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martedì 23 aprile 2024

The Beekeeper (2024)


 Regia: David Ayer
Anno: 2024
Titolo originale: The Beekeeper
Voto e recensione: 3/10
Pagina di IMDB (6.4)
Pagina di I Check Movies
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Era abbastanza scontato no? Certe volte però un po' di masochismo viene fuori e si pigia play in piena consapevolezza. Al netto di questo The Beekeeper fa abbastanza pena: non è altro che un picchiatutto e picchiatutti con protagonista Jason Statham. E come appunto ho già detto, lui picchia tutti. Botte da orbi dall'inizio alla fine, morti a caso, anche chi non è coinvolto nel malfatto che ha fatto scatenare la furia omicida. Buoni propositi per il nostro eroe , che arriva a compiere l'impossibile andando anche a scomodare il Presidente USA. Un tipo così avrebbe potuto vincere decine di guerre nazionali, ma preferisce coltivare api. Importante eh, ma giusto una scusa finta per dare due righe in più di copione per mettere altre cose inutili nella trama. Bocciato.

venerdì 21 giugno 2019

Bright (2017)




Regia: David Ayer
Anno: 2017
Titolo originale: Bright
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (6.4)
Pagina di I Check Movies
Magari la letteratura a riguardo, così come e forse soprattutto i fumetti, hanno una vasta gamma di storie fantasy, ambientate nel presente con orchi, elfi e qualcosina del genere. A me di esempi cinematografici su questo verso invece non vengono in mente, almeno dal punto di vista ucronico in cui le specie convivono, bene o male appunto e sono l’una a conoscenza dell’altra. Insomma non un qualcosa in stile vampiri, licantropi, maghetti con le bacchette e streghe con le valige: parlo proprio di un sistema propriamente fanasy inserito in un contesto moderno. E’ il caso di Bright, che magari per ignoranza mia, lo considero più unico che raro, e questa cosa mi è piaciuta molto. Anche se i lettori più attenti sapranno che questo genere non è che mi faccia poi chissà quale bella impressione. Ho trovato intrigante comunque il plot da thriller con gang nelle strade malfamate di Los Angeles che si danno guerra, assieme ai poliziotti, quelli buoni e quelli cattivi, agli elfi ed agli orchi per conquistare l’anello, la spada, la bacchetta magica. Un po’ scontato invece il fatto di etichettare le creature dandogli una sorta di “ghettizzazione” moderna: gli orchi che sono un po’ gli afroamericani, gli elfi l’elite (ebraica? Massonica? Boh metteteci cosa vi pare) e gli uomini che fanno gli umani, corruttibili, eroici, e così via. Non è District 9 purtroppo, ma si lascia guardare davvero bene.

giovedì 8 dicembre 2016

Suicide Squad (2016)




Regia: David Ayer
Anno: 2016
Titolo originale: Suicide Squad
Voto e recensione: 6/10
Pagina di IMDB (6.5)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon (Steelbook Collectors Edition)

Esattamente come per l'ultimo Ghostbusters, continuo a stupirmi per l'attaccamento incongruente di frasi tipo "fa schifo, inguardabile, boiata immensa, il peggior Joker di sempre, un'accozzaglia di personaggi ridicoli" e così via. La differenza tra un film brutto ed un film che poteva essere migliore ha una forbice abbastanza larga secondo me. Qui siamo sui supereroi: ormai è una delle mode (oltre a quella dei vari remake, reboot, sequel e valanghe varie), ma come già espresso più volte ho maggiore simpatia per i prodotti DC rispetto ai Marvel. Di solito infatti hanno personaggi con maggiore spessore psicologico. Non è questo il caso però. Suicide Squad dovrebbe o vorrebbe essere (ora mi raccomando non iniziate ad inventarvi che leggete i fumetti e bla bla bla)  un insieme di villain e super cattivi che vengono riuniti per poter fronteggiare delle pericolose missioni segrete. Il fatto è che sono troppi. Troppi per un singolo film, anche se questo dura, nella sua versione estesa soltanto due ore. Troppi per poter essere approfonditi e troppi affinchè uno prenda il sopravvento sugli altri. Se avviene in maniera marcata, magari è proprio la produzione a storcere il naso. Ma qui come nomi e come personaggi non siamo messi male: logico che Harley Quinn risulti la più entrante. Margot Robbie del resto è una topa da paura, poi mettile addosso vestitini risicati e dalle un personaggio che (il più nuovo se guardiamo la storia dei fumetti) è totalmente psicopatico, anarchico e fuori dalle regole (sì, è il Joker al femminile)... Il risultato è quasi scontato. C' anche Will Smith, che non essendo l'ultimo arrivato nel cinema, vuole un ritaglio importante sia per il personaggio (Deadshot) che per se stesso e poi un certo Jared Leto che interpreta Joker. Ok, il cinema ci ha abituati ad avere un Joker coi controcazzi: Jack Nicholson e Ledger sono leggenda. Questo è quasi una comparsa pesante (molto più visibile di quanto pensassi), ma cavolo se si difende bene. Non saprei davvero che altro volere dalla sua partecipazione. E si sa, i personaggi negativi bucano lo schermo, attirano le simpatie del pubblico che si aspetta moltissimo. Io sono rimasto soddisfatto. Gli altri, per dovere di cronaca sono quasi inutili e se aggiungiamo questo fatto alla assenza di un villain che faccia davvero paura ci si domanda il perchè l'utilizzo forzato di questi cattivoni.

