lunedì 16 marzo 2015

Frenzy (1972)


Regia: Alfred Hitchcock
Anno: 1972
Titolo originale: Frenzy
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.5)
Pagina di I Check Movies
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Il maestro Alfred Hitchcock  torna a girare nella sua Londra un thriller forte ed elegante con l'ausilio di attori meno di alto grido rispetto al solito. Porta così sul grande schermo il fascino del serial killer, in quella stessa città che ha dato i natali al più famoso di tutti: Jack Lo Squartatore. E' un tema horror che tiene alto l'interesse dello spettatore, e sebbene si sappia già chi è colui che commette gli atroci atti di violenza, il regista gioca molto sulla presentazione dei personaggi principali, soprattutto sullo sventurato Blaney (Jon Finch): l'uomo giusto al momento sbagliato nel posto sbagliato. Tutti gli indizi portano ad incastrarlo, mentre il vero colpevole (Barry Foster) finge di essergli amico. La teatrali degli attori però a mio avviso non riesce a dare la corretta visione esplicita degli omicidi. Sebbene per l'epoca la morte mostrata in quel modo potesse essere di un certo impatto (il volto bloccato in una smorfia terrificante con la lingua di fuori), ritengo che la scena del tentato (?) stupro potesse essere meno accennata. Ad ogni modo dei due omicidi presentati nella pellicola si nota ancora una volta la maestria del regista: il primo raccontato con dovizia di particolari, primi piani, più sequenze repentine, il secondo lasciato all'immaginazione dello spettatore grazie alla telecamera che si allontana senza interruzioni dal luogo del misfatto. Altro punto di forza è la vena ironica che contraddistingue il thriller. Questa si presenta in due livelli, uno esplicito e divertente che vede essenzialmente la moglie e l'ispettore in simpatici teatrini culinari e gastronomici in cui il gentil sesso, grazie alla propria intuizione, può spazzar via indagini meticolose e prove schiaccianti. Il secondo livello è quello più comunemente british, sottile ed azzardato, che vede nelle battute di Foster delle anticipazioni dei fatti in maniera molto macabra ed astuta. Così come tutta la sequenza all'interno del camion con il corpo senza vita di Babs (Anna Massey), le patate e la paura di venire scoperto. Un mix terrificante di horror e comicità nera che trasformano una scena "normale" in un pezzo cult del cinema.

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