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sabato 12 luglio 2025

Rambo: Last Blood (2019)

 
 
Regia: Adrian Grunberg
Anno: 2019
 Titolo originale: Rambo: Last Blood
Voto e recensione: 4/10
Pagina di IMDB (6.1)
Pagina di I Check Movies
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Stavolta John Rambo combatte una guerra tutta sua. Ma invece di lasciare il segno, lascia perplessi.

Rambo: Last Blood” è un epilogo amarissimo per un personaggio iconico del cinema action, ma più che la vendetta personale, a colpire (male) è la sceneggiatura claudicante, che smarrisce sia la potenza drammatica dei primi capitoli, sia la spettacolarità grezza dei seguiti. Qui Rambo si trasforma in un mix tra Un tranquillo weekend di paura e Mamma ho perso l’aereo versione splatter.

La trama è tanto semplice quanto imbarazzante nella gestione: Rambo vive in Arizona, tormentato dai suoi demoni, e accudisce la giovane nipote adottiva (che in realtà sarebbe la figlia di un’amica, ma vabbè, passiamo oltre). La ragazza decide di andare in Messico a cercare il padre biologico – che ovviamente è uno stronzo – e finisce, come da manuale, nelle mani di un cartello di trafficanti di donne. Rambo varca il confine per salvarla e… beh, da lì inizia la sua personale guerra contro il mondo.

Peccato che tutto questo succeda con la delicatezza narrativa di un cingolato in una cristalleria: la ragazza viene ritrovata agonizzante (e già qui la sospensione dell’incredulità vacilla), poi muore nel pick-up durante il tragitto senza documenti, senza che nessuno li fermi al confine, senza che nessuno si faccia troppe domande. Un colpo di spugna alla logica e alla coerenza.

Da lì, Rambo si scatena e costruisce la sua trappola di morte nella fattoria, in una parte finale che cerca di imitare il climax di Skyfall o certi horror da home invasion, ma che risulta solo grottesca e satura di sangue eccessivo e gratuito. Sì, d’accordo, il gore fa parte del pacchetto, ma quando manca l’empatia per i personaggi, resta solo un esercizio sadico.

Il problema vero è che questo non è più il Rambo disilluso dei tempi di guerra o il reduce tormentato di First Blood. Qui Stallone pare quasi fuori parte, imbalsamato nel ruolo, con espressioni che oscillano tra la costipazione e l’indifferenza. E quando urla “ti strapperò il cuore”, lo fa con la stessa convinzione di uno che ha dimenticato il PIN del bancomat.

Insomma: più che Last Blood, sembra Last Patience.

Una conclusione che poteva avere il respiro tragico di un eroe stanco e invece si riduce a un revenge movie stiracchiato, infarcito di luoghi comuni sul Messico, sparatorie caricaturali e un finale che – sarà anche definitivo – ma non lascia alcuna cicatrice emotiva.

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mercoledì 13 settembre 2017

John Rambo (2008)




Regia: Sylvester Stallone
Anno: 2008
Titolo originale: Rambo
Voto e recensione: 5/10
Pagina di IMDB (7.0)
Pagina di I Check Movies
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Film:
Eh no, non è affatto un brutto film, invece credevo che lo fosse. Un po', come accade da qualche anno a questa parte, con le solite minestre riscaldate. Ed in effetti non è che ci fosse tutto questo bisogno del quarto capitolo della saga di Rambo, ma il risultato non è da buttare. Del resto con un personaggio del genere, le trame possono essere infinite, ma al tempo stesso si esauriscono nel solito calderone dell'eroe buono e della guerra. Sta di fatto però che almeno le scene di completa azione, sono ben messe a fuoco, realistiche, pesanti e non annoiano. Anzi, sono proprio belle quelle in cui i proiettili volano e colpiscono i bersagli trapassandoli e mutilandoli. L'ex soldato interpretato da Stallone è sì stanco e rassegnato, ma il peso degli anni non si fa troppo sentire: il 90% dei nemici birmani viene spazzato via da minuti e minuti di raffiche con la mitragliatrice. Quindi lo sforzo in quel caso è minimo, ma è conforme all'età di Rambo che ovviamente non può fare determinate evoluzioni militari come in passato. Utile per completare la saga.

