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lunedì 21 novembre 2022

Quando C'Era Marnie (2014)

 
Regia: Hiromasa Yonebayashi
Anno: 2014
Titolo originale: Omoide No Mani (思い出のマーニー)
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (7.7)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Lo so, lo so, a voi vi piace sta roba. E già il fatto di definirla "roba" è offensivo, vero?
Ma io dopo che ne ho visti ben tanti ed alcuni mi son pure piaciuti, vi chiedo "con permesso" la possibilità di poter giudicare almeno quest'opera in negativo. Innanzitutto, credo che Cannarsi, colui che gestisce il doppiaggio, sia o sia stato un raccomandato. No, non conosco la lingua giapponese e no, non saprei fare il suo lavoro. ma sentire parlare i personaggi in questa maniera datata e distante non fa di loro persone ganze (sic). Stuccano notevolmente, o al quanto, come dir si voglia. Sentirli parlare fa davvero pena. E questa è una. Un'altra cosa è che il romanzo originale inglese, forse troppo datato (del 67) per un riadattamento del genere, in cui io ho trovato odiosa sia la protagonista Anna (specialmente quando senza motivo bullizza una ragazza grassa) che questa Marnie, tutta pippirilla ed aristocratica, oltre che bionda. E' una "roba" troppo tradizionale per i mie gusti e quindi irritante se abbinato appunto a quel tipo di doppiaggio.

Edizione: steelbook (bluray + DVD)

La Collector's Edition con cui vengono presentati questi lavori dello Studio Ghibli presenta un colore monocromatico (azzurro in questo caso) e delle figure di stampo minimalista sia sul fronte che sul retro. Anche i dischi contenuti (un DVD ed un bluray) riportano il solito colore dello steelbook, ma con diversi disegni. Su entrambi abbiamo il film e la doppia traccia audio (originale giapponese ed italiana) in un caso Dolby Digital 2.0 e nell'altro DTS-HD Master Audio sempre stereo. L'altra differenza sta nei contenuti:

  • Storyboard
  • Dietro le quinte (42 minuti)
  • Trailer e spot
     

lunedì 20 giugno 2022

Conan Il Ragazzo Del Futuro [Stagione 1]

 
Anno: 1978
Titolo originale: Mirai Shonen Konan (未来少年コナン)
Numero episodi: 26
Stagione: 1
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Ho sempre avuto un debole per questo "cartone animato". Anche da prima di sapere che il regista fosse un certo Miyazaki. E, ma questo è ovvio, prima di leggere il decisamente pessimo libro da cui è stata presa ispirazione. D'altra parte, Conan, per i nati negli anni setta ed ottanta, che hanno potuto vederlo fin dalla sua prima messa in onda in Italia, penso sia stato un prodotto sui generis, differente da tutti gli altri. Ho sempre amato sia la fantascienza, che le avventure, veramente facile per un ragazzino: qui si riesce a creare un connubio tra i due generi ed a legarli in maniera poetica con una visione ed un messaggio di stampo ecologista. Anche guardandolo adesso, presente su Prime Video con la traccia audio italiana originale della prima edizione, ti rendi conto che pur nella sua semplicità i temi riportati allo spettatore non sono infilati per allungare la trama, ma una costante indissolubile con la storia stessa. E Lana risulta sempre amorevole, così come Conan giusto, Jimpsy scapestrato e così via. Un vero piacere rivedere tutti gli episodi anche da grande.

martedì 7 settembre 2021

Pioggia Di Ricordi (1991)

 
Regia: Isao Takahata
Anno: 1991
Titolo originale: Omohide Poro Poro (おもひでぽろぽろ)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.6)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Lavoro di animazione davvero inusuale sia in ambito generico per quanto riguarda gli anime, sia propriamente per lo Studio Ghibli. Si tratta di un elegantissimo spezzone drammatico la cui originalità è dovuta sia al tema trattato che alla protagonista. Taeko infatti è una donna, ancora giovane (non arriva neppure a trent'anni), ma single che si adopera per una vacanza in campagna in cui sarà inondati dai ricordi che la vedevano bambina.  Non ci sono parti fantastiche o sovrannaturali, la storia raccontata è realistica e moderna, ovviamente con punte molto alte di nostalgia e quel tocco romantico sul passato e la vita vissuta negli anni più giovani, che fa sempre un po' di tenerezza. E' volutamente indirizzato ad un pubblico adulto e questo risulta vincente dall'inizio alla fine.Bella la contrapposizione stilistica tra i flashback ambientati negli anni sessanta, maggiormente stilizzati ed a pastello, ed il "presente" della storia (primi anni ottanta) in cui si notano maggiori dettagli ed una scala di colori davvero più ampia. Guardarlo fa bene agli occhi ed alla mente, risulta piacevole non soltanto per la trama semplice seppur malinconica, ma anche per la dovizia generale con cui vengono trattati personaggi, paesaggi, abitazioni ed oggetti. Riempie davvero ogni cosa.

