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martedì 1 aprile 2025

Ghiblification

 

Il Diluvio di Facce Ghibli e l’Inarrestabile Corsa all’Appiattimento Digitale

Ormai ci siamo dentro fino al collo: apri un social qualsiasi e vieni sommerso da un’orda di facce trasformate in personaggi da cartone animato. Tutti, ma proprio tutti, sembrano essere diventati protagonisti di un film dello Studio Ghibli, con occhi luccicanti e fondali bucolici da sogno. Il problema? Questo trend è ormai ovunque, talmente diffuso che persino il mio frigorifero potrebbe decidere di presentarsi con un filtro anime mentre cerco di prendere un succhino. 

E ovviamente non ho potuto fare a meno di provarlo anch’io. Perché sì, è una moda un po’ scocciante, ma è anche maledettamente divertente.

Benvenuti nell’era del Ghibli-fication selvaggio

Non fraintendetemi, il fascino di vedere la propria faccia trasformata in un’illustrazione d’autore è innegabile. Ti senti un po’ come quei due quando scoprono Totoro per la prima volta: un mondo magico e affascinante che ti fa sorridere… fino a quando non realizzi che ogni singola persona sui social ha incontrato lo stesso Coso e ora siamo circondati da cloni digitali con la medesima espressione sognante.. Un esercito di copie che avanzano inesorabili, pronti a riempire le bacheche con versioni alternative di se stessi.

E non finisce qui: perché limitarsi allo stile Ghibli quando puoi diventare un personaggio Disney, un Simpson, un supereroe Marvel o persino una versione animata di te stesso nel peggior stile generato dall’intelligenza artificiale? Il tutto mentre gigabyte di dati personali vengono allegramente ceduti a qualche misteriosa startup, che nel frattempo si sta costruendo un database mondiale di volti, magari per scopi “innocui” (forse).

IA: salverà il mondo o ci trasformerà tutti in adesivi?

Quando ci hanno promesso che l’intelligenza artificiale avrebbe migliorato l’umanità, l’idea era un tantino più ambiziosa di "trasformare ogni selfie in un cartone animato". E invece eccoci qui, a usare il più grande balzo tecnologico del secolo per giocare a fare i protagonisti di un film animato. Diciamo che se Skynet deciderà di sterminarci tutti, un po’ ce la saremo cercata.

Nel frattempo, però, ci divertiamo. Perché sì, è un’idiozia, ma è un’idiozia simpatica. C’è qualcosa di affascinante nel vedersi trasportati in un universo illustrato, anche se lo fanno tutti, anche se non è per niente originale, anche se ormai anche il tuo capo ha messo la sua versione anime su LinkedIn e sai che qualcosa è andato terribilmente storto.

E il copyright? Ci vediamo in tribunale!

C’è poi il piccolo dettaglio della legalità. Perché, sorpresa sorpresa, il mondo dell’animazione non è esattamente entusiasta di questo saccheggio visivo su scala globale. Gli artisti tradizionali (quelli veri, che disegnano con le mani e non con un algoritmo) sono già sul piede di guerra, mentre gli avvocati dei grandi studi cinematografici stanno probabilmente sfregandosi le mani in attesa della prima maxi-causa per violazione di copyright.

Quindi, ecco lo scenario più probabile: ci divertiremo per qualche mese, poi arriverà qualche colosso dell’intrattenimento a spegnere la festa, tra denunce, blocchi e app improvvisamente sparite dal mercato. A quel punto ci guarderemo indietro e ci chiederemo: “Era davvero così necessario?”.

Ovviamente no.

Ma era divertente? Maledettamente sì.

Conclusione: continuiamo a giocare, ma con moderazione

In fondo, non c’è nulla di male nel divertirsi con questi filtri e lasciarsi prendere dall’entusiasmo di vedersi in versione cartone animato. Basta solo non perdere il controllo e non trasformare i nostri feed in un’infinita galleria di sosia digitali, almeno finché non inventeranno qualcosa di ancora più inutile con cui distrarci.

E ora scusatemi, devo tornare a generare la mia versione Ghibli con un gatto parlante e una città sospesa nel cielo. Perché sì, lo so, ho appena criticato questa moda… ma resistere è impossibile. Anzi vi metto la versione di me POVERINO, rubata da LeonardoIA, senza chiamare in causa stili al momento abusati:




lunedì 21 novembre 2022

Quando C'Era Marnie (2014)