Edizione: DVD
Purtroppo a suo tempo mi sono lasciato sfuggire la versione in bluray, così ho dovuto optare per quella in DVD decisamente più accessibile economicamente. La resa video per un film così moderno, non è però molto buona, la traccia italiana è in DTS 5.1 e come extra ci sono soltanto 2 trailer.

venerdì 28 novembre 2014

Rambo III (1988)


Regia: Peter MacDonald
Anno: 1988
Titolo originale: Rambo III
Voto: 5/10
Pagina di IMDB (5.6)
Pagina di I Check Movies
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"Siamo o non siamo amici" è una delle frasi storiche di questo terzo capitolo di Rambo che rappresenta il distaccamento politico e psicologico che il nostro eroe deve affrontare, concentrandosi soprattutto con il legame che lo unisce al Colonnello Trautman (Richard Crenna). Visto l'enorme successo della altre due pellicole questo Rambo III viene fuori da solo, quasi si sente la necessità che ci sia un terzo episodio, ma in tutta sincerità neanche più di tanto. Perchè come prevedibile è totalmente incentrato sull'azione, sui combattimenti esageratamente grandiosi, sulle esplosioni pirotecniche, sulle pallottole che fischiano in ogni direzione. Insomma un tripudio per palati alla Rambo in cui all'epoca non si è badato a spese. E con un discreto successo tuttavia, perchè anche se è il mio "spreferito" dei tre, dal punto di vista dell'azione resta il migliore e più avvincente. Si perde comunque tutto quell'aspetto di rambo vittima dei poteri forti o dell'opinione pubblica, andando ad annientare ogni sorta di film denuncia che poteva salire alla ribalta nei capitoli precedente. Ok qui la guerra è sempre presente e così le sue bruttezze, ma ci spostiamo in Afghanistan ed il nemico sono i sovietici impelagati ed impantanati nel loro Vietnam personale. La guerra di rambo però non è per il popolo afghano, sebbene la regia qualche spunto lo dia, ma per liberare il suo amico colonnello caduto come prigioniero. Rambo diviene così una sorta di mercenario che questa volta viene usato come propaganda di cui egli stesso fa parte, senza esserne costretto o senza che sia in disaccordo. Qualitativamente il bluray è in maniera assoluta il migliore dei tre del cofanetto: le immagini sono nitide sia nei primi piani sia nelle innumerevoli scene di azione, con il deserto asiatico polveroso e bianco, ma anche in quelle più scure girate negli interni. Gli extra sono corposi:
  • L'Afghanistan: un Paese in crisi (30 minuti)
  • Commento audio del regista
  • Making of (6 minuti)
  • Il cerchio si chiude (6 minuti)
  • Trailer
  • 8 spot TV
  • Il viaggio di un eroe americano (25 minuti)
  • L'equipaggiamento (9 minuti)
  • Rambonomico (3 minuti)
  • Un eroe in vendita (5 minuti)
  • Sylvester contro Rambo (9 minuti)
  • Inizio alternativo (11 minuti)
  • Come diventare Rambo (15 minuti)

giovedì 6 novembre 2014

Rambo 2 - La Vendetta (1985)


Regia: Geaorge Pan Cosmatos
Anno: 1985
Titolo originale: First Blood: Part II
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (6.4)
Pagina di I Check Movies
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Ricordo ancora con estremo piacere quando uscì Rambo 2 e che già per noi ragazzetti delle elementari il titolo "la vendetta2 divenne fin da subito un tormentone per ogni cosa. Forse per quelli della mia generazione è stato anche più importante e più visto rispetto all'originale Rambo uscito tre anni prima. Il cambiamento con il primo è abbastanza forte, non solo nella location scelta (la foresta pluviale vietnamita) che trasforma la pellicola in una pura carrellata di azione, sparatorie ed esplosioni esaltanti, ma anche nel personaggio stesso. Ok, lui continua ad essere una vittima del sistema, un uomo che ha dato tutto per la Patria e che continua a fare ciò che gli riusce meglio (la guerra), ma lo fa in maniera abbastanza accademica, senza che il regista calchi troppo la mano sull'aspetto psicologico del reduce. Anche perchè qui dentro all'inferno, lui è a casa sua, nell'habitat che più si confa alla sua natura. Non necessita di essere capito e lasciato in pace, anzi ha la possibilità di mettere in pratica le proprie doti per salvare prigionieri di guerra. Riesce nell'intento, solo contro tutti (che essi siano vietcong, russi o papaveri burocrati americani) e si inserisce alla perfezione in circa novanta minuti di film in cui come già detto è proprio l'azione l'ingrediente principale. John Rambo resta un guerriero ideologicamente puro che se ne infischia degli ordini e porta avanti la sua missione "giusta" facendosi anche troppi nemici. ("Dacci la tua posizione che ti veniamo a prendere." "Murdock... sono io che vengo a prenderti!"). Una buona pellicola all'apparenza militaristica che però punta il dito contro i piani alti della politica che hanno gestito una guerra senza pensare ai propri combattenti. Il disco bluray presente nel cofanetto ha molti bassi e pochi alti. Abituati al comparto audio su due canali, possiamo anche accontentarci. Ho trovato invece imbarazzante la qualità video che in numerose scene è ampiamente sporcata da rumori di fondo, sia in quelle scure nella foresta sia in quelle del combattimento all'interno dell'elicottero con una fastidiosa luce che sgrana il video. Davvero vergognosa sotto molti aspetti. Gli extra qui inoltre sono scarsi e poco coinvolgenti:
  • Stavolta ci andiamo per vincere (20 minuti)
  • 2 trailer
  • Spot tv
  • Commento audio
  • Come diventare Rambo (15 minuti)

giovedì 16 ottobre 2014

Rambo (1982)