Edizione: steelbook
Versione con doppio disco, DVD e bluray e custodia metallica steelbook. Traccia audio doppia, giapponese e italiana ed i seguenti extra:
  • Storyboard (1 ora e 53 minuti)
  • Trailer & Spot

mercoledì 24 marzo 2021

Kyashan - La rinascita (2004)

 

Regia: Kazuaki Kiriya
Anno: 2004
Titolo originale: Casshern (キャシャーン)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.1)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Non c'ho capito praticamente nulla. Non ho mai visto la serie animata degli anni settanta a cui si ispira. Non solo si ispira, si fonde, in live action misto a tecniche da disegno, che possono sembrare strane, ma mi hanno colpito in maniera più che positiva. Mi è piaciuto anche, al netto della mia ignoranza sulla trama originale, il mondo fantascientifico e distopico che ne viene fuori: cupo, tecnologico a modo suo quasi ad accarezzare lo steampunk, inquinato, in guerra costante. Elementi davvero interessanti così come anche quelli più abusati, ma sempre in voga, come i robot utilizzati per schiacciare l'umanità o gli stessi scienziati al servizio di una medicina sempre più audace per salvarci dalla morte e per allungare la vita. Grazie anche ai numerosi extra che mi hanno fatto conoscere questo modo vedo però che la storia in oggetto della pellicola si discosta abbastanza nettamente da quella originale, prendendo sì alcuni elementi, ma togliendone altri e sostituendoli. Insomma, la sceneggiatura si limita a prendere spunto: purtroppo ho fato davvero fatica a comprenderne la linearità ed il susseguirsi dei fatti. I temi non sono però da sottovalutare. I dialoghi sono gestiti da quel Cannarsi, non sempre apprezzato per una sorta di utilizzo di termini arcaici, epici e molte volte inadatti. In questo contesto, da ignorante in materia, sono sì fastidiosi, ma possono anche starci. Tecnicamente, nonostante sia palese il budget non all'altezza delle grandi produzioni, gli effetti visivi, con anche scelte cromatiche differenti ed utilizzo incessante del disegno (misto a CGI?) in pieno contrasto con le parte girate live. Il risultato a mio avviso è molto originale e piacevole. La colonna sonora è decisamente grandiosa nella sua epicità.

Edizione: bluray
Qualità davvero eccellente sia per il video che per la traccia audio in DTS HD MA 5.1 e numerosi extra:
  • Interviste al cast (34 minuti)
  • Scene tagliate con il commento del regista (13 minuti)
  • La serie animata (trailer, schede testuali sui personaggi, galleria fotografica, sigla di testa)
  • 2 trailer, 1 teaser, 1 spot TV
  • Poster
  • Galleria fotografica

mercoledì 7 ottobre 2020

La Ricompensa Del Gatto (2002)

 

Regia: Hiroyuki Morita

Anno: 2002

Titolo originale: Neko No Ongaeshi (猫の恩返し)

Voto e recensione: 4/10

Pagina di IMDB (7.2)

Pagina di I Check Movies

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Film:

Una specie di spinoff de I Sospiri Del Mio Cuore, sempre ad opera dello Studio Ghibli. Secondo me abbastanza infantile e davvero meno intenso di tanti altri prodotti di questo genere. Non manca certo la leggerezza di stampo simpatico adolescenziale con cui viene affrontata l'avventura del caso, ma non fa breccia. Spensierato eppure non divertente in questa sorta di viaggio introspettivo che la ragazza intraprende in un mondo fantastico abitato da gatti. Romanticismo ed avventura, molte scene d'azione, ma si perde un po' del fattore psicologico che negli anni ha caratterizzato i lavori dello Studio Ghibli: qui i personaggi non sono moto ben curati. Non mi esprimo sui disegni in quanto incompetente totale, ma questi mi sembrano in linea con il passato e ben curati.

