come da consuetudine il film su entrambi, ma con alcune variazioni:
-          Traccia originale giapponese e traccia italiana in DTS HD 2.0 (BD)
-          Traccia originale giapponese e traccia italiana in Dolby Digital (DVD)
-          Storyboard della durata di tutta la pellicola (BD + DVD)
-          Trailer (BD + DVD)
-          Intervista (3 minuti) (BD)



mercoledì 21 settembre 2016

Kiki - Consegne A Domicilio (1989)




Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 1985
Titolo originale: Majo No Takkyubin (魔女の宅急便)
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.9)
Pagina di I Check Movies
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A prima vista, questo lavoro del Maestro può sembrare minore, un po' povero. La streghetta Kiki è lontana dall'immaginario comune che possiamo avere su queste figure. E' piccola, è giovane, è buona. E come strega, non vale moltissimo, sa volare, ma addirittura non sempre. La bellezza del film sta soprattutto nella semplice poesia con cui Miyazaki ci delizia. Una storia lineare, senza nessun artefatto, che proietta Kiki in un mondo occidentale che la riconosce come strega, ma non ne resta poi così stupito. La strega, e fa quasi strano dirlo, se non tenerezza, inizia un vero e proprio percorso di formazione in cui niente viene dato per scontato. Dai poteri ai suoi rapporti con i coetanei o con gli adulti. Kiki si ritrova sola, ma costantemente aiutata nella sua crescita: non vive particolari avventure o tragedie se paragonate al resto del mondo fantastico che ogni giorno accompagna bambini o bambini mai cresciuti. Pur essendo lei l'unica protagonista, è circondata da personaggi secondari ben studiati, ognuno con una caratteristica psicologica su cui poter far affidamento, ma non solo; infatti lei stessa si imbroncia quando qualcuno le sta antipatico o non completa le sue aspettative, si disillude, si gratifica, si abbatte e cerca di rialzarsi. Senza drammi appunto, ma nella soavità di una storia simpatica e per nulla noiosa. Intimo e suggestivo. Peccato che la versione bluray, a parte essere ottima per video ed audio (DTS HD 2.0 sia per la lingua originale sia per l'italiano) non presente molti extra, anzi:

  • Ursula's painting (3 minuti)
  • Storyboard
  • Trailer

sabato 17 ottobre 2015

Il Castello Errante Di Howl (2004)


Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 2004
Titolo originale: Hauru No Ugoku Shiro (ハウルの動く城)
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (8.2)
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Beh cosa posso dire senza risultare peccaminoso nei confronti del Maestro Miyazaki? Pochissimo: riesce nell'intento di creare un connubio tra il fantastico e quella piccola vena di fantascienza (qui chiari i caratteri steampunk) che piace a tutte le persone serie. Il romanzo da cui è tratto è della occidentale Diana Wynne Jones e così, come spesso accade, anche l'ambientazione che ricorda un po' un Austria dei primi anni del secolo scorso, con l'aggiunta della magia e di quei tipicissimi temi che lo Studio Ghibli ha sempre trattato: una morale non velata che aleggia per tutto l'anime. La trasposizione è del 2004 e si ha un'opera di rinnovamento con l'utilizzo, mai prepotente, della computer grafica che muove ad esempio il Castello Errante di cui il titolo. Non mi dilungo oltre sulla tecnica utilizza, sul capolavoro delle tavole disegnate a mano, sui contrasti dei fondali nelle scene notturne e sui preziosi dettagli che coinvolgono volti dei protagonisti e paesaggi, strutturi, mezzi di trasporto. Passo quindi alla trama, senza notare le differenze con il soggetto originale (non ho letto il libro) e soffermandomi sull'audacia con cui vengono presentati i protagonisti. Sophie è sicuramente la regina di tutto quanto, l'eroina amata da famiglie, nerd dell'ultim'ora, appassionati di fiabe e semplici spettatori, ammaliati dal disegnatore giapponese. Però la trama non si limita a lei soltanto: sono continue, e mutevoli, le aggiunte di animi umani modellati sulla storia: da Howl stesso a Rapa, dalla Strega delle Lande a Calcifer, da Markl a Madam Suliman, sono tutti quanti ben caratterizzati sebbene appaiano alquanto improvvisamente, ed altrettanto repentinamente muta il loro modo di agire. Le quasi due ore di pellicola sono impegnative, di spessore e ed i numerosi cambi di registro sono un tantino difficili da seguire, eppure si resta incollati allo schermo ammaliati dalla magia ora e dalle macchine volanti dopo. Sullo sfondo, sempre quella inutile e distruttiva guerra che arriva senza motivo e senza motivo apparente cessa. Quasi a sottolinearne la bruttezza in ogni sua forma, compresa l'esistenza stessa. Forete e d'impatto la parte drammatica come quella romantica, che lo rende un film adatto a tutte le età. 
Il bluray è fenomenale: video strepitoso ed audio originale giapponese ed italiano in HD Master Audio 5.1 che lo rende ancora più prezioso come i seguenti extra:
  • Intervista a Diana Wynne Jones (7 minuti)
  • Miyazaki visita la Pixar (16 minuti)
  • La computer grafica (20 minuti)
  • Storyboard
  • trailer