Regia: Ted Kotcheff
Anno: 1982
Titolo originale: First Blood
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.7)
Pagina di I Check Movies
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Rambo è un film particolare che con il passare degli anni ha sia perso che acquistato. Ha perso molta della sua verve legata all’azione ed abbastanza del mistero legato al personaggio stesso, divenuto un’icona di un determinato tipo di cinema. Essere un Rambo è qualcosa che ha preso significato nel corso degli anni, ma la pellicola vista oggi ed adorata da quell’esclusivo punto di vista risulta più piatta e meno importante di quanto i ricordi vogliano mostrarci. D’altra parte però acquista un significato molto più profondo, più serioso, andando a spargere qua e là temi decisamente importanti che non riguardano solo la guerra in sè, quanto piuttosto l’essere un reduce. Ho recentemente e casualmente visto Nella Valle Di Elah: nonostante la migliore impostazione di quest’ultimo, non c’è davvero paragone con il film di Kotcheff che vince a mani basse. La situazione dell’ex combattente, dal punto di vista psicologico e per come è visto dagli altri è nettamente superiore. Quando uscì era il 1982 quindi Stallone era già una stella per i suoi Rocky e fece abbastanza presto a mettere in scena questo secondo classico cinematografico che lo vedeva nei panni di un disturbato reduce del Vietnam che scatena la sua guerra personale. Quasi senza motivo fa il duro, e quasi senza motivo vien visto come un pericolo dalla parte delle autorità. La scintilla che fa accendere la trama è sì un po’ forzata, ma non è la cosa più importante in un film dove l’azione regna sovrana, e l’aspetto psicologico è di estrema attualità per quei tempi. Ma non solo, visto che le guerre ci sono sempre e sempre ci saranno, così come i soldati che tornano a casa. Una situazione di disagio e di incomprensioni per coloro che hanno servito il proprio Paese, ma non riescono a reintegrarsi nella società. Visti come sbandati e vagabondi portatori di guai, piuttosto che come eroi da ringraziare. E lo sceriffo (Brian Donnehy) incarna proprio quella figura stizzita che è guardinga e malfidata nei confronti dei reduci: la cittadina di Hope è tranquilla e noiosa, e così deve restare, che se ne torni sui suoi passi. John Rambo è il capro espiatorio per i malumori della gente nei confronti della guerra, mentre il soldato è una delle vittime di un lavoro molto ingrato. Come dicevo però il coinvolgimento perde qualche colpo, ma consideriamo anche che sono passati 32 anni, certamente non pochi per un cult in cui sparatorie, inseguimenti e combattimenti sono il sale maggiore dell’opera. Una lotta impari portata avanti, da entrambi gli schieramenti, più per orgoglio e presa di posizione che per necessità. Abbiamo anche delle belle esplosioni e degli accettabili scontri corpo a corpo, che per l’epoca magari erano il non plus ultra, mentre oggi risultano un po’ finti e privi di realismo. Ad ogni modo "capo pattuglia chiama corvo, rispondi..." e tanto altro risultano oggi frasi ad effetto innate nel parlare di tutti i giorni. La versione bluray fa parte del cofanetto The Ultimate Edition che contiene i dischi della trilogia iniziale. Manca il quarto, ma secondo me è una buona scelta, in quanto i primi tre seguono un determinato filone ed almeno hanno una certa vicinanza narrativa negli anni. La qualità video conta su una rimasterizzazione dei contenuti, ma abbiamo degli alti e bassi. Se da una parte possiamo goderci in maniera più che accettabile diversi primi piani, dall’altra abbiamo delle enormi sbavature soprattutto in alcune scene scure. Insomma il bluray soffre un po’ per l’età della pellicola. Si difende però nel complesso abbastanza bene, mentre per l’audio italiano mi aspettava qualcosa di più. Siamo su un DTS a due canali ed oramai abituato a diverse scene d’azione ho sentito davvero la mancanza di qualcosa di più avvolgente. I contenuti extra (tra parentesi la durata in minuti) non sono pochi ed abbastanza interessanti:
  • La nascita di Rambo (23)
  • Rambo: le origini (4)
  • Audiocommento di Stallone
  • Audiocommento di David Morrell
  • Finale alternativo (2)
  • Finale umoristico (1)
  • 2 trailer
  • Scene tagliate (2)
  • La vera guerra del Vietnam vista da chi l'ha vissuta (27)
  • Eroi dimenticati: i berretti verdi americani (10)
  • Coraggio e gloria (27)
  • Come diventare Rambo (14)