Con questo terzo film (dopo qui L'Uomo D'Acciaio e Batman V Superman) continua il DC Cinematic Universe, ma discostandosi un po' dagli altri due perdendo vistosamente il legame anche fotografico che avevamo visto in passato. Confusionario, con poco spazio alla profondità ed al passato (sebbene ci provi), caotico anche nelle scelte di cosa mostrare, un pizzico o una manciata in più di divertimento e una strizzatina d'occhio per il pubblico più giovane. Anche la carrellata iniziale in cui ci vengono presentati i vari personaggi ha difficoltà: il reclutamento ed il riassunto di alcune loro caratteristiche non segue simmetrie imparziali. Alcuni addirittura arrivano e scompaiono quasi senza un perchè. E manca un vero e proprio collante: troppo effimero il bastone con cui vengono controllati. Quasi incredibile se ci vogliamo riflettere. Ma forse questa pellicola si discosta dalle altre della nuova DC proprio perchè la componente relativa all'intrattenimento è davvero alta. I vizi di forma e la trama a tratti forzata se non superficiale, nel complesso possono passare in sordina perchè in molte scene il risultato ottenuto è ottimo. Abbiamo azione, abbiamo scene epiche con i personaggi principali, che mostrano anche una certa alchimia. Anche i dialoghi hanno una componente importante per l'economia del film e ci indicano la strada che regia e produzione vogliono intraprendere: esagerati, alcune volte sopra le righe, irriverenti. Ma signori, questi sono i cattivi, agiscono così, pensano così, parlano così. A me sarebbe piaciuto vederli ancora più cattivi, crudeli quasi. Forse attirando meno simpatie, ma essendo anche più reali nel loro universo. Poi si arriva alla colonna sonora: davvero qualcosa di livello alto, sia per scelte sia per consistenza (oddio, magari qualcosa di più durante le scene di combattimento, giusto per aumentarne la dinamicità appena sufficiente). Da Eminem agli AC/DC dai Rolling Stones ai Black Sabbath, i Queen i CCR.... Insomma tanta roba.

La versione Steelbook che ho è quella esclusiva di Amazon ed anche su questa ci sono stato dietro parecchi mesi. In molti hanno storto il naso, una volta uscite le caratteristiche del contenuto. Io tutto sommato non ho niente da recriminare a parte della codifica audio per l'italiano che resta in formato compresso. All'interno della custodia, sul solito lato sono alloggiati due dischi. Uno è in 4K, una rarità da quel che so per quanto riguarda steelbook, che contiene la versione cinematografica (credo senza extra), l'altro è il bluray con i contenuti speciali e la versione estesa del film. Il primo non lo ho neanche provato: il mio lettore non supporta il 4K, magari sarà utile in futuro. Sul disco normale dal punto di vista qualitativo del video solo pregi. Gli extra sono:

  • Task Force X: one team, one mission (23 minuti)
  • Chasing the real (10 minuti)
  • Joker & Harley: "it" couple of the underworld (14 minuti)
  • Squad strength and skills (9 minuti)
  • Armed to the teeth (12 minuti)
  • This is gonna loud: the epic battles of Suicide Squad (11 minuti)
  • The squad declassified (4 minuti)
  • Gag reel (2 minuti)


sabato 21 novembre 2015

Fury (2014)




Regia: David Ayer
Anno: 2014
Titolo orginale: Fury
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (7.6)
Pagina di I Check Movies
Acquista su Amazon

I film di guerra sono stancanti. Ne esistono di tutti i tipi, molti dei quali sono belli, altri avvincenti, altri ancora scontati, brutti e propagandistici. Fury fa parte di quelli che un po' ti annoiano. Magari è bello, ma quando parti a vederlo e sei già deluso, forse non ne apprezzi la totalità. C'è Brad Pitt e fa una buona parte, a tratti antipatica e brutale, ma se parti stanco è la fine. Poi ancora con la Seconda Guerra Mondiale? Non ho trovato niente di particolarmente originale o di mai visto nella trama. Soldati americani nel cuore della Germania nazista che si fanno avanti con un carro armato. Neanche sono di quei fissati che conoscono le caratteristiche tecniche dei mezzi, quindi per me è un normale cingolato con il cannone.  Qui i tedeschi sono dipinti come i Cattivi per antonomasia (giustamente) e gli americani come i cattivi per forza, che devono annientare il nemico. C'è poi la figura del puro di cuore che non ci sta, ma anche lui deve imbracciare il mitra e farli fuori. Il succo è questo. In un particolare western trasposto negli anni quaranta, con strategie, attacchi, difese, sparatorie. Molta azione, spaccata in più parti da scene lunghe di dialoghi religiosi o etici, oppure quella del pranzo con le ragazze tedesche impaurite: questo non giova al film, pur riuscendo ad allungarlo ed a non farlo sembrare una semplice pellicola di mordi e fuggi, quale invece è. Ok, buone le prestazioni del cast, buona le scenografia e buoni i dettagli più cruenti, ma insomma? Dove si arriva. Ho trovato anche eccessivo l'uso scenografico dei traccianti dei mitra o dei carri armati: sembrano raggi laser. Magari nella realtà è proprio così, ma avendoci il cinema abituati in altro modo, tutta quella luce tracciante sembrava fuori luogo. Come l'uscita dal carro sotto assedio per cercare le munizioni (presenti sul tetto dello stesso): giusto per rendere più piccante l'azione, senza motivo logico. Un po' deluso, soprattutto dall'insistenza sul genere.