lunedì 11 febbraio 2013

Ponyo Sulla Scogliera (2008)


Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 2008
Titolo originale: Gake No Ue No Ponyo (崖の上のポニョ)
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.7)
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Non nascondo il fatto di essere rimasto profondamente deluso: mi aspettavo di più da molti punti di vista. Parlo sia della trama che del concetto stesso di animazione. Partiamo dalla prima: ormai Miyazaki ricalca se stesso e ci propone un'ennesima favola dal forte contenuto ecologico moralista, senza nè cattivi veramente cattivi, nè problemi bestiali, nè buoni che siano eroi. Il nefasto cataclisma sotto forma di tsunami, non è però causato da disattenzioni umane, dal poco rispetto che possiamo avere per la natura o per il mare, da una sorta di squilibrio dettato dalla malvagità: è Ponyo stessa, tra l'altro maldestramente che causa un evento catastrofico, a mio avviso decisamente sottostimato dal regista. Eppure pochi anni prima uno tsunami ha abbattuto la Thailandia e parte dell'Asia sud orientale... Che il terremoto marino si limiti a qualche onda che accarezza strade ed automobili? Ok, che la storia deve (ma chi l'ha detto?) ad un pubblico giovane e non si deve (ma chi l'ha detto?) traumatizzarlo, però così si perde molta della verve che avrebbe potuto avere. E la "morale" quale è? Se sei un pesce e vuoi diventare un bambino stai attento che potresti creare uno squilibrio marino? Passiamo quindi all'animazione in sè: certo, è ben fatta ed in pieno stile Studio Ghibli con migliaia di disegni a matita, ma anche qui siamo al solito niente di nuovo con materiale già visto. Non è per forza una pecca, visto che squadra che vince non si cambia ed anzi lo Studio Ghibli è rimasto tra i pochi (nonostante la distribuzione di mamma Disney) a non usare la computer grafica in animazione. Complimenti a loro, anche se ad esempio non è paragonabile ai risultati visti con Toy Story 3. La versione bluray è molto ricca e ben curata con un reparto video ottimo (come praticamente sempre accade con i film d'animazione) ed un reparto audio prestante grazie alla traccia lossless. I contenuti extra sono molti e corposi. Tra parentesi al durata in minuti:

- VideoStoryBoard (dura quanto tutto il film ovvero 1 ora e 40)
- Karaoke (con trailer)
- Conferenza stampa di presentazione del tema canoro (11)
- Sessioni di registrazione del doppiaggio (25)
- Presentazione ufficiale di debutto pubblico (10)
- Intervista al regista Hayao Miyazaki (15)
- Dialogo: Suzuki Toshio - Tsuchiya Toschio (30)
- NEWS ZERO Spin-off: "Ponyo sulla scogliera" in dettaglio! Cinque artigiani geniali (49)
- Video documento: raccolta delle perle di saggezza del regista (40)
- Videoclip del tema canoro (3)

giovedì 1 settembre 2011

Nausicaa della Valle del Vento (1984)


Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 1984
Titolo originale: Kaze no tani no Naushika (風の谷のナウシカ)
Voto: 7/10 
Pagina di IMDB
Pagina di I Check Movies