Edizione: steelbook (bluray + DVD)
La Collector's Edition con cui vengono presentati questi lavori dello Studio Ghibli presenta un colore monocromatico (azzurro in questo caso) e delle figure di stampo minimalista sia sul fronte che sul retro. Anche i dischi contenuti (un DVD ed un bluray) riportano il solito colore dello steelbook, ma con diversi disegni. Su entrambi abbiamo il film e la doppia traccia audio (originale giapponese ed italiana) in un caso Dolby Digital 2.0 e nell'altro DTS-HD Master Audio sempre stereo. L'altra differenza sta nei contenuti:
- le origini del film (34 minuti)
- storyboard
- trailer e spot

lunedì 27 aprile 2020

Your Name. (2016)




Regia: Makoto Shinkai
Anno: 2016
Titolo originale: Kimi No Na Wa (君の名は。)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (8.4)
Pagina di I Check Movies
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Your Name. è delicato. Troppo secondo me e non mi sento di esaltarlo positivamente come invece è avvenuto un po' da tutti i lati. Freschezza e novità ci sono, è innegabile e devo dire che anche la trama ha un che di accattivante, ma il ritmo è quasi insostenibile. Passano circa cinquanta minuti (vado a memoria) prima che si delinei un qualcosa che possa avere il classico effetto WOW, ma mentre sei lì che attendi quindi un cambio di marcia o magari un colpo di scena o anche una sorta di spiegazione scientifica, ti accorgi che arriverà con difficoltà. Non è che ci debba essere lo spiegone finale, ma come anticipato inizialmente ogni movimento avviene in maniera delicata. Forse un po' troppo giapponese diciamo, con alcune situazioni enfatizzate dall'imbarazzo dei timidi e goffi protagonisti. Ok, è una storia in cui gli eroi non esistono e non devono essere neanche immaginati, ma se da un lato si calca la mano su di una specie di romanticismo adolescenziale, dall'altro si vanno a perdere alcuni valori di stampo fantascientifico (o fantastico) che stanno alla base della trama. Con questo non voglio dire che non mi sia piaciuto, anzi neanche sono stato a menzionare i disegni ed i dettagli grafici perchè do per scontato che tutti li apprezzino, ma credevo di aspettarmi qualcosa di più completo o audace. O forse soltanto di diverso.

venerdì 24 aprile 2020

La Città Incantata (2001)




Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 2001
Titolo originale: Sen To Chihiro No Kamikakushi (千と千尋の神隠し)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.6)
Pagina di I Check Movies
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Nonostante da molti sia considerata l'opera magna del Maestro Miyazaki io le preferisco altri lavori del suo periodo anni ottanta come Laputa e Nausikaa. La fantastica e sorprendente trama ricamata attorno a La Città Incantata, però, proprio come suggerisce il nome italiano, è davvero un qualcosa di incantevole, affrontato dalla giovane protagonista che si vede proiettata (e noi con lei) in un mondo magico e bislacco, in cui dovrà affrontare un percorso di crescita. Un posto ideale per la bambina: Miyazaki utilizza spesso come protagonisti i giovanissimi, ed anche in questo caso il soggetto principale è una figura femminile; gli adulti fanno quasi sempre parte del contorno. Non perchè le sue storie siano indirizzate solo ad un pubblico pre adolescenziale, anzi, perchè nella sua visione del mondo, gli adulti hanno da imparare da questi, palesemente più genuini rispetto a loro. Del resto il mondo è governato dagli adulti, che non lo hanno certo reso il migliore possibile. Così, possiamo rifugiarci nella magia o nella natura per riscoprire le bellezze della vita. Ne La Città Incantata restano l'armonia e la delicatezza viste in opere passate si sommano qui a messaggi relativi la deriva del mondo adulto. La protagonista infatti inizialmente è stucchevolmente timorosa di attraversare un tunnel apparentemente innocuo, così come è diffidente nel sedersi al banchetto incustodito e pranzare. Una paura che verrà berrà meno durante la sua crescita all'interno di un mondo magico che non è per niente amichevole o disegnato esclusivamente per l'infanzia. Se non si lavora non si hanno diritti, i contratti sono una sorta di maledizione, se si accetta più di quanto si necessita è possibile finire veramente male. Gli elementi presenti in questa spettacolare pellicola sono moltissimi ed affascinano ad ogni ripresa.