 
Regia: Hiromasa Yonebayashi
Anno: 2014
Titolo originale: Omoide No Mani (思い出のマーニー)
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (7.7)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Lo so, lo so, a voi vi piace sta roba. E già il fatto di definirla "roba" è offensivo, vero?
Ma io dopo che ne ho visti ben tanti ed alcuni mi son pure piaciuti, vi chiedo "con permesso" la possibilità di poter giudicare almeno quest'opera in negativo. Innanzitutto, credo che Cannarsi, colui che gestisce il doppiaggio, sia o sia stato un raccomandato. No, non conosco la lingua giapponese e no, non saprei fare il suo lavoro. ma sentire parlare i personaggi in questa maniera datata e distante non fa di loro persone ganze (sic). Stuccano notevolmente, o al quanto, come dir si voglia. Sentirli parlare fa davvero pena. E questa è una. Un'altra cosa è che il romanzo originale inglese, forse troppo datato (del 67) per un riadattamento del genere, in cui io ho trovato odiosa sia la protagonista Anna (specialmente quando senza motivo bullizza una ragazza grassa) che questa Marnie, tutta pippirilla ed aristocratica, oltre che bionda. E' una "roba" troppo tradizionale per i mie gusti e quindi irritante se abbinato appunto a quel tipo di doppiaggio.

Edizione: steelbook (bluray + DVD)

La Collector's Edition con cui vengono presentati questi lavori dello Studio Ghibli presenta un colore monocromatico (azzurro in questo caso) e delle figure di stampo minimalista sia sul fronte che sul retro. Anche i dischi contenuti (un DVD ed un bluray) riportano il solito colore dello steelbook, ma con diversi disegni. Su entrambi abbiamo il film e la doppia traccia audio (originale giapponese ed italiana) in un caso Dolby Digital 2.0 e nell'altro DTS-HD Master Audio sempre stereo. L'altra differenza sta nei contenuti:

  • Storyboard
  • Dietro le quinte (42 minuti)
  • Trailer e spot
     

mercoledì 6 luglio 2022

La Collina Dei Papaveri (2011)


 
Regia: Goro Miyazaki
Anno: 2011
Titolo originale: Kokuriko-Zaka Kara (コクリコ坂から
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.4)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Cinque anni dopo I Racconti Di Terramare, esce un altro film di animazione per lo Studio Ghibli, diretto da 
Edizione: steelbook (bluray + DVD)
Collector's Edition dal colore monocromatico sul salmone e artwork minimal. All'interno due dischi: un bluray ed un DVD che differiscono oltre che per qualità audio video anche per i contenuti extra, presenti quasi esclusivamente nel BD ch ha pure per la nostra lingua traccia in DTS HD MA multicanale. I contenuti speciali sono:
  • Storyboard
  • Trailer cinematografico
  • Videoclip
  • Incontro con lo staff tecnico (6 minuti)
  • Incontro con i doppiatori (24 minuti)
  • Yokohama ieri e oggi (23 minuti)
  • Intervista a Goro Miyazki (18 minuti)
  • La conferenza stampa (39 minuti)

martedì 7 settembre 2021

Pioggia Di Ricordi (1991)

 
Regia: Isao Takahata
Anno: 1991
Titolo originale: Omohide Poro Poro (おもひでぽろぽろ)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.6)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Lavoro di animazione davvero inusuale sia in ambito generico per quanto riguarda gli anime, sia propriamente per lo Studio Ghibli. Si tratta di un elegantissimo spezzone drammatico la cui originalità è dovuta sia al tema trattato che alla protagonista. Taeko infatti è una donna, ancora giovane (non arriva neppure a trent'anni), ma single che si adopera per una vacanza in campagna in cui sarà inondati dai ricordi che la vedevano bambina.  Non ci sono parti fantastiche o sovrannaturali, la storia raccontata è realistica e moderna, ovviamente con punte molto alte di nostalgia e quel tocco romantico sul passato e la vita vissuta negli anni più giovani, che fa sempre un po' di tenerezza. E' volutamente indirizzato ad un pubblico adulto e questo risulta vincente dall'inizio alla fine.Bella la contrapposizione stilistica tra i flashback ambientati negli anni sessanta, maggiormente stilizzati ed a pastello, ed il "presente" della storia (primi anni ottanta) in cui si notano maggiori dettagli ed una scala di colori davvero più ampia. Guardarlo fa bene agli occhi ed alla mente, risulta piacevole non soltanto per la trama semplice seppur malinconica, ma anche per la dovizia generale con cui vengono trattati personaggi, paesaggi, abitazioni ed oggetti. Riempie davvero ogni cosa.