C'è molto da dire, ma si rischia di cadere nel mellifluo, nello scontato, nel già letto. Poi su questo genere di anime vi è il pericolo, anche di fare le figuracce. Esiste una cerchia, neppure troppo ristretta, di affezionatissimi fan di Miyazaki che sicuramente conoscono parola per parola ogni dialogo del cartoon (si può dire cartone animato giusto?) ed hanno spulciato ogni frame della pellicola. Dubito che potranno essere clementi con me, qualora mi spingessi in qualcosa di più ardito. Io non sono un intenditore di questo materiale pur essendomi innamorato follemente di Conan, il ragazzo del futuro. Devo dire però che il mio giudizio è estremamente positivo. Parliamo di qualcosa uscito nel 1984 e ci proiettiamo in una storia di fantascienza post apocalittica che è quanto mai attuale sia sul tema dell'ecologia che su quello del pacifismo. Direi che Avatar debba ringraziare Nausicaa no? Il pianeta Terra in cui è ambientata la storia è martoriato dall'abuso che l'uomo ha fatto della tecnologia e della guerra, in epoche ormai lontane, ma continua anche adesso a vivere senza alcun tipo di armonia con al natura e con i popoli che lo abitano. L'insegnamento morale che sta alla base di tutto è talmente semplice che sembra puerile, fine a se stesso, addirittura stupido e stucchevole. Il personaggio di Nausicaa è però talmente positivo che possiamo sorvolare sulla pochezza dei dialoghi e su alcune scene violente, e farlo vedere anche ad un bambino piccolo, che riuscirà a cogliere il messaggio senza problemi. L'adulto invece proverà ad osservare le scene con un certo distacco, ma quasi in maniera subliminale noterà l'utilizzo di energie rinnovabili (quella eolica), la paura del diverso (gli insetti e le piante velenose non sono esseri malvagi sebbene temibili), la fiducia nel chi compie buone azioni (la principessa è amata e rispettata da tutti, non temuta) e così via. Il mondo creato, è un mix di post moderno con civiltà di stampo medievali (principesse, castelli) con una spruzzatina di steampunk. I personaggi sono ben definiti, ed oltre Nausicaa che incarna la bontà della fanciullezza, abbiamo la Regina di Tolmekia che tra alti e bassi è decisamente negativa , e Lord Yupa molti simile al concetto di Grillo Parlante influenzato da Yoda. Abbiamo quindi molti ingredienti di notevole importanza che formano un'opera degna di molti complimenti.

domenica 19 luglio 2009

Alexander Key - L'Incredibile Ondata - Conan, Il Ragazzo Del Futuro




Autore: Alexander Key
Anno: 1970
Titolo originale: The Incredble Tide
Voto: 1/5
Pagine: 80
Pagina di Anobii

Trama del libro e quarta di copertina:

In un periodo di poco successivo alla terza guerra mondiale, sono molto poche le persone sopravvissute al disastro. Solo nell'isola di High Harbor gli abitanti hanno rinunciato ai pericoli di uno sviluppo sfrenato, tornando di fatto a un'epoca quasi preindustriale. Conan, un ragazzo sopravvissuto alla catastrofe che vive da anni solo su un isolotto deserto, è stato aiutato nei momenti più difficili da una "voce" ed ha forgiato il suo corpo vivendo come un selvaggio. Viene un giorno in contatto con una spedizione di ricerca proveniente da Industria, una città-stato abitata dalla maggior parte dei sopravvissuti ed organizzata in una futuristica e distopica società "illuminata". La voce suggerisce al ragazzo di unirsi a loro, e viene così condotto ad Industria. Qui Conan ritrova Briac Roa, da lui conosciuto come "il Maestro", un grande scienziato dotato di poteri telepatici, che si nasconde sull'isola sotto le mentite spoglie del burbero Patch. La storia si sviluppa quindi in un intreccio che lega l'isola di High Harbor, Industria e la lotta dello scienziato e di Conan per raggiungere Lana, nipote di Briac Roa ed amica d'infanzia di Conan, anch'essa dotata di potenti poteri telepatici, ad High Harbor per compiere il proprio destino.