mercoledì 22 aprile 2020

Neon Genesis Evangelion: The End Of Evangelion (1997)




Regia: Hideaki Anno, Kazuya Tsurumaki
Anno: 1997
Titolo originale: Shin Seiki Evangerion Gekijō-ban: Air/Magokoro O, Kimi Ni (新世紀エヴァンゲリオン劇場版 Air/まごころを、君に)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.1)
Pagina di I Check Movies
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Mega strippata finalmente, dopo il praticamente inutile riassuntone ecco gli episodi 25 e 26 alternativi a quelli della serie. Questa ho volta sono riuscito a rivivere le belle sensazioni provate nella seconda parte dell'anime originale. Non sono tra i fan sfegatati di questo franchise, quindi onestamente il vecchio finale non mi ha fatto ribrezzo così come non mi ha stupito positivamente. Stessa cosa per questa versione alternativa che ho comunque apprezzato anche se nel capitolo 26 abbiamo troppi ragionamenti che ok lo rendono epico, ma stroncano abbastanza il ritmo, essendo un film. C'è da dire che la trama è completamente legata a tutto ciò che è accaduto nella seria, quindi è possibile consigliarlo a chi ne è a digiuno. E nemmeno può pensare di capisci qualcosa guardando il Death & Rebirth. La storia e le sottotrame sono troppo complesse ed elaborate. Per quanto mi riguarda nonostante sia stato a secco di memoria riguardante tutti gli avvenimenti passati, sono riuscito a godermelo totalmente. Ed è un film davvero ben fatto e riuscito.

domenica 19 aprile 2020

Neon Genesis Evangelion: Death(true)² (1997)


Regia: Hideaki Anno:
Anno: 1997
Titolo originale: Shin Seiki Evangerion Gekijō-ban: DEATH & REBIRTH Shi To shinsei(新世紀エヴァンゲリオン 劇場版 DEATH & REBIRTH 死ト新生)
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (7.5)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon Death & Rebirth 

Che casino. Non ci ho capito niente e continuo a non capirci proprio nulla. Partiamo dall'unica cosa certe: Neon Genesis Evangelion sono riuscito a vederlo, con discreto piacere diverso tempo fa con i suoi 26 episodi in crescendo. Adesso mi son voluto avvicinare i film, terminato il clamore della loro presenza su Netflix con il nuovo doppiaggio curato da Cannarsi. Sono partito, dopo aver studiato un po' in rete con questo Death(true)². Perchè di film ce ne sono ben due. Anzi, sarebbero di più ed in varie vesti, ma per non complicare le cose utilizziamo solo quelli presenti su Netflix. Questo appunto, e The End Of Evangelion che guarderò a breve. Il primo è una sorta di maxi riassunto fatto di merda secondo me, con spezzoni ripresi dalla serie per la sua quasi totalità. E' vero che l'ho vista diverso tempo fa, ma neanche è passato un secolo, eppure con questo montaggio non è cambiato molto a livello della mia memoria. Anzi, lo ho trovato molto confusionario. E' ovvio però che comprimere in sessanta minuti tutti quegli episodi non sia stato semplice, quindi facciamo che la colpa è anche mia che mi aspettavo un qualcosa di più lineare. Da quello che ho capito, originariamente sarebbe stato Death & Rebirth, con la prima parte riassuntiva come ho già spiegato, e la seconda  riguardante invece i nuovi capitoli 25 e 26. Che saranno presenti in The End, seguendo però un'altra trama. E' così? Boh, resto dubbioso.

giovedì 16 aprile 2020

Princess Mononoke (1997)


Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 1997
Titolo originale: Mononoke-Hime (もののけ姫)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.4)
Pagina di I Check Movies
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Anche La Principessa Mononoke è una di quelle opere che colpisce vivamente nel segno. La differenza tra Hayao Miyazaki e il resto del mondo non sta soltanto nei disegni. Cioè fermi, la tecnica e sorprendente, si tratta di disegno a mano: soltanto cinque minuti complessivi sono di computer grafica per armonizzare alcuni passaggi e fotogrammi e soltanto dieci minuti totali risultano colorati digitalmente contro il resto che è avvenuto in maniera tradizionale. Ma di queste cose è inutile che ne parli io, sarebbe come se mi improvvisassi virologo. Ciò che maggiormente contraddistingue il Maestro dagli altri sta soprattutto nel soggetto e nella sceneggiatura che sceglie per i suoi lavori. Qui gioca "facile" essendo entrambi gli aspetti, oltre che la regia, gestiti da lui stesso. E cosa colpisce? Sempre quella costante naturalistica che è alla base di molti suoi lavori. Ma non è un'alzata di bandiera stucchevole, smielata, moralista. Riesce a toccarla di grazia, sempre. Come le maledette calciate da Pirlo. Inserisce elementi fantastici, qui con estrema prepotenza, in un contesto storico colmo di cambiamenti , di lotte, di potere. I buoni non sempre sono buoni a tutti i costi, così come i cattivi. Le vittime, allo stesso modo, risultano realistiche e si muovono in sincronia con il contesto. Il Giusto però ha una visione più accurata, pacata ed attenta. Ma anche tra tutti i personaggi che inserisce c'è sempre un non personaggio che spicca più in alto di tutti: la natura sublime. I suoi sono inni per Lei. Per questo sfondo sempre presente dietro le gesta di uomini o mostri o fantasmi. Mi sono guardato questo splendido film animato su Netflix. Dopo mezzora tra dio lupo, dio cinghiale e dio bestia, sembrava di essere all'interno di una commedia teatrale toscana ambientata a frittole. Ho tolto quindi la traccia italiana e passato ai sottotitoli, ovviamente non per l'assonanza alle bestemmie, ma perchè i dialoghi curati da Cannari sono davvero penosi e antiestetici. #freeghibli

giovedì 9 aprile 2020

Laputa - Castello Nel Cielo (1986)




Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 1986
Titolo originale: Tenku No Shiro Rapyuta (天空の城ラピュタ)
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (8.0)
Pagina di I Check Movies
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Il primo lavoro ufficiale dello Studio Ghibli (Nausicaa è stato creato prima della sua fondazione) ha con sè quel fascino di quelle produzioni anni ottanta di Miyazaki che mi riempiono il cuore di gioia. Un po' mi riporta alla mente anche Conan Il Ragazzo Del Futuro: c'è sempre quell'aria sorprendentemente fantascientifica con un occhio di riguardo all'avventura ed alla natura. Perchè le storie non necessariamente debbano essere complesse ed articolate con numerosi colpi di scena per poter essere apprezzate dal pubblico. Qui abbiamo un qualcosa di davvero semplice, ma potenzialmente devastante, sia come immagini che colori, impreziosito da personaggi simpatici e mai stucchevoli. Lo spazio rilegato all'avventura ed all'azione è veramente ampio, ma non sterile, la descrizione del soggetto quindi avviene per trasporto, la trama si muove da sola e ci delizia con macchine volanti, robot, pirati, militari e le magie della natura. Non abbiamo una morale toccante e fiabesca, un qualcosa di leggiadro come in altri cartoni futuri, ma il messaggio di fondo è ugualmente chiaro. E con questi disegni e tale inventiva, puoi fare veramente di tutto. L'edizione presente su Netflix è quella della seconda edizione e che ha quindi il nome semplificato in Il Castello Nel Cielo ed il secondo doppiaggio del 2003.

venerdì 27 marzo 2020

Altered Carbon: Resleeved (2020)


Regia: Takeru Nakajima, Yoshiyuki Okada
Anno: 2020
Titolo originale: Altered Carbon: Resleeved
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.6)
Pagina di I Check Movies

C'è chi parla di spin-off, a me piace più l'idea di anime apocrifo. La base è sempre l'universo creato da Richard K. Morgan con la sua trilogia dedicata a Takeshi Kovacs, ma la storia è a sè stante e si colloca prima degli avvenimenti appena visti con la seconda stagione della serie TV. E' apprezzabile da cui risulta a digiuno? Secondo me no. Troppo breve, troppo concentrato sull'azione: se escludiamo il veloce incipit la spiegazione del mondo in cui è ambientato il tutto, risulta decisamente povera. E' un prodotto che non mi dispiace, perchè adoro il soggetto, e sebbene le trasposizioni si discostino dall'originale dei romanzi, ho piacere nel seguirle. Dall'anime però mi aspettavo qualcosa di più in termini di scenografia. Sapevo che la trama sarebbe stata terra terra (e lo è a tutti gli effetti), ma l'ambientazione è quasi totalmente concentrata in luoghi chiusi anche spaziosi. Poco si vede di esterno pur avendo apprezzato il ninja hi tech ed il ritmo altissimo in cui si sviluppa il plot narrativo. Graficamente quasi tutto ok, anche se si nota un certo effetto "pattinamento" quando i personaggi si muovono nei confronti dello sfondo o del piano su cui camminano, un po' come avveniva con i vecchi giochi Fifa rispetto ai Pro Evolution Soccer per intenderci. Quasi sicuramente avremo almeno un secondo anime, visto che il finale lascia aperto lo spazio ad altre avventure.