Edizione: steelbook
Versione con doppio disco, DVD e bluray e custodia metallica steelbook. Traccia audio doppia, giapponese e italiana ed i seguenti extra:
  • Storyboard (1 ora e 53 minuti)
  • Trailer & Spot

mercoledì 7 ottobre 2020

La Ricompensa Del Gatto (2002)

 

Regia: Hiroyuki Morita

Anno: 2002

Titolo originale: Neko No Ongaeshi (猫の恩返し)

Voto e recensione: 4/10

Pagina di IMDB (7.2)

Pagina di I Check Movies

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Film:

Una specie di spinoff de I Sospiri Del Mio Cuore, sempre ad opera dello Studio Ghibli. Secondo me abbastanza infantile e davvero meno intenso di tanti altri prodotti di questo genere. Non manca certo la leggerezza di stampo simpatico adolescenziale con cui viene affrontata l'avventura del caso, ma non fa breccia. Spensierato eppure non divertente in questa sorta di viaggio introspettivo che la ragazza intraprende in un mondo fantastico abitato da gatti. Romanticismo ed avventura, molte scene d'azione, ma si perde un po' del fattore psicologico che negli anni ha caratterizzato i lavori dello Studio Ghibli: qui i personaggi non sono moto ben curati. Non mi esprimo sui disegni in quanto incompetente totale, ma questi mi sembrano in linea con il passato e ben curati.

Edizione: steelbook (bluray + DVD)
La Collector's Edition con cui vengono presentati questi lavori dello Studio Ghibli presenta un colore monocromatico (azzurro in questo caso) e delle figure di stampo minimalista sia sul fronte che sul retro. Anche i dischi contenuti (un DVD ed un bluray) riportano il solito colore dello steelbook, ma con diversi disegni. Su entrambi abbiamo il film e la doppia traccia audio (originale giapponese ed italiana) in un caso Dolby Digital 2.0 e nell'altro DTS-HD Master Audio sempre stereo. L'altra differenza sta nei contenuti:
- le origini del film (34 minuti)
- storyboard
- trailer e spot

giovedì 16 aprile 2020

Princess Mononoke (1997)


Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 1997
Titolo originale: Mononoke-Hime (もののけ姫)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.4)
Pagina di I Check Movies
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Anche La Principessa Mononoke è una di quelle opere che colpisce vivamente nel segno. La differenza tra Hayao Miyazaki e il resto del mondo non sta soltanto nei disegni. Cioè fermi, la tecnica e sorprendente, si tratta di disegno a mano: soltanto cinque minuti complessivi sono di computer grafica per armonizzare alcuni passaggi e fotogrammi e soltanto dieci minuti totali risultano colorati digitalmente contro il resto che è avvenuto in maniera tradizionale. Ma di queste cose è inutile che ne parli io, sarebbe come se mi improvvisassi virologo. Ciò che maggiormente contraddistingue il Maestro dagli altri sta soprattutto nel soggetto e nella sceneggiatura che sceglie per i suoi lavori. Qui gioca "facile" essendo entrambi gli aspetti, oltre che la regia, gestiti da lui stesso. E cosa colpisce? Sempre quella costante naturalistica che è alla base di molti suoi lavori. Ma non è un'alzata di bandiera stucchevole, smielata, moralista. Riesce a toccarla di grazia, sempre. Come le maledette calciate da Pirlo. Inserisce elementi fantastici, qui con estrema prepotenza, in un contesto storico colmo di cambiamenti , di lotte, di potere. I buoni non sempre sono buoni a tutti i costi, così come i cattivi. Le vittime, allo stesso modo, risultano realistiche e si muovono in sincronia con il contesto. Il Giusto però ha una visione più accurata, pacata ed attenta. Ma anche tra tutti i personaggi che inserisce c'è sempre un non personaggio che spicca più in alto di tutti: la natura sublime. I suoi sono inni per Lei. Per questo sfondo sempre presente dietro le gesta di uomini o mostri o fantasmi. Mi sono guardato questo splendido film animato su Netflix. Dopo mezzora tra dio lupo, dio cinghiale e dio bestia, sembrava di essere all'interno di una commedia teatrale toscana ambientata a frittole. Ho tolto quindi la traccia italiana e passato ai sottotitoli, ovviamente non per l'assonanza alle bestemmie, ma perchè i dialoghi curati da Cannari sono davvero penosi e antiestetici. #freeghibli

giovedì 9 aprile 2020

Laputa - Castello Nel Cielo (1986)




Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 1986
Titolo originale: Tenku No Shiro Rapyuta (天空の城ラピュタ)
Voto: 7/10
Pagina di IMDB (8.0)
Pagina di I Check Movies
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Il primo lavoro ufficiale dello Studio Ghibli (Nausicaa è stato creato prima della sua fondazione) ha con sè quel fascino di quelle produzioni anni ottanta di Miyazaki che mi riempiono il cuore di gioia. Un po' mi riporta alla mente anche Conan Il Ragazzo Del Futuro: c'è sempre quell'aria sorprendentemente fantascientifica con un occhio di riguardo all'avventura ed alla natura. Perchè le storie non necessariamente debbano essere complesse ed articolate con numerosi colpi di scena per poter essere apprezzate dal pubblico. Qui abbiamo un qualcosa di davvero semplice, ma potenzialmente devastante, sia come immagini che colori, impreziosito da personaggi simpatici e mai stucchevoli. Lo spazio rilegato all'avventura ed all'azione è veramente ampio, ma non sterile, la descrizione del soggetto quindi avviene per trasporto, la trama si muove da sola e ci delizia con macchine volanti, robot, pirati, militari e le magie della natura. Non abbiamo una morale toccante e fiabesca, un qualcosa di leggiadro come in altri cartoni futuri, ma il messaggio di fondo è ugualmente chiaro. E con questi disegni e tale inventiva, puoi fare veramente di tutto. L'edizione presente su Netflix è quella della seconda edizione e che ha quindi il nome semplificato in Il Castello Nel Cielo ed il secondo doppiaggio del 2003.

