Oggi è stata una giornata da manuale del camminatore felice: sveglia prima dell’alba, trekking oktee le nuvole (1800 metri) , panorami che tolgono il fiato… e, come se non bastasse, un secondo sentiero immerso nella foresta più verde che si possa immaginare. Due facce opposte della stessa isola, percorse a poche ore di distanza.
La sveglia suona quando è ancora notte fonda. L’aria è fresca, silenziosa, e la mia torcia diventa la sola compagna nel parcheggio già pieno per un terzo del Pico do Arieiro. Fatto indiscutibile che l'isola è vissuta da persone con la mia stessa passione. È uno dei momenti più belli della giornata: camminare al buio, con il cielo che pian piano schiarisce, sapendo che là davanti sta per arrivare lo spettacolo.
La salita iniziale è breve, e in pochi minuti arrivo al Miradouro Ninho da Manta, uno dei balconi più spettacolari dell’isola. Alle mie spalle, le luci della costa dormono ancora. Davanti a me, l’oceano di nuvole che toccano quello vero, tipico di Madeira inizia a tingersi d’oro. L’alba di oggi è semplicemente perfetta: limpida, con il sole che sorge lentamente dietro le creste appuntite, colorando tutto di arancio e rosa. È uno di quei momenti che ripagano qualsiasi levataccia.
Il PR1 è attualmente interrotto nella sua interezza, quindi percorro il tratto aperto, un anello di circa 5 km A/R, passando per:
- 📍 Miradouro Pedra Rija
- 📍 Ninho da Manta
- 📍 e un tratto panoramico verso le creste centrali dell’isola.
Il sentiero, pur breve, è semplicemente mozzafiato: tratti scavati nella roccia, gradoni a strapiombo e panorami che sembrano sospesi tra cielo e mare. È un’escursione perfetta per la mattina presto: cammini leggero, con poca gente e con la luce migliore della giornata.
Finito il trekking e rientrato alla macchina, è appena iniziata la mattina. Ho ancora tutta la giornata davanti e le gambe vogliono un’altra avventura. Così, senza troppe esitazioni, punto verso nord: PR9 – Levada do Caldeirão Verde.
Cambio totale di scenario: dall’alta montagna battuta dal vento al cuore umido e verdissimo della foresta laurisilva.
Il sentiero parte dal Parque das Queimadas, con la sua tipica casa in legno e tetto di paglia che sembra uscita da una fiaba. Da qui inizia un percorso ad anello di circa 13 km A/R, quasi completamente pianeggiante, che segue una delle levadas più affascinanti dell’isola.
La levada — antichi canali scavati per portare l’acqua dalle montagne ai campi — serpeggia tra pareti di roccia coperte di muschio, felci, liane e piante endemiche. Ogni metro è un’esplosione di verde, un tuffo dentro una foresta primordiale. Si attraversano quattro tunnel, stretti, bui e suggestivi: serve una torcia (quella dell’alba torna utile!), e ogni passaggio aggiunge un pizzico d’avventura al cammino.
Lungo il percorso ci sono punti scenografici come:
- 📍 Cascada Fonte do Louro, piccola ma incastonata tra pareti verticali,
- 📍 Puente sobre barranco, un ponte sospeso che regala una vista spettacolare sulla gola,
- 📍 e infine Caldeirão Verde, la grande cascata finale: un getto d’acqua che cade da oltre 100 metri in un anfiteatro di roccia e vegetazione. Il suono dell’acqua, il fresco e la luce filtrata tra le foglie creano un’atmosfera quasi mistica.
👉 Info pratiche: il sentiero è lungo ma facile, senza dislivello significativo. Serve solo una buona torcia per i tunnel, scarpe con suola che tenga bene e abbigliamento leggero ma con qualcosa per coprirsi: in questa zona il microclima è umido e fresco anche nelle giornate di sole. Ho conosciuto anche due ragazzi italiani con cui ho condiviso tutto il viaggio di ritorno e con cui ci siamo scambiati dritte per le prossime escursioni.
Rientro a Queimadas per niente stanco e felice: in un solo giorno ho camminato tra il cielo e la foresta, visto un’alba indimenticabile e ascoltato l’acqua scorrere lungo la levada più spettacolare di Madeira.
È proprio questo il bello di quest’isola: ogni sentiero racconta una storia diversa, e basta spostarsi di pochi chilometri per passare da panorami alpini a giungle subtropicali. Oggi è stata una lezione di geografia… fatta con gli scarponi ai piedi.
Album fotografico Madeira #4: Pico do Arieiro e Levada do Caldeirao Verde
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