mercoledì 6 novembre 2019

Kengan Ashura [Stagione 2]




Anno: 2019
Titolo originale: Kengan Ashura (ケンガンアシュラ)
Stagione:2
Numero episodi: 12
 
Dopo aver visto tutta d'un fiato la prima stagione (che sarebbe la prima parte), altrettanto velocemente proseguo con questi altri 12 episodi. Giapponesate non troppo pesanti, ma il sistema è sempre il solito. Proseguono quindi gli scontri di questo misterioso torneo di lotta a cui partecipano campioni da tutto il mondo (la maggior parte asiatici ovviamente) assoldati dalle più grandi multinazionali nipponiche. I combattenti sono soltanto degli strumenti, i giochi di potere riguardano essenzialmente il controllo e gli affari dell'alta finanza. Questa seconda fase del torneo risulta ancora più ripetitiva con la voce fuori campo che spiega in maniera colorita le doti dei singoli lottatori e questi che si muovono all'interno dell'arena in stile Holly e Benji. Ovvero con azioni infinite, pensieri ad alta voce che durano minuti interi, rocamboleschi cambi di ritmo e vittorie inaspettate (insomma). E siamo solo alla seconda fase, credo che ci saranno minimo altre due stagioni.

martedì 6 agosto 2019

Kengan Ashura [Stagione 1]




Anno: 2019
Titolo originale: Kengan Ashura (ケンガンアシュラ)
Stagione: 1
Numero episodi: 12

Non so pechè lo ho iniziato e guardato tutto d'un fiato, in una notte. Non avevo sonno. Maledetto caffè shakerato. Tra l'altro neanche sono una amante degli anime, tanto da dire che aspettavo questa uscita basata sull'omonimo manga. La cosa che posso dire per certo è che i 12 episodi sono soltanto una prima parte. Manca la seconda. Esiste almeno nel manga originale? O magari una terza? Perchè la storia, quasi un videogioco con avversari sempre più forti, è incentrata su di un campionato di combattimenti ad eliminazione diretta. Siamo arrivati che praticamente si vede ogni incontro, non solo quelli del personaggio principale e gli sfidanti non sono ancora arrivati agli ottavi di finale. Insomma pare lunghetto se non tagliano qualcosa. Chissà se quando uscirà la seconda parte ne sarò a conoscenza.

martedì 21 novembre 2017

I Sospiri Del Mio Cuore (1995)




Regia: Yoshifumi Kondo
Anno: 1995
Titolo originale: Mimi O Sumaseba (耳をすませば)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (8.0)
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Film:
Ero partito assai titubante, la storia è diabetica, romanticismo adolescenziale raccontato con la grazia orientale. Anche troppo per i miei gusti. Proseguendo ci si può affezionare ai personaggi ed alla semplicissima storia a lieto fine, che non ha apici elevati, ma tutto sommato neanche sviolinate troppo accentuate. Si guarda bene, essenzialmente per il disegno ed il realismo delle situazioni (il babbo che accende la sigaretta e tappa il fumo con la mano per non disturbare la mamma) che vengono rappresentate. Sogni, amori e speranze di vita quotidiana, colonna sonora ai limiti dell'imbarazzo soprattutto quando cantata in italiano. Mai imbarazzante come la traduzione dei dialoghi in tardo ottocentesco. Un minimo di flessibilità linguistica abbiatela per favore. Non fosse stato un prodotto dello Studio Ghibli, probabilmente se lo sarebbero cacati in meno, me compreso.