mercoledì 25 marzo 2020

Il Mio Vicino Totoro (1988)




Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 1988
Titolo originale: Tonari No Totoro (となりのトトロ)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (8.2)
Pagina di I Check Movies
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Soave ed elegante, come spesso capita con le creazioni del maestro Miyazaki. E' una favola, una di quelle perdute, lontane, di altri tempi. Con una trama che se non la definissi semplice, forse sarebbe addirittura piatta. Ma a differenza di tante altre storie presenti nel mondo dell'animazione per un pubblico giovanissimo, pur con un certo buonismo di fondo, non trovo una forzatura morale che diventa stucchevole. Qui le vicende se vogliamo sono anche drammatiche e strazianti, ma affrontate con leggerezza d'animo per ciò che è genuino. La vita in campagna, la natura sempre sotto la lente d'ingrandimento, quella struttura bidimensionale dei disegni che ci riporta indietro nel tempo, sono tutti elementi che prendono corpo in un quadro distante dalla frenesia dei giorni d'oggi. Ti aiuta ad apprezzare le piccole cose, gli alberi, l'amore per la famiglia e cosa ancora più straordinaria riesce a fondere senza alcun tipo di forzatura il mondo reale con quello fantastico. Un mondo in cui fantasmi e creature immaginarie possono convivere con i pensieri dei bambini, ma anche con le storie degli adulti e le leggende degli anziani. Senza mai esagerare, senza mai fare il passo più lungo della gamba. Il Mio Vicino Totoro è un toccasana che ha la funzione di una bella tazza di tè per rilassarti.

venerdì 20 marzo 2020

La Storia Della Principessa Splendente (2013)




Regia: Isao Takahata
Anno: 2013
Titolo originale: Kaguya-hime No Monogatari (かぐや姫の物語)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (8.0)
Pagina di I Check Movies
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Film:
In questi strani giorni sono troppo suscettibile a quanto sta accadendo fuori. O meglio a quanto non sta accadendo visto che non possiamo uscire. Non posso farci niente, ma se mi guardo un film o un cartone mi viene da fare uno sterile e fantasioso collegamento con l'attuale situazione da COVID-19. E' più forte di me, ma almeno ho spesso di sognarmi la notte numeri di contagi, mappe con cerchietti rossi, e celle di una prigione. Comunque questa soave fiaba, dialogata in italiano da un vetusto, disconnesso e talvolta disturbato Cannarsi, non avrebbe niente a che vedere con il decreto che ci consiglia e poi ci impone di restare a casa, se non per quel senso di ricerca della felicità che sto vedendo sfumare piano piano. Mi sento un po' nei panni della Principessa Splendente, che inizialmente si divertiva spensierata nella natura e poi per "il suo bene" è costretta ad una sorta di prigionia in un'ampolla dorata e deve modificare anche tutto il suo essere seguendo protocolli ed usanze a lei lontani. Annebbiato da queste similitudini non mi sento di parlare oltre dell'ennesimo bel lavoro grafico dello Studio Ghibli e passo oltre, avendolo trovato carino e con il giusto messaggio morale, ma anche troppo lungo e di conseguenza noioso. 

Edizione: steelbook
Bella ed elegante versione in metallo che come sempre prevede due dischi: il DVD che non ho cacato di striscio e il bluray che presenta una traccia italiana in DTS HD MA. Gli extra sono:

  • Storyboard
  • Trailer & Spot (8 minuti)
  • Conferenza stampa di fine lavorazioni (40 minuti)

martedì 17 settembre 2019

I Miei Vicini Yamada (1999)