Edizione: steelbook (bluray + DVD)
Collector's Edition dal colore monocromatico sul giallino quasi oro e artwork minimal. All'interno due dischi: DVD e BD. Il secondo è quello che merita maggiore attenzione, impeccabile sia il video che l'audio (traccia italiana in DTS HD MA). Gli extra sono:
  • Le scenografie (5 minuti)
  • Transazioni pittoriche (35 minuti)
  • Trailer promozionali (10 minuti)



domenica 12 novembre 2017

I Racconti Di Terramare (2006)




Regia: Goro Miyazaki
Anno: 2006
Titolo originale: Gedo Senki (ゲド戦記)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.5)
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Film:
E' carinuccio, ma non all'altezza di altri film marcati Studio Ghibli. Sulla poltrona del regista siede Goro, figlio del maestro Hayao, ma non ho le basi per stabilire quanto, al suo primo lavoro, non sia all'altezza di grandi opere, o quanto i primi quattro romanzi del Ciclo di Earthsea, che traspone, siano complicati e difficilmente trasbordabili cinematograficamente. Il fantasy come risaputo non mi stuzzica molto, ma c'è da dire che la componente qui presente non è pesante o dannosa ai fini della godibilità. Anzi, come storia, abbiamo una buona avventura, interessante in più di una parte. Peccato però la lentezza in determinate scene e la poca chiarezza del "perchè" di fondo, con un finale ai limiti dello sbrigativo. Anche i personaggi principali restano un po' appesi e strozzati senza mai incarnare realmente la figura di eroe o antieroe. Forse per apprezzarlo pienamente c'è da esserci un po' più dentro.

Edizione: steelbook (bluray + DVD)
Collector's Edition dal colore monocromatico sul giallino verde e artwork minimal. All'interno due dischi: un bluray ed un DVD che differiscono oltre che per qualità audio video anche per i contenuti extra, presenti quasi esclusivamente nel BD ch ha pure per la nostra lingua traccia in DTS HD MA. I contenuti speciali sono:

  • Trailer (presente sia su DVD che su BD)
  • Storyboard (1 ora e 55 minuti)
  • Speciale sulla colonna sonora (1 ora)
  • Dietro i microfoni (48 minuti)

venerdì 16 giugno 2017

Porco Rosso (1992)


Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 1992
Titolo originale: Kurenai No Buta (紅の豚)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.8)
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Film:
Ehh la poesia di Miyazaki... Spesso quando si tratti di un’opera dello Studio Ghibli o del Maestro nello specifico, utilizzo il termine “poesia”. Perchè è proprio di questo che si tratta. E Porco Rosso, storia occidentalissima, ambientata nell’Adriatico e di una sorprendente italianità è proprio sinonimo di maestria e leggiadria. Quel tocco asiatico che incontra l’occidente: un mix davvero elegante che determina il marchio di fabbrica di molte sue opere. La guerra vissuta come ricordo, come sottofondo del presente, come timore del futuro, ma una guerra che non è assolutamente il tema principale. Quello semmai è l’avventura, la libertà del volo, l’eroismo di chi pilota gli idrovolanti, e raccoglie i lati positivi di chi svetta nei cieli e di chi solca i mari. Pirati e cacciatori di taglie, donne innamorate e ragazzine piene di verve, il mare limpido ed il cielo terso: con tutto questo vive Porco Rosso, vittima di un non meglio precisato incantesimo che lo ha reso veramente un maiale. Una storia che ci riporta indietro negli anni e ci fa rivivere avventure passate, lette nei libri per ragazzi, di quelle che ti riempiono il cuore. In questi casi, adoro le produzioni giapponesi.

Edizione: steelbook
La Collector's Edition con doppio disco (BD + DVD)  è uno steelbook simile in tutto al resto della collezione. Il colore predominante è il verde con un artwork semplice e miniminalista. All’interno i dischi sono alloggiati uno per parte ed abbiamo le linguette per posizionare il flyer. Purtroppo queste edizioni doppio disco si presentano con contenuti gemelli, io avrei preferito il film su di un unico supporto, e l’altro con contenuti extra. Invece abbiamo, come da consuetudine il film su entrambi, ma con alcune variazioni:
-          Traccia originale giapponese e traccia italiana in DTS HD 2.0 (BD)
-          Traccia originale giapponese e traccia italiana in Dolby Digital (DVD)
-          Storyboard della durata di tutta la pellicola (BD + DVD)
-          Trailer (BD + DVD)
-          Intervista (3 minuti) (BD)



lunedì 1 maggio 2017

Pom Poko (1994)




Regia: Isao Takahata
Anno: 1994
Titolo originale: Heisei Tanuki Gassen Ponpoko (平成狸合戰ぽんぽこ)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.4)
Pagina di I Check Movies
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Film:
 Pom Poko è un film decisamente particolare, forse più unico che raro, dello Studio Ghibli. Non mi è piaciuto particolarmente, anzi la trama l'ho trovata decisamente noiosa, però la narrazione mi ha più volte scombussolato, non riuscendo ad inquadrarlo bene: le fiabesche tradizioni giapponesi mescolate ad una particolare e cinica violenza di fondo, con un il solito messaggio ambientalista che però sorprende un tantino e sopratutto spiazza. Anche l'idea di ambientare le vicende fantastiche, con creature (tanuki) dai poteri magici, nel Giappone moderno ed industrializzato "sporca" la veste grafica che ci potremmo aspettare, rendendo la pellicola molto varie a seconda delle scene descritte. La voce narrante ci introduce gran parte degli avvenimenti e lega tra loro situazioni alcune volte ripetitive ed altre volte ben distaccate. Pur mancando la poesia che contraddistingue alcuni lavori, forse la maggior parte, dello Studio Ghibli, questo film di animazione riesce, almeno nelle parti finali ad essere piacevole, anche se inconcludente.

Edizione: steelbook (bluray + DVD)
La Collector's Edition con cui vengono presentati questi lavori dello Studio Ghibli presenta un colore monocromatico (arancio in questo caso) e delle figure di stampo minimalista sia sul fronte che sul retro. E' presente il foglietto illustrativo che può essere tolto senza problemi e adagiato all'interno della custodia. Anche i dischi contenuti (un DVD ed un bluray) riportano il solito colore dello steelbook, ma con diversi disegni. Su entrambi abbiamo il film e la doppia traccia audio (originale giapponese ed italiana) in un caso Dolby Digital 2.0 e nell'altro DTS-HD Master Audio sempre stereo. L'altra differenza sta nei contenuti:

  • Storyboard
  • Spot TV (solo per il bluray) 

martedì 7 marzo 2017

Ghost In The Shell Arise: Border 4 - Ghost Stands Alone (2015)

Regia: Kazuchika Kise
Anno: 2015
Titolo originale: Kōkaku Kidōtai Araizu -Gōsuto In Za Sheru (攻殻機動隊ARISE -GHOST IN THE SHELL)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.4)
Pagina di I Check Movies 
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Quarto capitolo, anzi Border, di Arise, E beh, ho sempre un debole per Ghost In The Shell... è innegabile. La storia però è molto caotica, frammentata e piena di congetture o teorie non proprio semplici da capire. Neanche se non si è a digiuno del tema trattato. Se da una parte abbiamo la solita sublime presenza grafica che attira, dall'altra c'è una trama che ricuce e completa i border precedenti, ma che sotto sotto non aggiunge molte cose nuove. La squadra adesso oltre ad essere al completo è affiata e lotta per unico ideale, prende forma e dà così il via alle avventure future. Molto interessanti, e èure qui mi si colpisce al cuore, i richiami a Il Mago Di Oz che deh, la fanno prendere veramente bene. Da quel che so pare che debba esserci un ulteriore Border, ma ancora non uscito in italiano, chissà se arriverà prima o poi. Penso di sì, dopo magari il successo che avrà la trasposizione cinematografica, speriamo bene.

sabato 24 dicembre 2016

Ken Il Guerriero - La Leggenda Del Vero Salvatore (2008)




Regia: Takahiro Imamura
Anno: 2008
Titolo originale:Shin Kyuseishu Densetsu Hokuto No Ken - Kenshiro Den ZERO (北斗の拳 ケンシロウ伝)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.9)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (Ken Il Guerriero - La Leggenda [5 DVD])

Finisce con questo la serie di OAV per Ken La Leggenda: sicuramente questo è il "vangelo" più atipico rispetto agli altri, ma anche il più mistico. Il preludio ci mostra Ken e Julia che si sposano e parte così un flashback che ci riporta a quando il Guerriero è stato sconfitto da Shin. Mi piace questa sorta di prequel narrativo che mostra la sua nascita come Salvatore. La storia raccontata può sembrare uno dei tanti episodi visti durante la serie, ma è importante per comprendere il personaggio e la sua riuscita nello sconfiggere avversari anche più forti di lui. Il carattere di Kenshiro viene fuori proprio durante questi avvenimenti e si mostra anche a lui stesso, finalmente cosciente del proprio destino. Come scelta conclusiva direi che è stata ottima. Gli extra del disco sono:
  • 5 trailer
  • Speciale sul matrimonio di Ken e Julia (1 ora e 6 minuti)