Regia: Isao Takahata
Anno: 1999
Titolo originale: Hōhokekyo Tonari No Yamada-kun (ホーホケキョとなりの山田くん)
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (7.2)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Non me ne vogliano i fan o i puristi o comunque gli amanti di determinati prodotti, ma non ricordo un cartone (eh sì, io li chiamo così, e allora?) dello Studio Ghibli così brutto e noioso. Che faccio, parto dalla trama? Storielline, slegate o legate tra loro poco importa, di normale vita quotidiana all'interno di una famiglia. Non divertenti, non simpatiche, non drammatiche, non romantiche. Insomma realistiche quanto basta per essere noiose. Brevi quanto basta per non avere un fine. Normali quanto basta per non trovare niente di spiccatamente giapponese (anche se non era nel mio interesse cercarlo) o di differente dal solito. Dialoghi poi che sembrava parlasse mia nonna a scuola. Edificare la casa... Passiamo ai disegni. inizialmente credevo fosse una lunghissima introduzione tipo di quelle con i titoli di testa. Poi ho addirittura pensato di aver sbagliato ed aver selezionato tra gli extra una storyboard. Dopo ho capito che il tratto semplice ed i colori acquarellosi (visto successivamente che invece si tratta di un imponente uso di CGI) erano lo stile di questo film di animazione. Mah

Edizione: steelbook
Doppio disco all'interno della versione steelbook della Lucky Red: DVD e bluray. Ho visionato solo quest'ultimo ed è superfluo dire che la qualità video ed audio (DTS HD MA 5.1 per la traccia italiana e quella originale giapponese) è molto buona. Gli extra sono:

  • Trailer
  • Spot TV
  • Storyboard
  • I segreti di I Miei Vicini Yamada (45 minuti)

martedì 21 novembre 2017

I Sospiri Del Mio Cuore (1995)




Regia: Yoshifumi Kondo
Anno: 1995
Titolo originale: Mimi O Sumaseba (耳をすませば)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (8.0)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Ero partito assai titubante, la storia è diabetica, romanticismo adolescenziale raccontato con la grazia orientale. Anche troppo per i miei gusti. Proseguendo ci si può affezionare ai personaggi ed alla semplicissima storia a lieto fine, che non ha apici elevati, ma tutto sommato neanche sviolinate troppo accentuate. Si guarda bene, essenzialmente per il disegno ed il realismo delle situazioni (il babbo che accende la sigaretta e tappa il fumo con la mano per non disturbare la mamma) che vengono rappresentate. Sogni, amori e speranze di vita quotidiana, colonna sonora ai limiti dell'imbarazzo soprattutto quando cantata in italiano. Mai imbarazzante come la traduzione dei dialoghi in tardo ottocentesco. Un minimo di flessibilità linguistica abbiatela per favore. Non fosse stato un prodotto dello Studio Ghibli, probabilmente se lo sarebbero cacati in meno, me compreso.


Edizione: steelbook (bluray + DVD)
Collector's Edition dal colore monocromatico sul giallino quasi oro e artwork minimal. All'interno due dischi: DVD e BD. Il secondo è quello che merita maggiore attenzione, impeccabile sia il video che l'audio (traccia italiana in DTS HD MA). Gli extra sono:
  • Le scenografie (5 minuti)
  • Transazioni pittoriche (35 minuti)
  • Trailer promozionali (10 minuti)



domenica 12 novembre 2017

I Racconti Di Terramare (2006)




Regia: Goro Miyazaki
Anno: 2006
Titolo originale: Gedo Senki (ゲド戦記)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.5)
Pagina di I Check Movies
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Film:
E' carinuccio, ma non all'altezza di altri film marcati Studio Ghibli. Sulla poltrona del regista siede Goro, figlio del maestro Hayao, ma non ho le basi per stabilire quanto, al suo primo lavoro, non sia all'altezza di grandi opere, o quanto i primi quattro romanzi del Ciclo di Earthsea, che traspone, siano complicati e difficilmente trasbordabili cinematograficamente. Il fantasy come risaputo non mi stuzzica molto, ma c'è da dire che la componente qui presente non è pesante o dannosa ai fini della godibilità. Anzi, come storia, abbiamo una buona avventura, interessante in più di una parte. Peccato però la lentezza in determinate scene e la poca chiarezza del "perchè" di fondo, con un finale ai limiti dello sbrigativo. Anche i personaggi principali restano un po' appesi e strozzati senza mai incarnare realmente la figura di eroe o antieroe. Forse per apprezzarlo pienamente c'è da esserci un po' più dentro.

Edizione: steelbook (bluray + DVD)
Collector's Edition dal colore monocromatico sul giallino verde e artwork minimal. All'interno due dischi: un bluray ed un DVD che differiscono oltre che per qualità audio video anche per i contenuti extra, presenti quasi esclusivamente nel BD ch ha pure per la nostra lingua traccia in DTS HD MA. I contenuti speciali sono:

  • Trailer (presente sia su DVD che su BD)
  • Storyboard (1 ora e 55 minuti)
  • Speciale sulla colonna sonora (1 ora)
  • Dietro i microfoni (48 minuti)

venerdì 16 giugno 2017

Porco Rosso (1992)


Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 1992
Titolo originale: Kurenai No Buta (紅の豚)
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (7.8)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Ehh la poesia di Miyazaki... Spesso quando si tratti di un’opera dello Studio Ghibli o del Maestro nello specifico, utilizzo il termine “poesia”. Perchè è proprio di questo che si tratta. E Porco Rosso, storia occidentalissima, ambientata nell’Adriatico e di una sorprendente italianità è proprio sinonimo di maestria e leggiadria. Quel tocco asiatico che incontra l’occidente: un mix davvero elegante che determina il marchio di fabbrica di molte sue opere. La guerra vissuta come ricordo, come sottofondo del presente, come timore del futuro, ma una guerra che non è assolutamente il tema principale. Quello semmai è l’avventura, la libertà del volo, l’eroismo di chi pilota gli idrovolanti, e raccoglie i lati positivi di chi svetta nei cieli e di chi solca i mari. Pirati e cacciatori di taglie, donne innamorate e ragazzine piene di verve, il mare limpido ed il cielo terso: con tutto questo vive Porco Rosso, vittima di un non meglio precisato incantesimo che lo ha reso veramente un maiale. Una storia che ci riporta indietro negli anni e ci fa rivivere avventure passate, lette nei libri per ragazzi, di quelle che ti riempiono il cuore. In questi casi, adoro le produzioni giapponesi.

Edizione: steelbook
La Collector's Edition con doppio disco (BD + DVD)  è uno steelbook simile in tutto al resto della collezione. Il colore predominante è il verde con un artwork semplice e miniminalista. All’interno i dischi sono alloggiati uno per parte ed abbiamo le linguette per posizionare il flyer. Purtroppo queste edizioni doppio disco si presentano con contenuti gemelli, io avrei preferito il film su di un unico supporto, e l’altro con contenuti extra. Invece abbiamo, come da consuetudine il film su entrambi, ma con alcune variazioni:
-          Traccia originale giapponese e traccia italiana in DTS HD 2.0 (BD)
-          Traccia originale giapponese e traccia italiana in Dolby Digital (DVD)
-          Storyboard della durata di tutta la pellicola (BD + DVD)
-          Trailer (BD + DVD)
-          Intervista (3 minuti) (BD)



lunedì 1 maggio 2017

Pom Poko (1994)




Regia: Isao Takahata
Anno: 1994
Titolo originale: Heisei Tanuki Gassen Ponpoko (平成狸合戰ぽんぽこ)
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.4)
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Film:
 Pom Poko è un film decisamente particolare, forse più unico che raro, dello Studio Ghibli. Non mi è piaciuto particolarmente, anzi la trama l'ho trovata decisamente noiosa, però la narrazione mi ha più volte scombussolato, non riuscendo ad inquadrarlo bene: le fiabesche tradizioni giapponesi mescolate ad una particolare e cinica violenza di fondo, con un il solito messaggio ambientalista che però sorprende un tantino e sopratutto spiazza. Anche l'idea di ambientare le vicende fantastiche, con creature (tanuki) dai poteri magici, nel Giappone moderno ed industrializzato "sporca" la veste grafica che ci potremmo aspettare, rendendo la pellicola molto varie a seconda delle scene descritte. La voce narrante ci introduce gran parte degli avvenimenti e lega tra loro situazioni alcune volte ripetitive ed altre volte ben distaccate. Pur mancando la poesia che contraddistingue alcuni lavori, forse la maggior parte, dello Studio Ghibli, questo film di animazione riesce, almeno nelle parti finali ad essere piacevole, anche se inconcludente.

Edizione: steelbook (bluray + DVD)
La Collector's Edition con cui vengono presentati questi lavori dello Studio Ghibli presenta un colore monocromatico (arancio in questo caso) e delle figure di stampo minimalista sia sul fronte che sul retro. E' presente il foglietto illustrativo che può essere tolto senza problemi e adagiato all'interno della custodia. Anche i dischi contenuti (un DVD ed un bluray) riportano il solito colore dello steelbook, ma con diversi disegni. Su entrambi abbiamo il film e la doppia traccia audio (originale giapponese ed italiana) in un caso Dolby Digital 2.0 e nell'altro DTS-HD Master Audio sempre stereo. L'altra differenza sta nei contenuti:

  • Storyboard
  • Spot TV (solo per il bluray) 

mercoledì 21 settembre 2016

Kiki - Consegne A Domicilio (1989)




Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 1985
Titolo originale: Majo No Takkyubin (魔女の宅急便)
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.9)
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A prima vista, questo lavoro del Maestro può sembrare minore, un po' povero. La streghetta Kiki è lontana dall'immaginario comune che possiamo avere su queste figure. E' piccola, è giovane, è buona. E come strega, non vale moltissimo, sa volare, ma addirittura non sempre. La bellezza del film sta soprattutto nella semplice poesia con cui Miyazaki ci delizia. Una storia lineare, senza nessun artefatto, che proietta Kiki in un mondo occidentale che la riconosce come strega, ma non ne resta poi così stupito. La strega, e fa quasi strano dirlo, se non tenerezza, inizia un vero e proprio percorso di formazione in cui niente viene dato per scontato. Dai poteri ai suoi rapporti con i coetanei o con gli adulti. Kiki si ritrova sola, ma costantemente aiutata nella sua crescita: non vive particolari avventure o tragedie se paragonate al resto del mondo fantastico che ogni giorno accompagna bambini o bambini mai cresciuti. Pur essendo lei l'unica protagonista, è circondata da personaggi secondari ben studiati, ognuno con una caratteristica psicologica su cui poter far affidamento, ma non solo; infatti lei stessa si imbroncia quando qualcuno le sta antipatico o non completa le sue aspettative, si disillude, si gratifica, si abbatte e cerca di rialzarsi. Senza drammi appunto, ma nella soavità di una storia simpatica e per nulla noiosa. Intimo e suggestivo. Peccato che la versione bluray, a parte essere ottima per video ed audio (DTS HD 2.0 sia per la lingua originale sia per l'italiano) non presente molti extra, anzi:

  • Ursula's painting (3 minuti)
  • Storyboard
  • Trailer

sabato 17 ottobre 2015

Il Castello Errante Di Howl (2004)


Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 2004
Titolo originale: Hauru No Ugoku Shiro (ハウルの動く城)
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (8.2)
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Beh cosa posso dire senza risultare peccaminoso nei confronti del Maestro Miyazaki? Pochissimo: riesce nell'intento di creare un connubio tra il fantastico e quella piccola vena di fantascienza (qui chiari i caratteri steampunk) che piace a tutte le persone serie. Il romanzo da cui è tratto è della occidentale Diana Wynne Jones e così, come spesso accade, anche l'ambientazione che ricorda un po' un Austria dei primi anni del secolo scorso, con l'aggiunta della magia e di quei tipicissimi temi che lo Studio Ghibli ha sempre trattato: una morale non velata che aleggia per tutto l'anime. La trasposizione è del 2004 e si ha un'opera di rinnovamento con l'utilizzo, mai prepotente, della computer grafica che muove ad esempio il Castello Errante di cui il titolo. Non mi dilungo oltre sulla tecnica utilizza, sul capolavoro delle tavole disegnate a mano, sui contrasti dei fondali nelle scene notturne e sui preziosi dettagli che coinvolgono volti dei protagonisti e paesaggi, strutturi, mezzi di trasporto. Passo quindi alla trama, senza notare le differenze con il soggetto originale (non ho letto il libro) e soffermandomi sull'audacia con cui vengono presentati i protagonisti. Sophie è sicuramente la regina di tutto quanto, l'eroina amata da famiglie, nerd dell'ultim'ora, appassionati di fiabe e semplici spettatori, ammaliati dal disegnatore giapponese. Però la trama non si limita a lei soltanto: sono continue, e mutevoli, le aggiunte di animi umani modellati sulla storia: da Howl stesso a Rapa, dalla Strega delle Lande a Calcifer, da Markl a Madam Suliman, sono tutti quanti ben caratterizzati sebbene appaiano alquanto improvvisamente, ed altrettanto repentinamente muta il loro modo di agire. Le quasi due ore di pellicola sono impegnative, di spessore e ed i numerosi cambi di registro sono un tantino difficili da seguire, eppure si resta incollati allo schermo ammaliati dalla magia ora e dalle macchine volanti dopo. Sullo sfondo, sempre quella inutile e distruttiva guerra che arriva senza motivo e senza motivo apparente cessa. Quasi a sottolinearne la bruttezza in ogni sua forma, compresa l'esistenza stessa. Forete e d'impatto la parte drammatica come quella romantica, che lo rende un film adatto a tutte le età. 
Il bluray è fenomenale: video strepitoso ed audio originale giapponese ed italiano in HD Master Audio 5.1 che lo rende ancora più prezioso come i seguenti extra:
  • Intervista a Diana Wynne Jones (7 minuti)
  • Miyazaki visita la Pixar (16 minuti)
  • La computer grafica (20 minuti)
  • Storyboard
  • trailer


mercoledì 14 maggio 2014

Arrietty - Il Mondo Segreto Sotto Il Pavimento (2010)


Regia: Hiromasa Yonebayashi
Anno: 2010
Titolo originale: Karigurashi No Arrietty (借りぐらしのアリエッティ)
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.7)
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Arrietty è il primo lungometraggio diretto da Yonebayashi che nel 2010 rappresentava uno degli uomini di punta dello Studio Ghibli anche se per me che sono a livello zero, non dice un bel niente questo nome. La mia cultura arriva al massimo fino al maestro Miyazaki che è comunque lo sceneggiatore. Poi la mia ignoranza riesce a farmi diventare polemico su questioni che forse complessivamente sono prive di importanza, ma che per me hanno un certo impatto. Se escludiamo i fan degli anime giapponesi e quelli che adorano queste opere di nicchia è limpido che tale opera sia rivolta maggiormente ai più giovani, con tanto di sottofondo morale, il buon senso, l'integrazione tra culture diverse. Giusto, ok. Ma perchè allora ostinarsi a chiamare "prendimprestito" questi esserini invece di "simpatici ladruncoli" oppure "accattonini" se proprio vogliamo renderli simpatici. Perchè diavolo, non prendono in prestito nulla. Caso mai rubano qualcosa che non torna indietro (lo zucchero ad esempio) oppure riutilizzano in maniera ingegnosa oggetti persi o abbandonati. Certo, nessuno probabilmente sentirà la mancanza delle cose sottratte, ma in prestito non prendono assolutamente niente. Ok, polemica terminata. Rispetto ad altri lavori risulta meno fantastico nel senso che l'interazione con gli umani è abbastanza realistica e meno "magica" o di impatto. Tutto sommato, si fa seguire con attenzione grazia anche a disegni semplici, ma chiari e moderni. Le musiche sono molto buone, quindi è proprio al trama a deludere un po': si basa sui racconti di Mary Norton (The Borrowers) scritti perlopiù negli anni cinquanta. Ma allo Studio Ghibli è sempre stata un'arte (parallela a quella del disegnare) la realizzazione di prodotti che prendano spunto da vecchie storie occidentali e non. Meno incantevole di quanto mi aspettassi. Il bluray, come spesso accade per i film di animazione, è sorprendente dal punto di vista video e squilli di trombe, abbiamo un audio italiano in DTS HD. Gli extra invece sono poverini: oltre che trailer e credits che non ho ancora capito a chi possano piacere, abbiamo una storyboard che dura quanto tutta la pellicola.

lunedì 11 febbraio 2013

Ponyo Sulla Scogliera (2008)


Regia: Hayao Miyazaki
Anno: 2008
Titolo originale: Gake No Ue No Ponyo (崖の上のポニョ)
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.7)
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Non nascondo il fatto di essere rimasto profondamente deluso: mi aspettavo di più da molti punti di vista. Parlo sia della trama che del concetto stesso di animazione. Partiamo dalla prima: ormai Miyazaki ricalca se stesso e ci propone un'ennesima favola dal forte contenuto ecologico moralista, senza nè cattivi veramente cattivi, nè problemi bestiali, nè buoni che siano eroi. Il nefasto cataclisma sotto forma di tsunami, non è però causato da disattenzioni umane, dal poco rispetto che possiamo avere per la natura o per il mare, da una sorta di squilibrio dettato dalla malvagità: è Ponyo stessa, tra l'altro maldestramente che causa un evento catastrofico, a mio avviso decisamente sottostimato dal regista. Eppure pochi anni prima uno tsunami ha abbattuto la Thailandia e parte dell'Asia sud orientale... Che il terremoto marino si limiti a qualche onda che accarezza strade ed automobili? Ok, che la storia deve (ma chi l'ha detto?) ad un pubblico giovane e non si deve (ma chi l'ha detto?) traumatizzarlo, però così si perde molta della verve che avrebbe potuto avere. E la "morale" quale è? Se sei un pesce e vuoi diventare un bambino stai attento che potresti creare uno squilibrio marino? Passiamo quindi all'animazione in sè: certo, è ben fatta ed in pieno stile Studio Ghibli con migliaia di disegni a matita, ma anche qui siamo al solito niente di nuovo con materiale già visto. Non è per forza una pecca, visto che squadra che vince non si cambia ed anzi lo Studio Ghibli è rimasto tra i pochi (nonostante la distribuzione di mamma Disney) a non usare la computer grafica in animazione. Complimenti a loro, anche se ad esempio non è paragonabile ai risultati visti con Toy Story 3. La versione bluray è molto ricca e ben curata con un reparto video ottimo (come praticamente sempre accade con i film d'animazione) ed un reparto audio prestante grazie alla traccia lossless. I contenuti extra sono molti e corposi. Tra parentesi al durata in minuti:

- VideoStoryBoard (dura quanto tutto il film ovvero 1 ora e 40)
- Karaoke (con trailer)
- Conferenza stampa di presentazione del tema canoro (11)
- Sessioni di registrazione del doppiaggio (25)
- Presentazione ufficiale di debutto pubblico (10)
- Intervista al regista Hayao Miyazaki (15)
- Dialogo: Suzuki Toshio - Tsuchiya Toschio (30)
- NEWS ZERO Spin-off: "Ponyo sulla scogliera" in dettaglio! Cinque artigiani geniali (49)
- Video documento: raccolta delle perle di saggezza del regista (40)
- Videoclip del tema canoro (3)